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16 Luglio 2011 Aggiornato il 2 Luglio 2014 alle ore 21:44

Raccolta differenziata, al 1° posto Ponte nelle Alpi. Ricicla gli oli di frittura!

Salerno la città più virtuosa del Sud, Ponte nelle Alpi numero uno assoluto, Roma fanalino di coda, bocciati tutti i capoluoghi del centro Italia,
Raccolta differenziata, al 1° posto Ponte nelle Alpi. Ricicla gli oli di frittura!

Salerno la città più virtuosa del Sud, Ponte nelle Alpi numero uno assoluto, Roma fanalino di coda, bocciati tutti i capoluoghi del centro Italia, promosso a pieni voti il Nord-Est del Paese.

Eccola nuovamente, Legambiente, all’appuntamento annuale con i “Comuni ricicloni”, la lista dei luoghi del Belpaese che hanno raggiunto la percentuale del 60% di raccolta differenziata. Che nel 2010 sono stati, in tutto 1290 (1 su 6), per un totale di 8 milioni di Italiani ai quali si aggiungono i comuni che soddisfano l’obbligo di legge del 50%.

Gli altri sono … semplicemente fuori legge. Lo è Roma, dove la raccolta differenziata porta a porta non è mai decollata. Lo è Milano, ferma a 15 anni fa con il 35%. E pure Torino, che arriva appena al 42% (ma non nei quartieri che hanno attivato il servizio “porta a porta” e che hanno superato il 60%) e tutte le grandi città, nessuna delle quali è presente nella lista dei comuni che applicano la legge. Situazione a parte quella di Napoli, sepolta dall’emergenza (e dai rifiuti), che però attende il grande appuntamento a settembre con l”estensione del porta a porta promessa dal nuovo Sindaco.

Sul podio delle regioni più virtuose c’è il Veneto che effettua una raccolta differenziata del 65,6% e dove è più spinta la tendenza dei comuni a gestire la raccolta in consorzio. Seguono il Friuli Venezia Giulia (molto più in basso con il 34,2%) e il Trentino Alto Adige (28,3%). Al Centro la regione capofila sono le Marche. Ultime in classifica Molise, Calabria, Liguria, Puglia e Valle d’Aosta.

Nella lista dei comuni ricicloni compaiono solo centri con meno di 100 mila abitanti ad eccezione di Novara e di Salerno che con i suoi 140 mila abitanti ha in piedi un ormai rodato ed efficace sistema di raccolta porta a porta. Tra le regioni più virtuose del centro, dove nessun capoluogo ha superato il 60%, ci sono le Marche e al Sud-Isole tra i comuni ricicloni figurano Avellino, Carbonia, Oristano e Nuoro. In Campania i dati confermano lo sforzo di molte amministrazioni locali nella messa a punto di buone pratiche di gestione dei rifiuti: sono infatti 48 i comuni campani ricicloni. Prosegue il declino della Lombardia, prima regione “riciclona” della storia, ormai ferma ad un misero 21,45% (al quarto posto).

Tra i Comuni del centro che si sono dati da fare ci sono, nel Lazio, Acquapendente, dove la gestione dei rifiuti viene effettuata con apparecchiature elettriche ed elettroniche e Ciampino.

Sono del Nord-Est i tre comuni sul podio. Più in alto, e per il secondo anno consecutivo, Ponte nelle Alpi, sulle Dolomiti, dove la raccolta differenziata ha raggiunto ormai l’86,4% e dove ai 4 bidoni classici (umido, plastica, vetro, carta) si è aggiunta la “tanichetta” da 5 litri per la raccolta degli oli di frittura, una pratica che aiuta a contenere l’inquinamento delle acque. Al secondo posto e al terzo posto Redolfo e Ziano di Fiemme, entrambi in provincia di Trento.

Fonte: legambiente.it

Foto: zeroemissioni.eu, pausacaffeonline.it, iljournal.it, montagna.tv

 

 

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