Sto per raccontarvi un’altra storia bellissima e anche divertente a tratti, quella del caviale italiano Bioluga e dell’oasi verde in cui nasce.
Per farmela raccontare direttamente da chi la custodisce e vedere coi miei occhi una cosa così rara, sono andata una domenica mattina, avvolta dalla nebbia, al Parco Ittico Paradiso a Villa Pompeiana, nella pianura Lodigiana.
Tra la nebbia che sembra prima diradarsi ma non cede, qualche goccia di rugiada che ancora vedo cadere, le orme di scarpe piccole di bimbi con accanto il piedone del papà, mi si apre la maestosità di un posto che ha poco senso descrivere a parole.
Ad accogliermi in quella che è la mia gita domenicale è Ovidio Brambilla, il proprietario. Ovidio inizia la sua storia con una frase che mi fa subito capire che lasciare le coperte in quella domenica uggiosa forse non è stata una mossa azzardata: “Il Parco ittico nasce da un errore”.
Da un errore al Paradiso
Qui, dove oggi si estendono 13 ettari di oasi naturale e 9000 piante, prima non c’era nulla, se non dell’erba buona dove portare a pascolare gli animali e una lanca. O almeno così pareva.
E così il nonno di Ovidio Brambilla, senza forse capire il tesoro che ha in mano, vende il terreno ad un allevatore di pesci.
Parliamo però di un terreno ricco di sorgive che producono 600 litri di acqua al secondo ad una temperatura di 13 gradi circa, grazie alle quali i pesci del nuovo proprietario vengono su belli, grandi e sani.
Tra il 1982 e il 1984, grazie all’evoluzione della pescicoltura in Italia, dovuta principalmente ad un cultura più approfondita delle nuove tecniche che arrivano dai Paesi del nord Europa, i costi di produzione si dimezzano, rivelando nuovi stravolgenti scenari.
Nel giro di 10 anni il Parco è ormai superato, ci sono cose che si prestano molto di più alle nuove tecniche. Così il proprietario, Renzo Schiatti, ingegnandosi, decide di cambiare rotta. Cogliendo i bisogni dei nuovi cittadini di respirare un po’ di aria pulita, trasforma l’allevamento in un Parco Ittico. Un parco per scuole, bambini e famiglie, che qui passano giornate immerse nella natura, ad osservare i pesci in un ambiente unico.
È il 2003 quando Ovidio e la sua famiglia riescono a riappropriarsi del Parco. Nel 2015 Ovidio, vista la poca passione familiare, riscatta tutto il Parco. Doveva continuare ad essere un Parco per famiglie, in cui osservare i pesci e sentire i bimbi urlare felici.
All’improvviso il miracolo del caviale italiano Bioluga
Nel 2017 avviene il fattaccio, se così vogliamo chiamarlo, che cambia vita al Parco. Un mese di ottobre turbolento, una notte più feroce delle altre, un grosso ramo cade su un pesce, spaccandogli la vescica natatoria. Lì una sorpresa: una marea di caviale. Ovidio in realtà non se ne accorge, ma il figlio Leo, appena diplomato in Agraria, capisce subito cos’ha davanti. Caricato su un trasporto refrigerato di fortuna, con Ovidio ancora convinto che in realtà quella macchia nera sia un tumore, il bottino viene portato a Pandino in un laboratorio specializzato. Immaginate la faccia di Ovidio, che già è pronto a sbarazzarsi del pesce malato, quando gli viene detto che proprio quella macchia nera vale 5000 euro.
Ma non solo, il caviale è straordinario. Secondo molti intenditori, uno dei migliori mai assaggiati.
Così Ovidio nel 2018, inizia la produzione di uno spettacolare caviale italiano. Ma non finisce qui, perché questa storia è degna di un docufilm su Netflix. Quindi seguite il prossimo capitolo.
Il caviale italiano Bioluga biolgico? Ma nemmeno per sogno
Ovidio a questo punto, sempre più convinto che il caviale italiano Bioluga dei suoi pesci sia davvero buono vorrebbe acquisire la certificazione di biologico. Un’altra sorpresa è in arrivo: il caviale non è “degno” di definirsi biologico, perché è qualcosa di molto più prezioso, è un caviale “naturale”. Il biologico infatti è un sistema di allevamento, mentre i pesci del Parco vivono in uno stato naturale. Un valore quindi quasi inestimabile per una strada che sembra correre verso traguardi incredibili.
Arrivano moltissime richieste di caviale italiano Bioluga e non è facile accontentarle tutte. Questo perché questo caviale ha bisogno di tempo. Il pesce infatti deve crescere senza forzature. Per questa ragione nel Parco Ittico Paradiso non viene iniettato alcun tipo di ossigeno nell’acqua sorgiva, non vengono dati ai pesci ormoni della crescita e vengono alimentati 3 volte a settimana e non 3 volte al giorno come negli allevamenti intensivi. Questi pesci infatti mangiano per il 60/70% quello che si trova in natura, che di per sé è già molto generosa.
Successivamente Ovidio inizia anche la produzione di prodotti derivati dallo storione. Questa carne in Italia è poco conosciuta, tranne nelle trattorie lungo il Po e l’Adda che, forse più in passato che ora, lo presentavano nei loro menu.
Ascolto queste storie mentre passeggio per il Parco e vedo non solo storioni ma molti altri pesce, tra cui delle coloratissime carpe, e apprendo che uno storione ci frega tutti, perchè può vivere anche 150 anni.
I prezzi del caviale italiano
Pensate che lo storione è un pesce antichissimo, risale addirittura al periodo cretaceo e pare sia l’unico pesce sopravvissuto al periodo artico.
Nel Parco Bioluga produce 2 tipi di caviale italiano.
- Il Caviale Baerii. È un caviale fresco prodotto da storioni di origine siberiana Acipenser Baerii, nati e cresciuti proprio qui nel Parco. Il gusto è morbido e avvolgente, di facile abbinamento.
- Il Caviale Gueldensteadii. Anche questo è un caviale fresco prodotto da storioni di origine russa Acipenser Gueldenstaedti, anche loro nati e cresciuti qui. È un caviale molto pregiato, dalla grana medio-grossa e dal colore ambrato. Perfetto da gustare in purezza o per accompagnare i crudi di pesce.
Il caviale italiano Baerii di Bioluga può essere acquistato in loco in latte che vanno dai 50 ai 500 grammi. Il prezzo va dai 75 € per la pezzatura più piccola ai 600 € per quella più grande.
C’è anche un servizio di vendita online delle sole latte da 50, 125, 250 e 500 grammi.
Il caviale Gueldensteadii invece, essendo un prodotto molto pregiato, è disponibile solo su ordinazione.
Altre storie da raccontare
Tra gli altri prodotti acquistabili presso il parco troviamo:
- Lo storione affumicato: filetto di storione Baerii marinato a secco in spezie ed aromi naturali e affumicato a freddo.
- Il burger di storione
- Il sigaro di caviale: un sigaro di 50gr 100% caviale Baerii stagionato e pronto da grattugiare. Ogni sigaro è confezionato a mano. Perfetto da grattare su un tagliolino, sulle uova, sulle zuppe o crudi di pesce.
Una piacevole cena nella natura con il caviale italiano
Nella bella stagione il Parco Ittico diventa anche un ristorante sotto le stelle, dove cenare su tavoli ben apparecchiati con bicchieri di cristallo vicino alle vasche e senza zanzare. Perché nemmeno le più coraggiose pare abbiano più provato, dopo aver sperimentato, a mettersi contro uno storione.
La nebbia alla fine si è un po’ diradata, le nuvole no. La pianura Lodigiana, quando si impunta, non fa sconti a nessuno e forse è giusto così, perchè c’è tanta bellezza dentro, che a volerla sempre e a tutti i costi anche fuori, sarebbe come cercare una perfezione che non si addice a nulla di veramente autentico. E questa storia lo è. Questo caviale italiano Bioluga lo è.
Parco Ittico Paradiso. Via del Dosso. Villa Pompeiana (LO). Tel. +39029065714
