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10 Aprile 2019 Aggiornato il 10 Aprile 2019 alle ore 13:02

Milano. It con Gennaro Esposito ha aperto per maschi ricchi e donne favolose

Ha aperto il nuovo ristorante di Gennaro Esposito a Milano. Si chiama It, come quello di Ibiza. Avevamo annunciato la notizia, l'avevamo puntualizzata,
Milano. It con Gennaro Esposito ha aperto per maschi ricchi e donne favolose

Ha aperto il nuovo ristorante di Gennaro Esposito a Milano. Si chiama It, come quello di Ibiza. Avevamo annunciato la notizia, l’avevamo puntualizzata, avevamo anche intervistato lo chef – e ora che il locale è aperto possiamo raccontarvi qualcosa di più, grazie alla testimonianza dell’onnipresente e attento Dominique Antognoni.

Che in un post su Facebook racconta il nuovo locale puntando l’attenzione soprattutto sulla clientela: belle donne e uomini danarosi.

https://www.facebook.com/dominique.antognoni/posts/10219083371740528

È un locale unico nel suo genere. Molto Londra ricca e New York danarosa. Non è Zuma, ma il senso sarebbe quello. È modaiolo, testosteronico, carico. Zona bar da uomini che vestono su misura e donne che profumano di paradiso. Bellezza e carisma, perché It non fa per bellezze decorative e basta: è posto da vibrazioni.

Il racconto di Dominique è tutto giocato sull’estetica del locale e della sua clientela – l’alto livello della cucina è dato per scontato, visto il nome di Gennaro Esposito, che quelli dei suoi collaboratori, che lo stesso Esposito aveva enumerato in un post su Facebook:

La cucina sarà affidata a due ragazzi talentuosi, Aldo Ritrovato e Adriano Rausa, che da me si sono formati. A IT Milano vi delizieranno anche i dessert di Francesco De Padova che, entrato a far parte della brigata da giovanissimo, è cresciuto sotto l’esempio del Maestro Pasticciere Carmine di Donna alla Torre, a Vico Equense.

A quanto pare, Esposito sarà per lunghi periodi a Milano, anche se, come abbiamo già detto, la sua sarà solo una supervisione. It è nato a Ibiza per iniziativa dell’imprenditore Alessio Matrone, che ha voluto sin dall’inizio al suo fianco Gennaro Esposito (che si è dimostrato un bravissimo chef-imprenditore nel corso degli anni, al di là della guida Michelin).

Non abbiamo ancora notizie su menu e prezzi, che a dire di Antognoni sono alti ma abbordabili: “I prezzi? Sotto la media. Si, sotto la media (un cocktail non arriva ai 20 euro).

Il locale è molto grande (gli spazi sono quelli sul retro della ex-sede della Gondrand, storica azienda di trasporti, in Brera), oltre 1000 metri quadrati “pieni di fascino e ricchezza”. L’ingresso è sulla zona bar, a seguire il ristorante, e c’è anche un piano sotterraneo.

Hostess da mille e una notte. Una dj che fa sfracelli. 60 dipendenti che si muovono sotto la guida di Carlo Tinelli.

Insomma, possiamo dire che a Dominique Antognoni è piaciuto – e la sua descrizione risulta per certi versi affascinante.

L’investimento è stato pauroso, posti e gente del genere vanno ammirati e applauditi. Di sicuro non troverai mai un tavolo: già ieri, secondo giorno dall’apertura, era tutto full. Certo, il Salone del mobile, ma non pareva gente interessata all’ultimo modello di sedia. Il dopo cena si svolge al piano sotto: difficile capirlo quando è vuoto, per cui aspettiamo. Dopo The Fisher, ecco It. Milano vola alto, altissimo, chi si ferma è perduto.
La ricchezza è qui. Il successo pure. Le vibrazioni anche.

It Milano. Via Fiori Chiari, 32. Milano.

Emanuele Bonati
"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.
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