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Essere d’accordo su Leemann che prepara pasti vegan nelle scuole di Milano

martedì, 20 Agosto 2013 di

tofu

Il primo ottobre è la giornata mondiale della cucina vegetariana e 80 mila bambini nelle mense scolastiche milanesi festeggeranno la ricorrenza scoprendo la cucina vegetariana, curata nientemeno che da Pietro Leemann chef del Joia, istituzione della ristorazione vegetariana italiana.

Il menu prevederà un primo piatto con grano saraceno con crema di zucca e zucchine, poi insalata di tofu con salsa di soia e come dolce un muffin alla carota. Il tutto 100% vegan, senza alcun ingrediente di origine o derivazione animale.

Una giornata per sensibilizzare bambini e famiglie all’educazione alimentare, dopo le esperienze dell’anno passato in cui gli alunni hanno assaggiato le cucine etniche sudamericane e cinesi.

Pietro Leemann sul cuscino © Alessandra Tinozzi pizza al taglio vegetariana Gabriele Bonci

«Se il menù verrà gradito, faremo altre date con quel tipo di piatti, in modo da far conoscere diverse pietanze gustose anche senza la presenza di proteine di origine animale» spiega Gabriella Iacono, presidente di Milano Ristorazione azienda che cura l’iniziativa sperimentale.

La giornata vegana non sarà l’unica in programma di questo genere ma farà parte di un nutrito percorso di piatti che porteranno i bambini a conoscere – e magari apprezzare – la cucina mediorientale (27 novembre),  con  piatti classici come l’hummus di ceci o  falafel. In previsione anche un pasto celiaco per tutti e non solo per  i ragazzi intolleranti al glutine. Infine altre due giornate dedicate alla cucina siciliana e a quella greca.

Insomma un menu per le mense scolastiche che ha il gusto della conoscenza di nuovi sapori e nuovi modi di cucinare. Chissà se i bambini gradiranno.

Le polemiche potrebbero non mancare come già accaduto con il menu etnico a Roma nel 2007 che si rivelò un autentico flop (anche per la durata continua di una settimana che mise a dura prova la poca abitudine alla varietà degli alunni delle elementari). “Vogliamo diffondere una cultura dell’integrazione anche sotto il profilo alimentare, spiegando ai nostri scolari che anche a tavola si possono fare nuove esperienze e conoscersi in modo amichevole”, spiega la presidente di Milano Ristorazione, per nulla intimorita dalle possibili critiche. “Qualcuno che protesterà ci sarà di sicuro e nessuno pretende di imporre la cultura vegetariana e tantomeno vegana ai bambini, ma almeno fargliela assaggiare una o più volte”.

Come non essere d’accordo che varietà ed educazione fanno bene a tavola?

[Link: Repubblica Milano. Immagini: Donatella Papi, Alessandra Tinozzi, Vincenzo Pagano]