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Attenti a quei due! Les Paillotes di Pescara

lunedì, 12 Luglio 2010 di

svinando

Antonio Strammiello e Andrea Zana, sono l’anima di questo bellissimo locale.

In realtà il Café Les Paillotes, è molto più di un semplice e delizioso ristorante: un Beach resort, come lo chiamano loro con quel tocco di anglofilo che fa tanto provincia ricca. Un locale che cambia faccia durante tutto l’arco della giornata e della settimana.

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Uno stabilimento balneare cesellato al dettaglio, con palme esotiche e lettini da Miami, una pizzeria rumorosa e divertente (il granchio) per le serate estive, un beach bar romantico in riva all’adriatico per aperitivi e spuntini da colpo di fulmine e una discoteca all’aperto per le serate estive del fine settimana. Su tutto campeggia la terrazza e il ristorante de Les Paillottes, indirizzo di classe per una ristorazione ambiziosa, fortissimamente voluto dalla proprietà (De Cecco, sì quelli della pasta), supervisionato da Heinz Beck e condotto dai nostri due: Antonio (in cucina) e Andrea (a dirigere il tutto).

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Negli anni il ristorante è cresciuto con calma, senza fretta, ma ponderatamente. La cucina di Antonio Strammiello ha fatto tesoro delle tante esperienze blasonate, in Italia e Europa e si è centrata su una tipologia internazionale, elegante, ma che ha saputo anche radicarsi molto sul territorio. Andrea Zana, dal canto suo, ha registrato una carta dei vini interessante e non convenzionale, che unisce la giusta attenzione per i buoni vini della regione e scelte ambiziose dal meglio dell’enologia mondiale e un locale oliato con un servizio che gira sul velluto. Insomma un locale di classe come era nel progetto: i riconoscimenti non sono tardati, suggellati dalla stella Michelin di quest’anno. Un bellissimo posto per mangiare una cucina di mare elegante e tecnicamente ineccepibile in un contesto adeguato.

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La terrazza è bellissima, adagiata sulla rena dorata dannunziana. Dall’Adriatico la fresca brezza e l’aria iodata preparano adeguatamente l’appetito. Il mare è spianato come una tavola, è difficile comprendere dove finisca e dove cominci invece l’orizzonte. Ci accomodiamo sulle comodissime (anche troppo) sedie, un bicchiere di Laclapart L’Aprote ci tiene adeguata compagnia e ci predispone piacevolmente al cibo. Spizzichiamo delle deliziose alici fritte e un boccone di suadente ventresca di ricciola che ci sono serviti con l’aperitivo (la scuola della Pergola si nota). La carta resta chiusa perché decidiamo di affidarci ad Antonio, che vuole farci assaggiare il menù estivo, si comincia:

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Ostrica con granita di Pomodoro: un piatto semplice e fresco, che si regge sul felice connubio tra la dolcezza dell’ostrica e la sapidità del pomodoro, il tutto adeguatamente ghiacciato. Estivo.

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Triglia farcita con fave e pecorino e chips di patate: una portata buonissima! Probabilmente la regina del menù. Ci colpisce la qualità della triglia, saporosa di mare e l’immediatezza dei contrasti. Golosità, pensiero e piacevolezza

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Tagliolini asparagi e scampi al profumo di limone. Un piatto molto ben costruito e tecnico. I sapori sono intensi e piacevoli, con una nota di limone che campeggia verticale nel piatto. Tecnica.

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Ravioli di merluzzo con paparazze e pomodori. Un gran bel primo. Convincente e goloso. Una portata di grande scuola e insieme di territorio. Convincente il rincorrersi delle vongole con il fresco pomodoro e la delicatezza dei ravioli. L’adriatico in un boccone.

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Tagliata di ricciola con melitzanosalata. Pescara incontra la Grecia, per sapori netti, semplici e territoriali. Cottura solida della ricciola, vestita dall’affumicato del purè di melanzane. Il Mediterraneo.

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Fagottino di arance e zenzero con granita di cioccolato fondente. Un dessert goloso e di grande scuola, moderno e piacevole. Buonissima la granita di cioccolato. Modernità e tecnica.

Dalla cantina ci hanno tenuto adeguata compagnia, i vini di Michel Deiss, produttore biodinamico dell’Alsazia. Una vera delizia che ci fa molto riflettere sulla rischiosa associazione (tutta italiana in vero) tra vini naturali e rusticità. L’Alsace nature è un gioiellino di freschezza e eleganza che si sposa deliziosamente con il pesce. Più complesso, ricco e minerale il Rotemberg, un ambizioso uvaggio di riesling e pinot gris.

Insomma un indirizzo interessante, da tenere d’occhio! Molta strada l’hanno fatta, ma la sensazione è che ancora molta se ne vede all’orizzonte. Attenti a quei due!

Les Paillotes. Lido delle Sirene – Piazzale Laudi, 2 – 65129 Pescara – Telefono +39 085.61809.

Foto: Francesco Arena