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Ristorante Pos rotto

Cosa fate se vi cacciano dal ristorante perché il Pos è rotto

Se il Pos è rotto, il ristorante può cacciarvi? Ecco cos’è successo a Giancarlo Loquenzi di Radio Rai in una bisteccheria di Roma
lunedì, 10 Luglio 2023 di

Vi siete mai trovati nella situazione imbarazzante in cui, dopo aver ordinato i vostri piatti preferiti in un ristorante, scoprite che il Pos è rotto e non potete pagare con la carta? 

E se, per di più, il gestore del locale vi intimasse di andar via senza nemmeno aver assaggiato il primo boccone? 

Vi sembra una scena da film comico? Invece è quello che è successo a Giancarlo Loquenzi, il giornalista che conduce Zapping su Radio Rai, in una “nota bisteccheria di Roma”.

La disavventura di Giancarlo Loquenzi: cacciato dal ristorante per un Pos rotto

La storia è raccontata dallo stesso Loquenzi su Twitter, dove ha condiviso la sua disavventura. 

Il giornalista era andato a cena con un’amica in un ristorante del centro storico della capitale. Dopo aver ordinato gli antipasti, una bruschetta e un supplì, ha chiesto al cameriere se poteva pagare con la carta. La risposta è stata negativa: il Pos era rotto e il locale accettava solo contanti.

Loquenzi ha spiegato che non aveva abbastanza soldi in tasca e che non c’erano bancomat nelle vicinanze. Ha chiesto quindi al gestore del ristorante se poteva trovare una soluzione alternativa, magari lasciando un documento o una garanzia. 

Ma il manager non ha voluto sentire ragioni e ha detto al giornalista di andarsene immediatamente, senza nemmeno lasciargli finire gli antipasti. “Non posso farvi mangiare”, ha detto il manager, “se non avete i soldi”. 

Loquenzi ha cercato di far capire al gestore che si trattava di un caso eccezionale e che non era colpa sua se il Pos del ristorante era rotto. Ma il manager si è mostrato irremovibile, con un trattamento offensivo nei confronti del cliente. 

Loquenzi ha sottolineato l’assurdità di una situazione in cui, nel 2023, in una città come Roma, si viene cacciati da un ristorante perché non si hanno i contanti.

La reazione dei social: solidarietà a Loquenzi e critiche al ristoratore

Il POS obbligatorio nei ristoranti è un tema che ha sempre diviso commercianti e clienti. In passato alcuni esercenti hanno rifiutano i pagamenti elettronici, qualcuno ha anche chiesto un sovrapprezzo, altri li accettano senza problemi.

Il post di Loquenzi ha scatenato una serie di commenti e reazioni su Twitter. Molti utenti hanno espresso solidarietà al giornalista e hanno criticato l’atteggiamento del gestore del ristorante con il Pos rotto. 

Altri hanno condiviso le loro esperienze simili o hanno suggerito delle possibili soluzioni, come usare le app di pagamento online o chiedere aiuto ad amici o parenti.

Nel frattempo, la caccia al ristorante prosegue. Alcuni commentatori hanno dato indicazioni su una possibile bistecchiera romana, ma Loquenzi non ha confermato. 

Ma cosa si può fare davvero se ci si trova in una situazione come quella di Loquenzi? Quali sono i diritti dei consumatori e i doveri dei ristoratori? E come si può evitare di rimanere a bocca asciutta per colpa di un Pos rotto?

I diritti dei consumatori: cosa fare se il Pos è rotto

Innanzitutto, bisogna sapere che i ristoranti non sono obbligati ad accettare i pagamenti con la carta. Si tratta di una facoltà discrezionale del titolare del locale, che può decidere liberamente le modalità di pagamento da offrire ai clienti. Tuttavia, 

Se il ristorante accetta normalmente i pagamenti con la carta, ma in un determinato momento il Pos è rotto o non funziona, il cliente ha diritto a essere informato prima di ordinare e a ricevere assistenza per trovare una soluzione alternativa.

Il ristoratore è tenuto a evidenziare l’inconveniente del Pos rotto con un cartello all’ingresso e comunicarlo anche a voce al momento dell’ordinazione. In questo modo il cliente è libero di scegliere se continuare a mangiare e pagare in contanti, oppure andare via. 

Se invece il Pos smette di funzionare proprio nel momento in cui si deve pagare, il cliente può proporre un’alternativa di pagamento elettronico, come un bonifico istantaneo o un’app come Satispay. 

Il ristoratore non può obbligare il cliente a recarsi a un bancomat o trattenere il cliente nel locale. Se il cliente va via senza pagare, il ristoratore può chiedere le sue generalità per tutelarsi e intraprendere un’eventuale azione legale. 

Quindi no, non si può mai andare via senza pagare. Bisogna farlo, anche successivamente.

Inoltre, se il cliente ha già ordinato e consumato parte o tutto il pasto, il ristoratore non può cacciarlo via senza aver ricevuto il pagamento. 

Si tratterebbe infatti di una violazione del contratto stipulato tra le parti e di una lesione del diritto del consumatore a godere del bene acquistato. 

Il ristoratore deve quindi consentire al cliente di terminare il pasto e di pagare in un altro modo, ad esempio lasciando un documento, una garanzia o un recapito telefonico.

Se il titolare del ristorante si rifiuta di accettare queste soluzioni e costringe il cliente a lasciare il locale senza aver pagato perché il Pos è rotto, commette un illecito e può essere denunciato per danni morali e materiali. 

Il cliente può infatti rivolgersi a un’associazione dei consumatori o a un avvocato per chiedere il risarcimento del danno subito, che può comprendere sia il costo del pasto non consumato, sia il disagio e l’umiliazione patiti.

Come evitare di essere cacciati dal ristorante per un Pos rotto

Insomma, se vi cacciano dal ristorante perché il Pos è rotto, non arrendetevi né andate via a testa bassa. Avete dei diritti da difendere e delle soluzioni da proporre. 

Per evitare di trovarvi in questa situazione spiacevole, però, ci sono alcune precauzioni che si possono prendere. 

Prima di tutto, potete informarvi sulle modalità di pagamento accettate dal ristorante prima di prenotare o di entrare nel locale. 

Potete individuare i bancomat più vicini al ristorante, in modo da poter prelevare velocemente se necessario.

In terzo luogo, potete usare delle app di pagamento online, come PayPal o Satispay, che permettono di inviare o ricevere denaro tramite lo smartphone. Sono app sono comode e sicure che possono salvarvi in caso di Pos rotto. 

E se vi capita di incontrare un gestore maleducato che vi caccia dal ristorante perché il Pos è rotto, com’è successo al giornalista di Radio Rai, potrete rispondergli con un sorriso: “Non c’è problema, ti pago con l’app”.

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