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14 Dicembre 2017 Aggiornato il 31 Marzo 2019 alle ore 10:52

Ottaviano. La caverna dei regali di Bifulco che è come quella di Alì Babà

Ottaviano. La caverna dei regali di Bifulco che è come quella di Alì Babà

Se associate l’immagine del Natale e dei regali alle fiabe de La Mille e Una Notte, ai tappeti volanti e ai cartoni animati dell’infanzia, ho trovato la caverna di Alì Babà.

Si trova ad Ottaviano e l’ha preparata Luciano Bifulco, macellaio da più generazioni in questo angolo di territorio alle pendici del Vesuvio.

Una grotta ripiena di cose buone che vi farà salire sul tappeto volante e per ammirare lo splendore dei salumi, dei formaggi, dei “sughi pronti”. Qui ci va il disclaimer perché sono completamente rapito da Come un Tonno, la carne di Manzetta dei Laghi che preparano in una un barattolo in vetro sottovuoto pronta per essere consumata, la servono in una caponata estiva o invernale nella Braceria adiacente ed è finita anche sulle pizze di Gino Sorbillo o nei panini di Egidio Cerone aka Puok e Med.

La formula è sempre la solita, apriti Sesamo, e la distesa di salumi home made, di pancette, di specialità che fanno del maiale uno dei protagonisti della tavola delle feste natalizie si apre davanti a voi e si mescola al profumo dei formaggi (non so se questo possa essere considerato il regno del Parmigiano Reggiano al sud dell’Italia ma poco ci manca), dei pecorini, delle paste, dei panettoni tutti letteralmente incorniciati dai piennoli che pendono dal soffitto.

C’è veramente da perdersi in tanta abbondanza che tracima di vasi con mandorle, noci e nocciole già sgusciate, lo spasso napoletano.

Impossibile consigliarvi: i prodotti fanno a gara tra di loro quanto a bontà e genuinità. Se volete fare gli esterofili c’è il prosciutto Joselito, ma se vi piace giocare nostrano, ecco il magnifico S. Ilario.

Scendete al sud e vi imbattete nel Provolone del Monaco e nelle conserve di pomodoro di Gennaro Esposito, nei fagioli di Controne e nella pasta di Gragnano.

Un wow continuo, insomma.

E come da tradizione qui si compongono i cesti da regalare. “Puoi scegliere i prodotti che più ti piacciono”, mi spiega Luciano Bifulco mentre mi fa dare un’occhiata alle sue ormai celebri celle di frollatura traboccanti di mezzene.

Al confezionamento c’è Carmela, la moglie di Luciano (se avete voglia di rispolverare il concetto di azienda familiare siete nel posto giusto) che consiglia e mette insieme i desideri dei clienti.

Io vi consiglio di dare un’occhiata da vicino al trittico Come un Tonno, La Mia Genovese e Il Mio Ragù Napoletano. Una vera manna per chi combatte contro il tempo e un’idea regalo con prezzi accessibilissimi tra i 6,50 e i 9,50 €. Per mangiare una buona tradizione si può contare su un ottimo rapporto qualità – prezzo.

Senza contare i cesti che permettono di mettere insieme ottimi ingredienti per un pranzo o una cena attingendo dalla caverna di Alì Babà che si è spostata dalla Persia a Ottaviano nemmeno se qualcuno avesse strofinato la lampada di Aladino.

PS: per gli indecisi c’è pure il coupon che trasforma un valore in euro in un valore a tavola. Meno romantico ma molto efficace.

Bifulco Bontà dal 1947. Via Lavinaio, 200 Ottaviano (Napoli) Tel. +39 081.8273538

Vincenzo Pagano
Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.
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