Logo
Leggi, Mangia, Bevi, Ama
Cercacerca
menu
banner statico
Ristoranti
28 Aprile 2014 Aggiornato il 28 Aprile 2014 alle ore 23:11

50 Best Restaurants 2014: in attesa dei migliori del mondo da Londra

Delirio? Sì: stasera a partire dalle 21 ora italiana verranno annunciati vincitore e premiati del World’s 50 Best Restaurants 2014, una delle classifiche
50 Best Restaurants 2014: in attesa dei migliori del mondo da Londra

Massimo Bottura

Delirio? Sì: stasera a partire dalle 21 ora italiana verranno annunciati vincitore e premiati del World’s 50 Best Restaurants 2014, una delle classifiche più celebri e controverse che da dodici anni smista il flusso di prenotazioni per cena come un vigile in centro all’ora di punta.

[related_posts]

Controversa, appunto: la 50 Best Restaurants, considerata ormai la più rilevante e omnicomprensiva classifica sulla ristorazione di alto livello, ha un metodo di votazione che secondo alcuni potrebbe venire facilmente manipolato da lobby o cordate.

Ma come funziona il meccanismo?

guildhall 5o best restaurants

A oltre 900 giurati, scelti tra chef, critici gastronomici, foodies e addetti ai lavori provenienti da 26 diverse regioni del mondo  (36 per ogni regione) viene richiesto di esprimere 7 preferenze, di cui almeno 3 devono essere assegnate a ristoranti al di fuori della loro area di provenienza. I giurati devono aver mangiato nei ristoranti votati almeno una volta nei 18 mesi precedenti e, chiaramente, non possono segnalare la loro stessa creatura o nomi in cui abbiano interessi di qualche tipo.Qualunque ristorante al mondo può ricevere il voto, indipendentemente da fama, posizione e riconoscimenti.

I migliori chef del mondo secondo questa classifica non devono essere soltanto bravi a cucinare: talento, immaginazione, creatività e studio sono già premiati dalle stelle Michelin. Per essere nella Top 50 occorre avere una marcia in più che significa diventare conosciuti in tutto il mondo e acquisire un’aurea di grandezza per un mix che va oltre lo stare ore e ore in cucina. Già questo requisito potrebbe far storcere il naso a parecchi tradizionalisti della critica gastronomica.

Fratelli Roca fiume

È anche indubbio però che i risultati, anno dopo anno, abbiano rappresentato la migliore espressione della cucina internazionale, nonostante la staticità dei vertici che vengono occupati dagli stessi nomi a lento ricambio, classifica dopo classifica.

Noi, intesi come Italia, partiamo dalla solida base della terza posizione dell’Osteria Francescana di Massimo Bottura che in maniera costante è salito di posizione in posizione fino a guadagnare il podio mondiale (qui avete tutta la classifica).

Molti lamentano una scarsa originalità nelle new entries della lista, e tanti nomi relativamente sconosciuti a livello globale meriterebbero, secondo gli stessi chef che sono in classifica nella 50 Best, un posto al sole e un riconoscimento per il loro eccezionale lavoro e straordinaria creatività.

Tra di loro, tanti volgono lo sguardo a oriente, secondo il Wall Street Journal che a pochi giorni dalla manifestazione ha chiesto agli chef più celebrati di segnalare chi, secondo loro, avrebbe diritto di entrare a gamba tesa nella lista dei migliori.

Pino Cuttaia

Il Giappone nutre incredibili talenti, come Aronia del Takazawa a Tokyo secondo Grant Achatz di Alinea (l’anno scorso al #15) e Masa, giapponese a New York, menzionato da Eric Ripert di Le Bernardin (#19). René Rezdepi del Noma (#2) sostiene che il Giappone intero meriti un premio di gruppo per l’altissimo livello dei suoi chef.

Joan Roca, chef campione del mondo 2013 (El Celler de Can Roca #1) menziona il vicino El Sant Pau de Carme Ruscalleda a Sant Pol de Mar, Barcellona, mentre altri sostengono i grandi talenti di Francia: Le Baratin e Le Sergent Recruteur a Parigi, Bras a Leguiole, La Grenouillère a La Madelaine-sous-Montreuil sono alcuni dei nomi che potrebbero partecipare a pieno diritto al gioco delle sedie che è il 50 Best.

Massimiliano e Raffaele Alajmo (Le Calandre #27) tifano Italia indicando Pino Cuttaia della Madia e Ciccio Sultano con il Ristorante Duomo entrambi in Sicilia. Già, perché uno dei problemi per l’Italia nella classifica è non veder riconosciuti i talenti del Sud (Modena in pratica è la città più meridionale).

Davide Scabin

Il trio Otto e mezzo di Umberto Bombana (ristorante italiano in Cina), Combal.zero di Davide Scabin a Rivoli e Piazza Duomo di Enrico Crippa ad Alba occupano rispettivamente le posizioni #39, #40 e #41 mentre Dal Pescatore di Canneto sull’Oglio è solo #74 e Cracco è al posto #82.

Non possiamo che augurarci di scoprire qualche nuovo nome tra i vincitori di stasera che saranno annunciati urbi et orbi in diretta streaming.

Helena Rizzo

Voi quale new entry vorreste trovare quest’anno nella classifica (a tacer di chi vorreste vedere in testa)?

[Link: Wall Street Journal. Immagini: Vincenzo Pagano, londonist.com, Fine Dining Lovers]

Nessun Commento
Non ci sono ancora commenti
scatti di gusto
Scatti di Gusto di Vincenzo Pagano
info@scattidigusto.it
P.IVA: 01353010539
Privacy Policy-Cookie Policy-Preferenze
Sviluppato da
*redmango - Web Agency Torino