Pizzeria Resilienza, Salerno: pizza Margherita a 5 € al Campionato

Ritorniamo alla pizzeria Resilienza a Salerno – la trovate vicino alla chiesa di Sant’Anna di fronte al Teatro Verdi – memori di uno score non eccellente nelle qualificazioni del Campionato della Pizza dello scorso anno.
Lo ricordiamo perché Gennaro Coppeta, pur non avvertito della nuova tappa, si è ricordato di una nota di commento di quella prova. Olio da rivedere. E mentre ci accingiamo a dare uno sguardo al menu, ci avverte e ci porta al tavolo qualche fetta di pane e l’olio extravergine di oliva biologico ‘A criatura da monovarietale Salella.

Ci piace l’olio cilentano, ma soprattutto l’attenzione che Coppeta ha per i suoi clienti, per l’ascolto e per il farli stare bene. Non pensate sia una captatio benevolentiae per ingraziarsi i giudici al tavolo. Anche perché qui si giudica la pizza, anzi, le tre pizze nel complesso. Di cui l’olio è certamente componente importante. Gennaro Coppeta è proprio così.
L’attenzione per il cliente

E lo dimostra anche nel menu con la pizza würstel e patatine che prepara per i più giovani. Gli stessi che sono nel tavolo al nostro fianco con l’esuberanza di scolari delle elementari contenuta dalla maestra che li accompagnava. E che hanno nella loro dispensa la voglia di würstel e patatine. Una pizza che fa gridare all’orrore (ma come sappiamo non è sempre così) e non considerare Resilienza un indirizzo da segnare in rubrica.
E vi sbaglierete di grosso perché qui c’è consapevolezza, attenzione al prodotto, capacità di trasformazione. Una pizzeria di quartiere nel sagrato di una chiesa che già solo a guardare il dehors fa relax ed easy. Mettiamole internazionali le parole, ma sono le cose semplici che spesso performano. Un aspetto nostalgico e intimo che si riallaccia alla sede originale in un casolare a Fratte, alle porte della città. Che meglio esprimeva il contenuto della pizza di Coppeta.
Dopo la parentesi di pizzeria in stile più moderno, questa terza sede nello storico Borgo di Sant’Anna al Porto della pizzeria è ben più vicina allo spirito della pizza proposta. Che è una pizza che sa di pane, pensata e voluta come tale.
La pizzeria Resilienza a Salerno costa pochissimo

Ma quello che maggiormente vi impressionerà della pizzeria Resilienza anche fuori dal Campionato sono i prezzi. Molto bassi ma non a scapito della qualità. Anzi, Resilienza è tra le migliori pizzerie quanto a rapporto qualità – prezzo.
Vi basterà segnare che la Margherita viene via a 5 €. E la würstel e patatine, con le patate fritte in casa con la buccia, costa 7,50 €. La pizza più costosa, la pizza dello chef, costa 10 €. Popolare sì ma con qualità.
Il menu propone i fritti, con le frittatine classiche o alla genovese a 3 €. E gli altri classici – arancini, crocché, polpette di melanzane – a 2 €.
Una digressione sui piatti della cucina perché Resilienza è anche trattoria, con una carta che propone classici e portate originali. Sempre con occhio al territorio. Così la parmigiana di melanzane (9 €) si contrappone alle seppie alla scapece (12 €), gli ziti alla genovese (13 €) e i paccheri allo scarpariello (10 €) agli gnocchetti alla colatura (13 €). Prezzi abbordabili sempre.
Per le pizze, la divisione è tra Classiche e Del Giorno. Oltre alla Margherita e alla cugina Bufalina (7,50 €), spazio a Marinara (5 €), Scarpariello, Capricciosa (entrambe a 7,50 €) Diavola (7 €) e Carminuccio (6,50 €).
Le pizze del giorno sono stagionali e di ricerca come la pizza dello chef, la Nerano (8 €), la Profumi di Costiera (8,50 €), La Cosacca del Presidio Slow Food (9 €).
Trovate anche 4 calzoni (a 8 €) e 7 panuozzi (a 7 e 8 €). E come dolci, murzilli e pizzicotti con crema artigianale alla nocciola (4 €).
Lo scontrino di Resilienza per una pizza Margherita con acqua e coperto è di 8,50 €, 9,50 € con una Coca Cola. Difficile fare meglio.
Le tre pizze di Resilienza al Campionato 2025
Ma guardiano alla tappa delle qualifiche del Campionato della Pizza 2025 e alle 3 pizze da giudicare. Margherita, Capricciosa e la terza a scelta della sala o del pizzaiolo in questo caso un po’ teleguidato. La pizza dello chef che incuriosisce per 2 motivi.
Innanzitutto nella descrizione della Tonno in Movimento c’è l’indicazione della zona di pesca, la FAO 37 corrispondente al Mar Mediterraneo. In un tripudio di alici di qua e di tonno di là (spesso e volentieri tutt’altro che nostrani ma solo lavorati in luoghi tradizionalmente di pesca) quanti di voi hanno letto un’indicazione del genere?
E poi il katsuobushi, cioè i filetti di tonnetto essiccati, fermentati e affumicati ridotti in scaglie che si muovono sui piatti. Il Giappone nella piazzetta della chiesa Sant’Anna incuriosisce.
1. La pizza Margherita di Resilienza

Pomodoro bio, fiordilatte (5 €).

Una pizza Margherita da manuale con una cottura a mestiere. L’impasto ricorda la consistenza del pane ma non vuole attrarre per alveolo o cornicione pronunciato quanto per la sua sostanza. Si discosta dal canone napoletano, ma anche da quello salernitano che cerca un po’ di croccantezza.

Mostra un po’ la corda il fiordilatte che eccede in puntinatura e il pomodoro condito troppo con il sale. Basilico e olio sono profumati e buoni.
2. La Capricciosa di Resilienza al Campionato della Pizza 2025

Pomodoro bio, fiordilatte, salsiccia, funghi champignon, carciofi (7,50 €).

La Capricciosa di Gennaro Coppeta è generosa come il suo impasto che qui realizza un ottimo abbinamento. Non c’è spazio per lo storytelling ma solo per una poesia semplice fatta di ingredienti trattati benissimo.

Cottura ancora da manuale, carciofi che fanno il loro dovere e la sorpresa di un pomodoro che non ha punte di sapidità come nella Margherita. Egualmente il fiordilatte è meno stressato dalla cottura (il che fa pensare a diverse temperature di esercizio del latticino). Il risultato è una pizza armonica che per le Capricciose rosse non è sempre scontato.
3. La pizza Tonno in Movimento

Fior di latte, tonno Fao 37, cipolla rossa caramellata, scaglie di tonno katsuobushi (10 €).
La pizza Tonno in Movimento – nome dovuto evidentemente al katsuobushi – è l’ammiraglia della carta di Resilienza.
E non possiamo che ripeterci quanto a impasto e a cottura. Ancor più che nella Capricciosa, la farcitura marina si sposa alla perfezione con la tipologia di impasto che quasi cerca una grassezza dai componenti. E qui la trova in un tonno gustoso ben bilanciato dalla cipolla rossa.

Pochi ingredienti che non mortificano la pizza anzi la esaltano e per gli appassionati di tonno (ma anche per quelli che “mai il pesce sulla pizza”) è un vero tripudio. Digeribile e sulla carta e alla vista non la diresti con la cipolla che profuma ma non è invadente.

Le scaglie di tonno in movimento sono scenografiche ma offrono quella sapidità che è giusta per una pizza di questo genere.
La pizzeria Resilienza si è classificata al 28° posto nella classifica 2024 ed è entrata nella selezione del Campionato della Pizza 2025 che mette in classifica le migliori pizzerie in Campania.
PS. La posizione della pizzeria nella Classifica del Campionato 2025 si conoscerà al termine delle gare e dell’accesso alla Finalissima.
