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Corri, corri che Arcangelo ha fatto gli gnocchi. E che gnocchi, cara Sora Lella!

venerdì, 25 Febbraio 2011 di

Altro che ridere, qui c’è da correre. Per prendere posto alla tavola di Arcangelo Dandini e assaggiare gli gnocchi all’amatriciana. Noi, complice una stroncatura e una cena da giudizio finale, l’Armageddon, avevamo avuto il cu… colpo di fortuna di assaggiare l’inaspettata dedica alla Sora Lella che lo chef arcangiolesco, pungolato nel vivo, ci aveva riservato come sorpresa. Una sorpresa gradita in quel 10.10.10. Tanto gradita che con gentilezza sono iniziate le pressioni per il definitivo sbarco in carta degli gnocchi sulla falsariga di un altro nuovo grande classico dell’Arcangelo: i supplì.

E oggi una delegazione di scattidigusto ha onorato la tavola degli gnocchi con un pranzo estemporaneo cui ha partecipato anche un nostro assiduo lettore: niko aka tenente drogo. La nostra preoccupazione era solo una: saranno sufficienti quelli preparati. Un’occhiata alle belle forme sode e grandi delle patate così bellamente lavorate e via di corsa.

La mano felice ha realizzato gnocchi setosi e di spessore accarezzati da una matriciana perfetta. L’impatto visivo della goduriosa collina (e del piatto di rinforzo a lato) ha mandato in visibilio le capacità degustative dei commensali.

Tutti hanno partecipato all’animata discussione e il commento finale è stata l’iscrizione di diritto nella collezione 2011 della GNAM, Galleria Nazionale di Arte Mangereccia, all’unanimità.

Non poteva certo mancare un veloce passaggio su un altro grande classico della cucina romanesca, la coda alla vaccinara alla maniera dell’Arcangelo.

Un saluto alla brigata di cucina che ha saputo interpretare questi gnocchi che, siamo sicuri, diventeranno un classico e un appuntamento per gli appassionati di gastronomia tipica.

L’Arcangelo. Via Gioacchino Belli, 53 – 00193 Roma. Tel. +39 06.3210992

Vignetta: Alberto Rinaudo

Di Vincenzo Pagano

Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.