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Assaggi di Falerno rosso, vulcanico e potente, con Giampaolo Gravina

martedì, 14 Giugno 2011 di

Si, siamo curiosi su Scattidivino e ci piace occuparci di vini che conosciamo poco e che vogliamo conoscere meglio. Per questo ci siamo fiondati all’enoteca Trimani per uno dei “mitici” Aquattromani. Toccava al nostro Paolo Trimani e a Giampaolo Gravina, noto autore della guida dell’Espresso e appassionato di vini campani.

Andavano in scena i Falerno del Massico rosso, una denominazione misteriosa ai più, ma che negli ultimi anni sta cercando una strada peculiare, sulla via tracciata da Villa Matilde. Parliamo di rossi potenti e spesso non finissimi. Provenienti dal territorio vulcanico del nord della Campania e uve suddiche come Aglianico, Primitivo e Pièdirosso. La sostanziosa batteria ha riservato alcune conferme e molte sorprese, vediamole:

Capitti Pittacium 2007, al naso non precisissimo, una fastidiosa nota lattica. Il frutto è vivo e irruente, l’acidità fresca e viva. In bocca vivo, il frutto è impreciso e coperto, l’acidita tagliente e verdina 1 scatto

Villa Matilde 2007, al naso moderno, esuberante e un filo enologico. Il frutto è intenso e scalpitante. All’assaggio più complesso, scuro e scabro, si intuisce una silouhette più complessa. Il frutto in bocca è preciso. 2 scatti

Masseria Felicia 2008, profumi tipici e integri di Aglianico, il frutto è vivo e abbastanza preciso, in bocca molto fresco e acido, ma composto. La trama tannica è precisa e fine, un buon vino, magari un poco didattico. 2 scatti

Rampaniuci 2008, al naso più complesso, profumi maturi ed evolutivi. All’assaggio il frutto è evoluto, ma nitido. L’acidità fresca e corroborante. Il frutto è lineare e semplice. In ordine ma molto piccolino. 1 scatto

Pagano Angelus 2008, al naso profumi evoluti, persino surmaturo. Il frutto è ammaccato ma sorprendentemente vivo. In bocca un’acidità scissa e tagliente. La trama tannica è scorbutica con tannino asciugante.

Trabucco Rapicano 2008, al naso fine e composto. Il frutto è preciso non scalpitante ma integro. All’assaggio vivo, l’acidità è intensa, toni affumicati e freschi. Una nota salmastra che ricorda i terreni vulcanici. Complesso e vivo. 2 scatti abbondanti

Volpara Tuoro 2007, al naso note evolutive, il frutto è impreciso e stramaturo, all’assaggio verde e con una acidità fuoriregistro.

Pagano Angelus 2007, al naso elegante e vivo, il frutto è molto nitido e croccante. all’assaggio molto legno (anche troppo) . Però composto e vivace. 2 scatti

Masseria Felicia Etichetta Bronzo 2002, al naso frutto molto irruente e forse immaturo, in bocca molto verde e sgarbato, il frutto è esuberante e tranciante, inizia ad essere scisso, segnato da una acidità terziaria e smagrito.

Migliozzi Rapinucci 2006, al naso molto legno, note evolutive e sgraziate, smalto. In bocca intenso e croccante, molto tagliente e leggermente polveroso. Buona intensità e un frutto scuro e scabro. 1 scatto

Trabucco Rapicano 2006, al naso complesso e elegante, molto legno. Il frutto è abbastanza nitido e vivo. Bella la nota affumicata e minerale, all’assaggio una nota austera e una bella trama tannica, i tannino sono vivi ma composti, e l’acidita fresca. 3 scatti

Villa Matilde Camarato 2005, molto moderno e fine. Il frutto è estremamente nitido e preciso, il legno lo segna molto. All’assaggio fresco e vivo malgrado il millesimo. La trama tannica è precisa e fresca . Succoso e piacevole. 3 scatti abbondanti