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Guerra dei Pizzaioli: la congiura della birra artigianale e l’assalto al borgo

E' in atto una guerra per la birra dei pizzaioli. Meglio una artigianale o un'industriale o tutte e due? Ai posteri l'ardua sentenza
mercoledì, 29 Settembre 2021 di

Centuria alzò il boccale di birra che tra i pizzaioli non era ammesso berla. Per loro c’era il vino. Nella Terra di Mezzo la birra era bevanda delle donne. E il brindisi era misto.

“Dobbiamo abbattere questa inaudita discriminazione. Io voglio il vino”, penso tra sé e sé mentre pronunciava la formula di rito per sedersi al tavolo della Pizza dei Grandi. Poche donne erano ammesse. Lei e Apulia erano tra queste.

pizzeria Francesco Martucci I Masanielli Caserta

Si guardarono. L’anno precedente la pizza dolce Colada aveva vinto il premio e tutti avevano gridato alla meraviglia che una pizza della provincia della Terra di Mezzo fosse osannata. Poi era stata la volta delle pizze vegetali. Centuria allungò il boccale sul tavolo. C’era ancora tempo per baciare il sigillo di Magnataro, Iulia Pugna e Papilionem.

Non le andava giù che nella prima città vicino alla Capitale della Pizza ci fosse chi seguiva i suoi stessi passi. Guardò Illuminatus che splendeva da solo avvolto nella tunica modello Fendium 79 d.C. Il ciuffo ribelle lo segnalava a tutti al pari delle insegne della Legio X Gemina che aveva l’onore di portare.

La birra e il vino dei pizzaioli

pizza Julienne e vino rosso

“Questa storia della birra dei pizzaioli deve finire”, rimuginò mentre alzava gli occhi ad Atena. Le sfuggi un’imprecazione. Iulia Pugna era entrata con il Perrellante Festante e la Coppa del Vincitore. Conteneva birra e non vino. “Per le sabbie di Ostia Antica ma cosa sta accadendo?”

Tartagliano da Puteoli che sedeva accanto e aveva lasciato lo scannetiello cui era abituato subito le rispose. Ma non lo sai? Quest’anno niente vino. Si va tutti di birra!”.

“Birra? Per la sacra vestale del Tufello ma proprio ora che parliamo di pizza e vino mettiamo insieme pizza e birra? Non ce la faremo mai”.

“Guarda – le fece comprensivo Tartagliano che aveva applicato l’ultimo modello di visiera Versax all’elmetto forgiato nello zolfo – sono intervenuti i Garantes”. E mentre pronunciava la parola fece la genuflessione.

“Dimmi mio caro Puteolano, tu che sei ritornato buon amico del Sommo Masuccio che manco una giravolta della grande Moira, com’è esattamente questa storia della birra?”.

Quelli che non amano il vino

birra brulé

“Il vino da solo non basta più. E nemmeno la birra che, lo sai, bevono anche gli uomini contravvenendo alle sacre pergamene, non basta più. Sono troppo piccoli quelli che la producono. E le birre che arrivano nei boccali non si capiscono. Troppo complesse. Devi aver fatto tutto il cursus honorum per dire che spezia c’è dentro. Una catastrofe. E come se non bastasse, se la fanno pagare come se sulla stadera ci fosse piombo e non liquido. Per fortuna ora ci sono i Centauri che ci aiutano”.

“I Centauri?”. Centuria non ci stava capendo più nulla e non era il mezzo boccale che aveva bevuto. “Che c’entrano loro?”.

borgo birra e pizzaioli

“Mia cara Centuria i Centauri sono famosi perché non reggono il vino. Hai forse dimenticato il casino al matrimonio di Ippodamia? E dunque loro hanno preso a fare birra che non gli va in testa. E lo fanno per metà a mano e per metà con la macchina che Dioniso aveva dimenticato alle porte del borgo che nessuno conosce”.

“Ma i Garantes che c’entrano? Perrellante Festante conta come il due di coppe quando regna bastoni. Il povero Ercole dei Due Golfi ha preso la sua birra per dare lustro al bancone. E ora arranca insieme ai portatori di frumentum nelle retrovie”, fece Centuria che vedeva sempre più allontanarsi l’agognato calice di vino dalle sue labbra.

“Si mormora che ci sia un patto oscuro con Golosus e io ci credo”, fece grave Tartagliano. Mai Masuccio Casertano sarebbe arrivato fino a Mediolanum se non lo avessero portato con tutti gli onori. E i Centauri lo hanno portato trainando la super biga Urus. Tutta nera. Uno spettacolo. Al confronto il mio traino di giaguari sembra la cucciolata dei micetti di mia nonna”.

“Ma sei sicuro?”, fece perplessa Centuria.

La birra dei pizzaioli

“Leggi la dichiarazione riportata dall’Amazzone, se non mi credi. Anzi, eccola”, rintuzzò Tartagliano da Puteoli mentre srotolava con devozione la pergamena affidatagli da Masuccio Casertano.

Ho sempre apprezzato molto il lavoro dei Centauri, anche in un contesto industriale riescono a raggiungere dei livelli di artigianalità encomiabile”.

“Ma che vo’ dì?”, fece un’esasperata Centuria che stava per mandare a ramengo tutte le lezioni delle vestali Orsoline.

“Che dobbiamo bere e far bere birra in quanto pizzaioli”, rispose pacato Tartagliano mentre scartava il suo nuovo boccale da birra modello Argento.

“Non ci sto”, si infiammò Centuria. “Resistere, resistere, resistere”, gridò.

“Guarda che hai sbagliato tavolo”, le fece Magnataro. Che per non scontentare nessuno e tagliare corto la cena che già non era prevista la pasta, aveva sottobraccio un barile di vino e uno di birra.

“Qui mangiamo”, riecheggiò Papilionem che tra birra e vino dei pizzaioli aveva dimenticato di fare inserire in menu gli spaghetti con il pomodoro.

“Non mi serve un tavolo. Mi basta un’aquila, quella vera, della Città Eterna. Non il falchetto di provincia. E badate bene, non la mando a dire, ma la vergo qui a lettere di fuoco”, rispose stizzita Centuria.

Quale birra e quale vino scelgono i pizzaioli illuminati

Il nostro è stato un credo fin dall’apertura. È stata dura rimanere “indie” perché i distributori cercano di “comprarti” con l’impianto in comodato d’uso. Capita questa strategia abbiamo comprato l’impianto e così siamo liberi. Liberi di scegliere, di selezionare, di proporre ed alternare. Questo è quello che facciamo con i vini, questo è quello che facciamo con la Proposta pizza, questo è quello che ci piace fare.Indipendenti, curiosi, appassionati: ILLUMINATI ❤️

“Che il buon vino sia per tutti. Pizzaioli e Pizzaiole. Altrimenti chiederemo a Lisistrata il da farsi”, tagliò corto Centuria.

“Abbella, si dice così da voi?”, fece una nerissima e non solo di veste Apulia. “Ma da quando in qua avete sostituito la lupa con l’aquila?”.