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9 Novembre 2023 Aggiornato il 11 Novembre 2023 alle ore 09:19

Vini rosè: i migliori vini rosati italiani da 5 a 15 € in vendita online

Sono questi i migliori vini rosè italiani sotto i 15 euro in vendita online secondo la classifica di Altroconsumo. Il test su 14 etichette
Vini rosè: i migliori vini rosati italiani da 5 a 15 € in vendita online

I migliori vini rosé italiani sono una scelta vincente sia per il palato che per il portafoglio. Per lo meno quelli che hanno superato il test di Altroconsumo. 

Una prova che ha messo a confronto 14 etichette di vini rosati da 5 a 15 euro, tra i più venduti e apprezzati sul mercato. Noi lo abbiamo fatto con i migliori vini rosati sotto i 10 € da comprare online o nei supermercati.

Come scegliere il vino rosé giusto? Come orientarsi tra le diverse proposte? Come capire se un vino rosé è buono o no? 

Per rispondere a queste domande, Altroconsumo ha sottoposto a un test rigoroso 14 vini rosé, scegliendo tra i migliori ma solo se a prezzi accessibili (dai 5,80 euro ai 14,90 euro). 

Il test ha valutato tre aspetti fondamentali: l’etichetta, i solfiti e il gusto. 

I migliori vini rosè italiani: etichetta

L’etichetta è il biglietto da visita di un vino. Dovrebbe fornire tutte le informazioni utili, come l’origine, la denominazione, l’annata, il grado alcolico, il metodo di vinificazione, la temperatura di servizio, gli abbinamenti e i consigli per la conservazione. Purtroppo, però, spesso le etichette sono incomplete o poco chiare. Tra i 14 vini testati da Altroconsumo, solo due hanno ottenuto il massimo dei voti per l’etichetta. Ill Duca di Saragnano Primitivo Puglia IGT 2022 e il Duca di Salaparuta Terre Siciliane IGT Calanìca 2022. Gli altri hanno lasciato a desiderare, soprattutto per la mancanza di indicazioni sul metodo di vinificazione e sui suggerimenti per il consumo. 

Solfiti

I solfiti sono additivi che preservano il vino dall’ossidazione e dalla contaminazione batterica. Tuttavia, un eccesso di solfiti può causare mal di testa, allergie e irritazioni. Per questo, la legge stabilisce dei limiti massimi di solfiti nel vino, che variano a seconda del tipo e del colore. Per i vini rosé, il limite è di 200 mg/l. Tra i 14 migliori vini rosè testati, tre hanno ottenuto un punteggio ottimo per i solfiti, con una quantità inferiore a 60 mg/l: il Cantine San Marzano Tramari Rosé di Primitivo Salento IGT 2022, il Cusumano Terre Siciliane IGT Shamaris Rosato 2022 e il Planeta Sicilia DOC Rosé 2022. Cinque vini hanno ottenuto un punteggio buono, con una quantità tra 60 e 80 mg/l. Gli altri sei vini hanno ottenuto un punteggio sufficiente, con una quantità tra 80 e 120 mg/l. Nessuno ha superato il limite legale. 

I migliori vini rosè italiani: sapore

Il gusto è il criterio più importante per valutare un vino. Ragione per cui Altroconsumo ha affidato la degustazione dei 14 vini rosé a 17 esperti, che hanno espresso il loro giudizio su aspetti come il colore, l’odore, il sapore, l’equilibrio e la persistenza. Il vino che ha ottenuto il miglior punteggio è stato il Planeta Sicilia DOC Rosé 2022, piaciuto per il colore rosa salmone, il profumo intenso, il sapore fresco e la persistenza lunga. Gli altri 13 vini hanno ottenuto punteggi buoni o accettabili, senza nessuna bocciatura.

Cos’è il vino rosè e come si produce

Migliori vini rosè

Prima di tornare sui migliori vini rosè secondo Altroconsumo, cerchiamo di capire cos’è il vino rosé e come si ottiene. Parliamo non di un vino a sé stante, ma di un metodo di produzione che prevede l’utilizzo di uve a bacca rossa vinificate in bianco. 

Questo significa che le bucce delle uve vengono lasciate a contatto con il mosto (il succo d’uva) solo per un breve periodo, che può variare da poche ore a qualche giorno. 

In questo modo, le bucce rilasciano una parte del loro colore e dei loro aromi al mosto, che diventa rosa. 

Poi le bucce vengono separate dal mosto, lasciato a fermentare come un vino bianco. 

Il risultato è un vino rosato, che può avere diverse sfumature di rosa a seconda del tempo di macerazione, del tipo di uva, dell’annata e dell’invecchiamento.

Le faq del vino rosè

Spesso, il vino rosè viene sottovalutato o mal interpretato. Ci sono infatti alcuni miti da sfatare che ne limitano l’apprezzamento. Vediamoli insieme.

Il vino rosé è solo rosa? 

Può avere diversi colori, che vanno dal rosa pallido al rosso rubino, passando per il salmone, il corallo, il ciliegia e il lampone. Il colore dipende da diversi fattori, come il tempo di macerazione, il tipo di uva, l’annata e l’invecchiamento. Non esiste quindi un solo vino rosé, ma una gamma di vini rosati, ognuno con le sue caratteristiche (e le sue sfumature di rosa).

Perché si dice che è un vino per donne? 

Una concezione antiquata e sessista associa il vino rosè a una bevanda frivola, adatta solo alle signorine. In realtà, i migliori vini rosè piacciono a tutti, indipendentemente dal genere, dall’età o dalle preferenze. Perché hanno personalità, carattere e struttura, sanno essere intensi, aromatici e persistenti. Non c’è nulla di femminile o maschile, è solo una questione di gusto.

Il vino rosè si beve solo in estate? 

Uno stereotipo vuole che il rosè si beva fresco, in estate, magari in spiaggia o in piscina. Si può bere vino rosè tutto l’anno, in ogni stagione e in ogni occasione. Parliamo di vini versatili, che si abbinano bene a diversi piatti. In Francia, ad esempio, è rosè il vino delle feste di Natale perché si sposa bene con i salumi, i formaggi e i dolci tipici.

Vini a tutto pasto

Ma non è un vino da aperitivo? 

No, non si beve solo prima. I migliori vini rosè accompagnano bene tutto il pasto, dal primo al dolce, capaci come sono di adattarsi a sapori diversi. E possono essere sia leggeri che corposi, a seconda del tipo e della gradazione. Infine, chi ha detto che il vino da aperitivo esiste? All’ora dell’aperitivo si può bere anche un Martini Cocktail, che è molto più divertente.

Si beve soltanto sul pesce? 

Il cliché nasce perché si pensa che i vini rosè, anche i migliori, siano tutti delicati, e che quindi non coprano il sapore del mare. Non ci crederete ma i rosè si abbinano anche a carne, verdure, formaggi e salumi. Perché sanno essere sia morbidi che speziati, dipende dall’origine e dalla vinificazione. Oggi poi non esistono più regole rigide sull’abbinamento tra vino e cibo, soltanto suggerimenti e consigli. L’importante è seguire il proprio gusto, senza pregiudizi o imposizioni.

Scusate, non è un vino cheap? 

Spesso si considerano i vini rosè economici e senza pretese. Sì, è vero che spesso hanno un buon rapporto qualità prezzo. Ma, specie nel caso di migliori vini rosè, richiedono tecniche di vinificazione accurate, non meno complesse o costose di quelle usate per i vini bianchi o rossi. Ci sono quindi dei vini rosati che valgono ogni centesimo, e che possono regalare emozioni uniche.

Il podio dei vini rosè: il test di Altroconsumo rivela i migliori

Migliori vini rosè

Ecco i vini rosati che si sono distinti per il rapporto qualità-prezzo.

Il primo posto va al Ronco del Frassino Moscato Rosa Trevenezie IGT 2021 (12,40 euro a bottiglia), di “Qualità Ottima” per Altroconsumo con 70 punti complessivi. 

Un vino rosato profumato e persistente, con un contenuto di solfiti moderato. È prodotto con uve 100% Moscato Rosa.

Al secondo posto c’è il Contini Nieddera Valle del Tirso IGT Rosé 2022 (9 euro a bottiglia), di “Qualità Buona” con 64 punti. 

Un vino rosato aromatico, prodotto nella zona centro-occidentale della Sardegna. Ha però un contenuto di solfiti piuttosto alto, tra i più elevati del test.

Il terzo posto spetta al Zaccagnini Cerasuolo d’Abruzzo DOC Il Tralcetto 2022 (8,90 euro a bottiglia). “Qualità Buona” e 63. 

Intenso e fruttato, viene prodotto nella zona della DOC Cerasuolo d’Abruzzo, che prevede l’uso di uve Montepulciano per almeno l’85%. Ha un contenuto di solfiti accettabile, tra i più bassi del test.

Al quarto posto, con 62 punti, si piazza il Sella & Mosca Alghero Rosato DOC 2022 (8,90 euro a bottiglia).

Altro vino rosato di buona qualità e prezzo accessibile, prodotto a nord-ovest della Sardegna. Ha un buon giudizio all’assaggio e un contenuto ridotto di solfiti.

La top 10 dei vini rosé: gli altri risultati del test di Altroconsumo

Segue la classifica completa, con i punteggi e le caratteristiche di ognuno dei migliori vini rosè.

– In seconda posizione, con 66 punti, troviamo il Lunae Liguria di Levante IGT Mea Rosa 2022 (13,10 euro a bottiglia).

Un rosato abbastanza corposo e persistente con l’etichetta ben fatta e un contenuto di solfiti moderato. È prodotto nel Nord-ovest Italia con uve 100% Moscato Rosa.

Segue, con 64 punti, il Tormaresca Salento IGT Calabria 2022 (12,80 euro a bottiglia). Viene prodotto nella zona meridionale della Puglia, ha un’etichetta discreta e un contenuto di solfiti basso. Si fa con uve 100% Negroamaro.

I migliori vini rosè italiani: dal sesto al decimo posto

Al sesto posto, con 62 punti, si colloca il Conti Thun Riviera del Garda Classico Valtenesi DOC Micaela 2022 (14,90 euro a bottiglia), che proviene dalla zona del Lago di Garda. 

È prodotto con uve Groppello, Marzemino, Barbera e Sangiovese.

Sito scende di una posizione per trovare, al settimo posto, con 62 punti, il pugliese Duca di Saragnano Primitivo Puglia IGT Rosato 2022 (10,40 a bottiglia).

Etichetta ben fatta e un contenuto di solfiti discreto. È prodotto con uve 100% Primitivo.

In nona posizione con 59 punti si classifica il Notte Rosa Negroamaro Salento IGP Rosato 2022 (5,80 euro a bottiglia), realizzato nel sud della Puglia con uve 100% Negroamaro.

Al decimo posto, con 58 punti, si trova il Marchesi Antinori Bolgheri DOC Guado al Tasso Scalabrone Rosato 2022 (14,90 euro a bottiglia). Elegante e armonico, arriva dalla Maremma Toscana. È prodotto con uve Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah.

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