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12 Marzo 2021 Aggiornato il 12 Marzo 2021 alle ore 11:54

Arriva il bonus ristoranti, come funziona con i documenti per la domanda

Bonus Ristoranti: arriva il contributo a fondo perduto previsto dal decreto Agosto, ma molte domande sono incomplete. I documenti richiesti
Arriva il bonus ristoranti, come funziona con i documenti per la domanda

Vi abbiamo già parlato del cosiddetto “Bonus ristoranti”.

Precisamente quando, a fine novembre 2020, il decreto Agosto ha reso accessibile alla filiera alimentare un contributo a fondo perduto fino a 10.000 euro per richiedente, destinato all’acquisto di prodotti italiani.

I pagamenti, riservati in base al codice ATECO prevalente a 125.000 attività della ristorazione (ristoranti, pizzerie, agriturismi, hotel con somministrazione di cibo, mense e servizi di catering), sono in arrivo in questi giorni.

Bonus ristoranti: quando arrivano i soldi

Decreto ristoranti calcoli

Oggi, i quotidiani economici riprendono i numeri del “Bonus ristoranti”, annunciati ieri in Parlamento dal ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli.

Dei quarantamila richiedenti che hanno fatto domanda online o alle Poste, fino al 15 dicembre 2020, giorno della scadenza, solo 12.700 stanno ricevendo il 90% dell’atteso contributo a fondo perduto. Riceveranno il saldo entro la fine di marzo.

Tuttavia, ci sono stati problemi nell’erogazione dei fondi. Molti imprenditori non hanno ricevuto la prima tranche dei pagamenti perché hanno presentato domande parziali o non complete.

Regolarizzare le domande con l’integrazione dei documenti mancanti è indispensabile per ottenere il contributo.

I documenti da presentare

Calcoli ristori

Il ministro Patuanelli ha ricordato quali sono i documenti da presentare per ricevere il “bonus ristoranti”.

  1. I documenti fiscali e di trasporto, se previsti, che certificano gli acquisti fatti tra il 14 agosto 2020 e la data di presentazione della domanda. Gli acquisti devono riguardare le categorie inserite nel decreto.
  2. Copia delle quietanze associate ai documenti fiscali.
  3. Una visura camerale in corso di validità.
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