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Caffè Sacher Trieste copertina

Caffè Sacher Trieste chiuso per mancanza torte malgrado i prezzi

Caffè Sacher di Trieste chiuso per “esaurimento” torte. Quando i prezzi - 8,90 € una fetta, 48,50 € intera - non fermano l’hype
lunedì, 05 Giugno 2023 di

Il nuovo Caffè Sacher di Trieste ha dovuto chiudere temporaneamente per “esaurimento torte“. 

Ieri, domenica, a soli 3 giorni dall’inaugurazione, il locale è rimasto chiuso malgrado il giorno di riposo previsto fosse lunedì. 

Il boom di clienti ha costretto il capoluogo giuliano, in preda a un’appassionata ossessione per il cioccolato che ha scosso le fondamenta del locale appena aperto, a una domenica di astinenza da Sachertorte. 

E pensare che il prezzo di una fetta della celebre torta dalla ricetta segreta (segreta non per noi) è di ben 8,90 euro. Mentre quelle intere, protette come oggetti preziosi dalle eleganti confezioni rosso bordeaux del Caffè Sacher di Trieste, arrivano a 48,50 euro. 

La torta del Caffè Sacher di Trieste è già uno status symbol 

Torta Sacher

Ironia della sorte, la torta, che arriva nel primo Caffè Sacher aperto in Italia dall’imprenditore austriaco Dizzi Alfons due volte la settimana, direttamente dalla casa madre a Vienna, è diventata un simbolo di status. 

Tanto che nel fine settimana i prezzi esagerati del Caffè Sacher di Trieste sono finiti con tanto di scontrino sui social, dove hanno scatenato un vespaio di polemiche. 

Con la complicità, va detto, di chi le polemiche sperava di spegnerle. Come il sindaco Roberto Di Piazza, che nei giorni scorsi aveva detto: “Basta polemiche, se hai i soldi vai, se no guardi da fuori…”. Pensando soprattutto alle ingenti spese sostenute per aprire il Caffè Sacher proprio nella sua città, a Trieste.

Le polemiche non fermano l’hype

Uno scontrino della pasticceria Demel di Vienna, cara alla principessa Sissi. I prezzi non sono dissimili da quelli del Caffè Sacher di Trieste

Ma, anche questa volta, la critica non ha fermato l’hype. Il locale di Via Dante dal DNA mitteleuropeo, con il grande bancone specchiato, i mobili in legno scuro, i tavoli di marmo nero e una profusione di velluti rossi, è stato preso d’assalto dai triestini come in una corsa all’oro del cioccolato. 

Non è stata insufficiente solo la fornitura di torta Sacher da servire ai tavoli (differente da quella intera perché pre-porzionata e con un medaglione di cioccolato logato su ogni fetta).

Alla chiusura forzata hanno contribuito anche i “cubetti di Sacher” (cubo monoporzione di Sachertorte, con variante al rhum), e gli altri dolcetti presenti nel menu del Caffè Sacher di Trieste (una ciambella con zenzero, arancio candito, cioccolato bianco e un cioccolatino a sfera ripieno di Vov).

L’ondata di ordini ha letteralmente svuotato le scorte, anche in questo caso viene da dire, nonostante i prezzi. Visto che i cubetti costano 7 € l’uno. 

E la chiusura della casa madre viennese il venerdì pomeriggio ha reso impossibile un ulteriore approvvigionamento. 

Cucina austroungarica nel menu del Caffè Sacher di Trieste

Ma, come si suol dire, la fame non ha orari. E mentre le polemiche sui prezzi impazzano nei social, oggi il Caffè Sacher osserva il regolare turno di riposo, per l’arrivo delle nuove scorte Trieste aspetterà domani. 

Insomma, la città ha dato la sua risposta, e sembra che il prezzo da pagare sia più che giustificato.

Trionfo del gusto o abile operazione di marketing, una cosa è certa: per ora la torta Sacher ha conquistato il cuore (e lo stomaco) della città.

E mentre il Caffè Sacher si riprende dalla sua improvvisa “crisi di esaurimento torte”, il popolo di Trieste si prepara ad assaporare ancora il gusto della torta Sacher (ma pure della cucina austroungarica che domina il menu).

Perché, come si sa, la vita è troppo breve per dire di no a una fetta di cioccolato.