Alcune critiche alla puntata di Report sulla pizza sono arrivate soprattutto da Napoli che ha gridato, sebbene con diversi distinguo, al complotto del Nord contro il Sud.
La puntata è però stata apprezzata da molti che hanno colto gli elementi positivi dell’inchiesta: cosa fare per riconoscere una buona pizza o migliorare quella che su fa.
E c’è chi ne ha approfittato. Come Eataly che ha confezionato una pubblicità chiaramente ispirata ai temi proposti dal giornalista Bernardo Iovene.
Le 8 regole della pizza di Eataly
Una pagina intera è stata pubblicata sul Corriere della Sera edizione nazionale per spiegare come deve essere la pizza.
Nessun riferimento a Napoli dove Eataly non ha una sede (anche se in molti scommettono su un’apertura anche all’ombra del Vesuvio).
Come al solito, chiaro e diretto il messaggio che si chiude con il claim “mangi meglio, vivi meglio”.
- Farine: artigianali, biologiche, tipo 2 macinata a pietra e tipo 0
- Lievitazione: lunga per almeno 24 ore
- Pomodoro: solo prodotto italiano
- Fiordilatte: produttori artigiani in vendita nello store (anche mozzarella di bufala)
- Olio: rigorosamente extravergine italiano
- Legna: di faggio, pulita e controllate.
- Forno: nelle pizzerie Eataly si usa il forno con pavimento rotante. Che viene pulito due volte al giorno.
- Asporto: solo cartone di carta bianca “Kraft” per alimenti.
Provate a riguardare la puntata (e a ripassare le regole per la mattanza di pizze di questo fine settimana) e a dirci se Oscar Farinetti ha saltato un solo passaggio. Mi sembra di no.
Mentre resto nel dubbio se considerarlo un genio, uno sfruttatore o un novello pizzaiolo. Attendo prese di posizione almeno da chi sta programmando di andare in pizzeria.
[Link: Corriere della Sera]