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Atlante Qualivita Food&Wine 2013. Orientarsi tra il cibo italiano

lunedì, 10 Giugno 2013 di

E’ uscito l’Atlante Qualivita Food&Wine 2013. Un testo che colleziona e schematizza tutto quello che c’è da sapere sui prodotti che hanno meritato una certificazione di qualità, organizzato in schede, mappe e ricco di immagini.

Orgoglio di Mauro Rosati, che della Fondazione Qualivita è fondatore e che l’ha presentato al pubblico nella sala Cavour del Ministero dell’Agricoltura. Un volume disponibile anche nella versione e-book e tradotta in Inglese.

Nessuno avrà più scuse in fatto di qualità, Made in Italy, contraffazione e Italian Sounding. Anche la politica darà una mano, assicura Luca Sani, presidente della Commissione Agricoltura della Camera, visto che in Parlamento sono all’ordine del giorno progetti per le indagini sulla contraffazione e l’etichettatura.

Intanto, c’è un altro lavoro da fare e non è il più semplice: sensibilizzare il consumatore, anche giovane, sia in Italia che all’estero. Anche per questo esiste l’Atlante, segno distintivo della volontà di reagire e agire per difendere il mainstream agroalimentare e vitivinicolo italiano.

Forse oggi possiamo vantare il mainstream, ovvero l’egemonia culturale in fatto di enogastronomia. Forse è venuta a caso ma forse è venuta grazie al lavoro eccellente di bravi produttori e bravi chef. Se vogliamo mantenerla, dobbiamo mettere insieme il sistema culturale, il sistema produttivo che deve rispettare le regole, e il sistema politico che ci deve tutelare”.

Rosati chiama, Nunzia de Girolamo risponde. Il nuovo ministro delle Politiche Agricole, che ha già dimostrato di essere sulla stessa lunghezza d’onda dell’autore dell’Atlante in fatto di chef, si pronuncia anche in difesa del lavoro di agricoltori e imprenditori, ribadendo il suo impegno a “battere i pugni e dar far fastidio” in nome della legalità.

Intanto i numeri (e i plus) dell’Atlante Qualivita Food&Wine 2013:

  • Sono 775 le schede descrittive dei prodotti italiani iscritti nei registri europei tra Dop, Igp e Stg e prodotti vitivinicoli;
  • Ogni scheda contiene informazioni sulle caratteristiche del prodotto, metodo e zona di produzione, storia, gastronomia e tipologie disponibili sul mercato;
  • Le schede sono corredate da 800 immagini dei prodotti (tipologie, territorio, uve, vigne e cantine) e da una sezione dedicata alla cartografia con le relative aree di produzione divise per comune (sezione Food) o provincia (sezione Wine);
  • Dei prodotti sono esemplificati i relativi disciplinari con un linguaggio divulgativo pensato per essere fruito anche da chi non ha una particolare familiarità con il linguaggio tecnico del settore;
  • La nuova edizione dell’Atlante Qualivita contiene informazioni su feste, ristoranti e eventi di cui sono protagonisti i prodotti a denominazione;
  • Una speciale sezione della nuova edizione dell’Atlante è dedicata ai principali profili social, siti web e app digitali ufficiali gestiti direttamente dall’organismo di tutela o dall’asso­ciazione di riferimento del prodotto certificato;
  • L’e-book Qualivita sarà disponibile dal 1° luglio 2013 e sarà suddifiso in 7 volumi scaricabili anche singolarmente. Ogni volume si collega ai contenuti multimediali accessibili attraverso finestre pop up (video, ricettari, studi, ricerche, riferimenti normativi, valori nutrizionali e link ai siti dei Consorzi di tutela, indirizzi delle aziende produttrici e ristoranti che propongono il prodotto certificato nel loro menu).

Agnello-del-centro-italia-Igp Mela-Rossa-di-Cuneo-Igp

Quindi qualche numero (e primato) del food italiano certificato:

  • L’Italia è al primo posto in Europa per numero di prodotti a Indicazione Geografica: 814 (su un totale di 3202) tra prodotti agroalimentari (Dop, Igp e Stg), vitivinicoli (Doc, Docg, Igt) e bevande spiritose;
  • L’Italia è al primo posto nella classifica dei prodotti agroalimentari certificati (254). 155 i prodotti Dop, 97 le Igp e 2 le Stg. Segue la Francia con 197 denominazioni registrate e la Spagna con 162;
  • Il primato in Italia dei prodotti registrati va all’Emilia Romagna con 37 denominazioni agroalimentari. Segue la Sicilia con 28, la Lombardia con 27 e la Toscana con 26;
  • 4600 sono i prodotti italiani iscritti nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali;
  • 12 miliardi è il fatturato dei prodotti certificati, equamente diviso tra settore vitivinicolo e agroalimentare.

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E infine le new entry registrate negli ultimi 7 mesi. Alle Associazioni che le hanno promosse  Nunzia De Girolamo ha consegnato la targa Anteprima Dop.