Bounty, Mars, Snickers, Milky Way, se vi chiedo quale di queste barrette al cioccolato scegliete per prima da una gigantesca scatola che le comprende tutte, la risposta è… nessuna.
Avete gusti più raffinati, conosco i miei polli.
Se invece vi chiedo: quale barretta al cioccolato evitate lasciandola languire tristemente in fondo alla confezione?
Mars, nota multinazionale americana che produce tutti questi dolciumi, ha risposto decidendo di rimuovere le barrette Bounty dalla sua popolare confezione natalizia, “Celebrations”.
Dopo aver scoperto in un sondaggio (probabilmente poco scientifico) che il 39% di 2.000 dei suoi clienti inglesi di età compresa tra 18 e 65 anni, non ama la barretta di cioccolato al cocco venduta anche in Italia.
La decisione, in realtà una geniale operazione di marketing, ha spaccato in due l’intera nazione. Il dibattito, accesissimo anche se non serio, mostra un’Inghilterra ancora confusa: odiare o amare il Bounty?
(Okay, è una cosa irrilevante su cui discutere. Come lo è ma la maggior parte delle cose divertenti su cui discutere. Presente l’ananas sulla pizza?).
Cos’è la barretta Bounty
Bounty è una barretta al cioccolato con ripieno di cocco creata da Mars e distribuita in tutto il mondo. È una delle poche barrette al cioccolato, sia al latte che fondente, divisa in due metà indipendenti.
Cos’è “Celebrations”
Una scatola, in genere di dimensioni generose, piena di barrette, cioccolatini e dolciumi. Un prodotto che, al pari di altri simili (“Quality Street”, “Roses”) gli inglesi comprano compulsivamente a Natale.
Mars, riconoscendo la reputazione nutrizionale tutt’altro che stellare della barretta, ha annunciato il taglio di Bounty dalla sua scatola “Celebrations”. Il Bounty mancante verrà rimpiazzato da una dose extra di barrette Mars, Snickers e Milkway.
Grazie al test, Mars ha scoperto che le barrette contenute nella scatola “Celebrations”, onnipresente nei supermercati inglesi, vengono mangiate seguendo un preciso ordine gerarchico.
Le barrette al cioccolato mangiate prima
Twix è in genere la prima scelta. Seguono Milky Way, Snickers e Galaxy. Solo dopo arriva Mars, forse il dolce più impegnativo perché “colpevole” di impiastricciare le mani.
Ma da questa corsa ai dolci resta fuori la barretta Bounty, trattata alla stregua di un triste avanzo.
Altri dati emersi dal sondaggio di Mars. Il 18% dei partecipanti eviterebbe di fidanzarsi con un mangiatore di Bounty. Il 28% ritiene che il cocco non sia degno di trovare posto nel cioccolato.
Contro la barretta Bounty è accanimento
La decisione della multinazionale americana segue il “Programma di restituzione” dell’anno scorso. Grazie al quale gli hater del Bounty, trascorse le feste natalizie, potevano restituire le odiate barrette al cocco e scambiarle con altre più gradite.
In favore della permanenza di Bounty nella confezione “Celebrations” si sono schierati i clienti di età superiore ai 55 anni.
Per una cliente cinquantenne l’odio generalizzato per Bounty, e il fatto che alle persone piaccia ignorarlo, la favorisce. Così restano più barrette al cocco per lei.
Un’altra partecipante al test, 65 anni, ha riconosciuto che la qualità del cioccolato di Bounty è molto, molto scadente, e che la barretta è troppo dolce.
Tuttavia, ogni volta che ne scarta una torna indietro a quando era una giovane studentessa. Che prima mangiava tutto il cioccolato intorno, per concentrarsi alla fine su quella che è, secondo lei, la parte migliore.
Il ripieno al cocco.
