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Il pandoro vince con Chiara Ferragni: 1 milione di euro in donazione

Chiara Ferragni riconosce su Instagram di aver commesso l'errore con il pandoro Balocco e dona 1 milione all'ospedale per i bambini di Torino
lunedì, 18 Dicembre 2023 di

Chiara Ferragni scende in campo nel caso pandoro-gate e lo fa con una mossa a sorpresa. Un video su Instagram in cui spettinata, struccata e quasi singhiozzante annuncia di aver commesso un errore di comunicazione. E di aver sbagliato e di voler porre rimedio. Donando un milione di euro all’ospedale Regina Margherita di Torino. Cioè una cifra simile alla multa comminata dall’Antitrust. E anche simile al compenso che avrebbe ricevuto dalla Balocco che ha prodotto il pandoro griffato oggetto della pratica commerciale scorretta.

Per chi non avesse seguito la vicenda pandoro, Balocco e Chiara Ferragni avevano lanciato una campagna di solidarietà con quella che sembrava una raccolta fondi a favore dell’ospedale torinese. Ma in effetti la donazione, da parte della sola Balocco, era partita prima della campagna pubblicitaria. Con una donazione di 50 mila euro. Molto poco rispetto al cachet milionario riservato alla Ferragni.

La campagna pubblicitaria è del 2022 e il caso è scoppiato a ridosso del Natale 2023 facendo preoccupare e non poco l’intera Fossano. La città del Piemonte, capitale del distretto del panettone con Balocco – appunto – e Maina, trema per le ricadute negative. Lo ha spiegato il sindaco Dario Tallone insieme a sindacati e lavoratori. L’epic fail del pandoro solidale potrebbe generare, e in parte sembra averlo fatto, un boicottaggio generalizzato. “Non compreremo più il vostro panettone o pandoro” è l’arma in mano ai consumatori imbufaliti che farebbe precipitare le vendite. E mettere in ambasce 300 famiglie di lavoratori del settore.

Fossano prova a giustificare la maldestra operazione di beneficenza facendo quadrato attorno ad Alessandra Balocco. Che proprio mentre la campagna del pandoro solidale della Ferragni irrompeva nelle case degli Italiani doveva vedersela con il lutto. Il fratello Alberto moriva per un fulmine che lo aveva colpito durante una scampagnata in bici.

Chiara Ferragni prova a ribaltare lo scandalo pandoro

Una concomitanza di eventi sfavorevoli sarebbe all’origine “dell’errore di comunicazione”. Un po’ complicato da credere considerato che il pandoro “normale” di Balocco era venduto a 3,68 €, mentre lo stesso prodotto griffato Ferragni a 9,37 €. Un incremento di valore che, complici i post dell’influencer, avrebbe fatto ritenere che la differenza di prezzo di più di 6 € fosse il valore della donazione dei singoli acquirenti.

Così non è. Ed è questa la motivazione della sentenza dell’Antitrust che ha condannato Balocco e Chiara Ferragni. Cui ha fatto seguito la pubblicazione dello scambio di mail tra l’azienda e la Ferragni. «Mi verrebbe da rispondere [al team Ferragni]: In realtà le vendite servono per pagare il vs cachet esorbitante». Un’operazione commerciale, quindi, di cui la Balocco sembra essere a conoscenza. Tant’è che il Corriere riporta le preoccupazioni della dirigenza Balocco per possibili fraintendimenti legati a quella che potrebbe diventare un caso di pubblicità ingannevole.

“Ciao a tutte, aggiungo —– in c.c. Per me ok ma massima attenzione all’attività benefica che ci espone a pubblicità ingannevole correlata alle vendite […] Occorre spiegarglielo bene, meglio forse per telefono […]”. Ancora, il 18 novembre 2022, il manager scrive al team di Ferragni in merito ad alcuni post: “Per noi è molto importante sottolineare il sostegno al progetto benefico senza menzionare le vendite (in quanto si tratta di una donazione che non è legata all’andamento del prodotto sul mercato)”.

L’ultima parola, però spetta a Chiara Ferragni che insiste sul tipo di messaggio da veicolare. “Buongiorno. Ho rivisto il comunicato in qualche punto. Te lo rimando in allegato. […] Lo storico brand piemontese Balocco, riconosciuto ed apprezzato nel mondo per l’eccellenza della sua offerta natalizia, presenta una novità esclusiva: il pandoro Chiara Ferragni, le cui vendite serviranno a finanziare un percorso di ricerca promosso dall’Ospedale Regina Margherita di Torino”. 

La risposta

Chiara Ferragni a questo punto decide di scendere in campo con il suo stile consueto di comunicazione: un video su Instagram per spiegare cosa è successo con il pandoro. E un testo che lo accompagna in cui ammette un errore di comunicazione, si scusa e annuncia come vuole rimediare. Con una donazione all’ospedale pari alla cifra del cachet esorbitante e alla multa comminata dall’Antitrust, 1 milione di euro. La differenza tra l’effettiva donazione di 50 mila euro della Balocco e la cifra milionaria del presunto cachet e della giustizia dell’Antitrust è diventato nel frattempo il segno di una possibile speculazione.

Il rimedio di versare questo milione di euro fa sembrare la toppa peggiore del buco? Il mondo web si è diviso tra la buona fede della Ferragni con l’ammissione della colpa e il ristoro e una mossa abilmente studiata per uscire dall’impasse. Una Ferragni così provata non è il linguaggio dell’influencer che ha sempre mantenuto il sangue freddo in altre occasioni. Da quelle più pop come il bacio al marito durante Sanremo alla situazione più grave della malattia dello stesso Fedez.

L’attacco della premier Giorgia Meloni e la risposta di Fedez hanno probabilmente convinto Chiara Ferragni che conseguenza del pandoro gate non sarebbe stata solo la perdita di 10 mila follower sui social. Anche perché le iniziative di beneficenza ricordate da Fedez e quelle della Balocco, sottolineate dalla comunità di Fossano, rischiavano di andare in fumo quanto a credibilità.

I ringraziamenti del Regina Margherita

Strategia o non strategia studiata a tavolino, Chiara Ferragni ha fatto l’unica mossa possibile nel mondo dei social che conosce bene: ammettere l’errore. Il quando – in ritardo rispetto all’onda generata dallo scandalo che l’avrebbe costretta ad abbandonare momentaneamente i social- e il come – non da influencer della moda – diventano fattori accessori rispetto al pentimento offerto ai follower. Un milione di euro in donazione sono una bella cifra. E infatti l’ospedale Regina Margherita ringrazia per bocca della direttrice del dipartimento di patologia e cura del bambino, Franca Fagioli.

Ma è proprio la cifra offerta a scatenare ulteriori critiche all’indirizzo di Chiara Ferragni. Accusata, in breve, di volersi lavare la coscienza per una condotta, che se non fosse stata denunciata, le avrebbe valso il cachet milionario. Qualcosa di simile che scatta in ognuno di noi quando componiamo il numero per un sms solidale. O ci esaltiamo nella donazione di quelli che sono scarti o eccedenze alimentari. Per i critici della Ferragni è solo una questione di soldi, una sorta di investimento in immagine per evitare ricadute più pesanti nel prossimo futuro.

Vince la Ferragni, vince l’Antitrust o il Codacons che promette battaglia sporgendo denunce in 104 procure italiane? Vince alla fine il pandoro della solidarietà e la direttrice Franca Fagioli. Che pensa che Chiara Ferragni abbia anche potuto sbagliare in buona fede. Il suo commento potrebbe chiudere la questione. “Che si tratti di poche decine di euro o di cifre molto alte, come sempre mi sento di ringraziare chi decide di fare beneficenza per la generosità dimostrata. E questo caso non è certo diverso. Come ospedale restiamo in attesa di comunicazioni ufficiali e, quando arriveranno, valuteremo congiuntamente in quale modo utilizzare queste risorse che potranno offrire un grande aiuto ai nostri bambini”.

La tempesta del pandoro e la nuova casa di Chiara Ferragni

feed Instagram Chiara Ferragni per il pandoro Balocco

Offrendo una sponda a Chiara Ferragni per salvarsi dalla tempesta. “Nei prossimi giorni parlerò con il Regina Margherita per capire come l’ospedale utilizzerà la somma da me donata e vi racconterò periodicamente gli aggiornamenti. Il mio errore rimane ma voglio far si che da questo errore si generi qualcosa di costruttivo e di positivo”. Così conclude il suo post su Instagram Chiara Ferragni che dice di aver imparato dallo scivolone – diamo credito alla buona fede – del pandoro.

Le resta soltanto da riguardare il feed del suo Instagram perché la battaglia di genere, in questo momento messo in evidenza, suona stonata. E ancora peggio, le foto della sua nuova residenza sul Lago di Como. Ma lei conosce i social e i suoi follower.

Di Vincenzo Pagano

Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.