Caricamento banner...
Logo
Leggi, Mangia, Bevi, Ama
Cercacerca
menu
Ricette
5 Maggio 2012 Aggiornato il 8 Agosto 2024 alle ore 16:44

Celiachia. Più vicina la pillola per i forzati della dieta. No alla moda gluten free

Celiachia, una pillola la guarità. Restano accese, per i 500 mila celiaci italiani, le speranze nella zonulina, la molecola che potrebbe in futuro
Celiachia. Più vicina la pillola per i forzati della dieta. No alla moda gluten free

Celiachia, una pillola la guarità. Restano accese, per i 500 mila celiaci italiani, le speranze nella zonulina, la molecola che potrebbe in futuro restituire il piacere del frumento a quell’1% di persone che hanno rinunciato ai cereali, alimento clou della dieta mediterranea.

Che le pillola anti-celiachia rappresenti, ben più della dieta senza glutine, la vera soluzione al problema, lo ha assicurato Alessio Fasano, cervello in fuga e grande esperto di celiachia, in occasione del terzo congresso dell’Ifiaci (Federazione delle società di allergologia e immunologia clinica) che si chiude oggi all’Auditorium del Palazzo della Gran Guardia a Verona.

Obiettivo di breve termine per medici e pazienti resta la possibilità di non escludere i cibi contenenti glutine. Ed è qui che entra in scena la zonulina “allargando” le maglie cellulari dell’intestino e rendendolo quindi “permeabile” al passaggio del glutine.

Resta poi un’alternativa ancora più ambiziosa e cioè, come spiega il sito celiachiamo, “modificare geneticamente il grano in modo da non rendere tossiche le sequenze di Dna che causano la risposta negativa dell’intestino. Nel ‘700 il grano era molto diverso da quello attuale che risulta più complesso e ricco di glutine. Sino a cinque volte di più”, ha spiegato Alessio Fasano, gastroenterologo e pediatra dell’Università del Maryland. Di qui la necessità di intervenire sulle sequenze di Dna del grano che lo rendono tossico per i celiaci. Sperimentazioni genetiche sono in corso ma l’obiettivo resta ancora lontano.

Attenzione, però, agli abusi. ” Oggi c’e’ molta confusione in materia di malattia celiaca, allergia al frumento e sensibilità al glutine”, conclude il professore. Senza contare i “sani”. “Negli Stati Uniti 60 milioni di consumatori comprano prodotti senza glutine. Lì, ma anche in Italia, si crede che si ottenga un maggiore benessere seguendo una dieta senza glutine. E’ un errore grave solo pensarlo”.

Davvero c’è qualcuno che senza essere celiaco rinuncia a un piatto di pasta o a una bella rosetta?

[Fonte: celiachiamo.com,velavinoverde.blogspot.it Foto: pourfemme.it]

Nessun Commento
Non ci sono ancora commenti
Caricamento banner...
scatti di gusto
Scatti di Gusto di Vincenzo Pagano
info@scattidigusto.it
P.IVA: 01353010539
Privacy Policy-Cookie Policy-Preferenze
Sviluppato da
redmango - agenzia creativa