Pandoro Gate, la Procura chiede 1 anno e 8 mesi per Chiara Ferragni

Chiara Ferragni si è difesa con poche parole: “Abbiamo sempre fatto tutto in buona fede, nessuno di noi ha lucrato”. Questa la sua dichiarazione spontanea per la seconda udienza nell’aula del Tribunale di Milano. Dove l’imprenditrice è comparsa per difendersi dall’imputazione per truffa aggravata per i casi del Pandoro Gate e delle uova di Pasqua. La presunta pubblicità ingannevole – consumatori tratti in inganno per una quota del prezzo destinata in beneficenza mentre l’importo della donazione era già stabilito – l’ha portata sul banco degli imputati.
I pm Cristian Barilli e dell’aggiunto Eugenio Fusco non sono convinti della buona fede. E hanno chiesto per Chiara Ferragni una condanna a un anno e 8 mesi. Richiesta cui gli avvocati difensori Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana cercheranno di opporsi nel corso della requisitoria. In calendario per il 19 dicembre.
Per la difesa, Chiara Ferragni non ha commesso alcun reato e ha già chiuso il fronte amministrativo con donazioni pari a 3,4 milioni di euro. Di diverso avviso i pm che ritengono che l’imprenditrice avrebbe ingannato follower e consumatori traendo ingiusti profitti per circa 2,2 milioni di euro dalle vendite dei prodotti pubblicizzati. Il messaggio ingannevole riguardava appunto i ricavi che sembravano destinati alla beneficenza.
Il verdetto per Chiara Ferragni atteso a gennaio 2026

Per conoscere il verdetto dei giudici chiamati ad esprimersi sul Pandoro Pink Christmas e sulle uova di cioccolato, Chiara Ferragni dovrà attendere gennaio 2026.
Intanto il giudice della terza sezione penale Ilio Mannucci Pacini deve decidere se ammettere come parte civile nel processo l’associazione “La casa del consumatore”. Che non ha accettato, a differenza delle altre associazioni e della signora di 76 anni, un accordo transattivo. L’offerta della Ferragni di 5 mila euro per evitare la costituzione è giudicata irrisoria a fronte dei guadagni.
L’influencer, che ha perso follower e fatturato proprio per il Pandoro Gate, è arrivata in tribunale in anticipo rispetto all’orario di apertura per evitare le telecamere. A margine dell’udienza Chiara Ferragni ha dichiarato: “Grazie per l’attenzione, grazie di essere qua. È una fase sicuramente difficile della mia vita e penso mi capirete se non mi sento di fare ulteriori dichiarazioni, però grazie di essere qua e andiamo avanti”.




