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5 Settembre 2013 Aggiornato il 7 Aprile 2019 alle ore 12:06

10 regole per bere acqua minerale al ristorante che non può averne meno di 4

La scarsa conoscenza della figura del degustatore di acque minerali forse non lo farà diventare mai una macchietta come il suo gemello enologico
10 regole per bere acqua minerale al ristorante che non può averne meno di 4

bere acqua

La scarsa conoscenza della figura del degustatore di acque minerali forse non lo farà diventare mai una macchietta come il suo gemello enologico (ricordate il sommelier di Antonio Albanese?). E magari rimarrà confinato nel recinto della gastronomia di lusso. Di certo c’è che non potrete più ignorare l’ultimo nato tra i professionisti della ristorazione: l’idro-sommelier.

acqua minerale bicchiere

Al degustatore di acque minerali apre le porte, con una due giorni di corsi (il 7 e 8 settembre), anche il Sana di Bologna, il salone del biologico e del naturale, al via il 6 settembre per la 25^ edizione.

A scanso di lungaggini e in eventuale assenza di vocazione professionale (nascosti tra noi esisterebbero già, del resto, 5000 idro-sommelier), 10 rapide specifiche sui misteri dell’abbinamento acqua-cibo le ha fornite Giuseppe Amati, segretario dell’Adam, l’associazione degustatori acque minerali, alle spalle un’esperienza da maître.

Le 10 regole dell’acqua minerale

idrosommelier-2

  1. Liscia, gassata o …. Mordete il freno ad un vecchio adagio pubblicitario che mostra ormai tutti i segni del tempo
  2. D’ora in poi chiedete 100 sfumature anche nel bicchiere
  3. Pretendete acque di tenore minerale crescente a mano a mano che il pasto si fa più robusto
  4. La minerale si degusta a piccoli sorsi
  5. L’acqua liscia è di rigore per il pesce al vapore ma con la maionese scatta la bollicina
  6. L’acqua gassata è il degno accompagnatore per le carni rosse, i brasati e gli spezzatini
  7. Optate per un residuo fisso compreso tra i 500 e i 600 milligrammi se avete ordinato un piatto di sostanza come le tagliatelle al ragù
  8. In presenza da (sopraggiunta) ansia da abbinamento, tranquillizzatevi: 300 fonti e 600 etichette sono la ricchezza italiana in materia. E spingersi oltreconfine non è vietato
  9. Aggiungete un nuovo indicatore al vostro personale criterio di valutazione del ristorante: il bravo ristoratore si riconosce (anche) da quante acque minerali mette in carta
  10. E il minimo sindacale, parola di Amati, non può scendere al di sotto di 4.

Ora ditemi se la regola n. 4 l’avete mai osservata.

[Link: adnkronos.it Immagine: www.swide.com, cronachemaceratesi.it, esseredonna, enorama ]

Argomenti:
10 regole
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