Beer geek di tutto il mondo, unitevi!
Ratebeer ha appena pubblicato la lista dei Top places to drink a beer in the world. Ovvero i migliori posti – tra America, Australia, Europa – in cui andare per una pinta (o due, o tre) come si deve. Ma anche i negozi dove acquistare le bottiglie più rare, o i ristoranti dove la carta birre è più fornita.
Vediamo gli indirizzi in Italia, categoria per categoria.
Brew Pub
Birrificio Lambrate
Via Adelchi 5/Via Golgi 60, Milano
Il primo brew pub in città, tuttora un punto di riferimento per la birra artigianale nel capoluogo lombardo. Dal 2011 hanno aperto un’altra sede in via Golgi.
Birrificio Italiano
Via Castello 15, Lurago Marinone (CO)
Il Birrificio Italiano non ha bisogno di presentazioni. Uno dei primi birrifici artigianali in Italia, creatore di mostri sacri come la Tipo Pils. La loro proposta gastronomica regge al – difficile – compito di non farsi rubare la scena dalle birre.
Ristoranti
Brasserie 4:20
Via Portuense, 82, Roma
Prevalenza di birre RevelationCat (la proprietà è la stessa), frigoriferi riforniti di rarità d’annata e tap takeover periodici con il brewpub californiano Pizza Port.
Bir&Fud
Via Benedetta 23, Roma
Riaprirà tra un mese completamente trasformato, nel concetto e nel risultato. L’impianto era pizza e stuzzicamenti + taplist e bottiglie interamente italiane. Ora verranno ampliati gli attacchi, si aprirà all’internazionale e ci saranno cambiamenti anche nel lato fud.
Il Santo Bevitore
Via di Santo Spirito 64/66, Firenze
Ambiente informale e rilassato, menù tradizionale con qualche guizzo eclettico e, ovviamente, una notevolissima carta tra birre e vini.
Enoteca Decanter
Via Lodovico Castelvetro 20, Milano
Un’enoteca con cucina dove la scelta enologica e quella brassicola non entrano in conflitto, e vi portano felicemente a braccetto fino alla fine della serata.
Bottle Shop
Domus Birrae
Via Cavour 88, 00184 Roma
Il più solido distributore birrario d’italia ha aperto questa bottega dove propone grandi birre da tutto il mondo, e lo fa a prezzi onesti.
Bir&Fud Bottega
Via Luca Valerio 41, Roma
Un gran bel posticino per fare acquisti: leggete qui.
BeerShop Latina
Via Neghelli 32, Latina (RO)
A Tutta Birra
Via Lazzaro Palazzi 15, Milano
Cercate kit di fermentazione? Libri sulla birra? Estratti di malto? Boccali da collezione? Ma soprattutto: cercate una strepitosa selezione di birre artigianali, dall’Italia e dal mondo? Sapete dove andare.
Les Vignerons
via dell’ Acqua Bullicante 119, 117, 115, Roma
Difficile trovare una bottiglieria che conosca il massimo della qualità per ognuno dei prodotti trattati. Si sente un concetto di ‘terroir’ anche nella ricerca birraria: vengono sviscerati territori ben precisi e il modo in cui si riflettono nelle produzioni tipiche. Un posto fuori dai circuiti canonici, che non bada per nulla alle mode e fa una ricerca, in materia di bere, davvero colta.
Ma Che Siete Venuti a Fà
Via di Benedetta, 25, Roma
Il pub che più rappresenta le origini del boom artigianale in Italia. Spine di un certo livello, anche rare, ma soprattutto fondate sul concetto base della buona birra: la beva facile e l’equilibrio, per una taplist che presenta sempre un esponente per ognuno degli stili fondamentali.
Sherwood Pub
Via Giarone 7, Nicorvo Pavia (PV)
Una selezione di spine e bottiglie da sindrome di Stendhal. Antonio Maoiorano, il publican, ha da poco aperto il Lambiczoon di Milano.
BQ – Birra artigianale di Qualità (via Losanna)
Via Losanna 36, Milano
Se passate da quelle parti, noi siamo sicuri che una visita sia d’obbligo.
Open Baladin Roma
Via degli specchi 6, Roma
Cosa possiamo dire su Open Baladin che non sia già stato detto? Teo Musso ha portato nella capitale il suo concetto di gastro-pub, ed è stato subito successo.
The Dome
Via Case Sparse Europa 15, Nembro (BG)
Corsi, eventi, serate di degustazione, concorsi … un centro di gravitazione della birra artigianale italiana. Dove, ça va sans dire, si trova una selezione di birre da paura.
[Giorgia Cannarella. Crediti | Immagini: Facebook/Birrificio Italiano, You Tube, Google Plus, Groupon, Bir&Fud, Sherwood Pub, romadabere.blogspot.com, The Dome]
Si sono dimenticati di Lambiczoon 😆
Sempre gli stessi. ecco
La prossima volta votalo su ratebeer ma non ti lamentare se poi nino e alle ti guardano male perchè sei diventato rater.
E il Nidaba A Montebelluna (TV)?
Forse è periferia dell’impero, filippo?
Battute a parte, l’elenco e’ abbastanza metropolitano. Non sorprende quindi l’assenza di alcune belle realtà che hanno il torto di essere geograficamente decentrate.
Dimentichiamoci di Cagliari come sempre, mi raccomando.
Ratebeer è la valutazione del mondo, di tutti, amici dei proprietari, nemici dei proprietari (così si capisce il perchè di alcuni commenti negativi a posti che sono eccelsi), semplici avventori, pseudo esperti per arrivare piano piano a chi è più competente.
Un po’ come i vari Trip Advisor ma di nicchia, da nerd.
Non è una classifica ufficiale assoluta, è una classifica fatta da chi si registra e posta i suoi commenti, se non hanno postato commenti su alcuni locali, non ci possono essere in graduatoria, punto.
Lambrate, se lo merita punto e basta, e Lunedì 17 febbraio spero di riuscire a stare alla Taberna di Palestrina (locale 2 boccali Gambero Rosso, in lista agli IBA organizzati da Andrea Turco http://www.italianbeerawards.com/ come miglior locale e non presente su Ratebeer tanto per dire) alla cena basata sulla guida di cucina Lambratese col Monarca Presente.
Il 4:20 è un locale dove uno deve andare, merita, è bellissimo, si mangia bene, si beve bene ma si deve accettare la filosofia del vasetto di vetro come bicchiere unico. Personalmente come ristorante
non lo vedo come primo della classe, ma tant’è e comunque è da paura.
Beershop e pub vince il Colonna, poco da dire, ha una fama e una stima in patria e all’ estero talmente alta che qualsiasi critica ti vuoi inventare, supportata da evidente verità o no, è superflua e inutile, come cantavano gli Abba “The Winner Takes It All”.
Grazie di aver segnalato qui che Nino ha aperto il Lambiczoon (anche se il mio post è sparito…), il BQ ci tengo a far notare che è la creatura di Paolo Polli, mente dell’ ADB Associazione Degustaori Birra e padre dell’ IBF, se non la più bella la più importante kermesse brassicola itinerante italiana.
penso che la birra a cui ci riferisca del birrificio italiano sia la Tipopils.
perchè da Roma in giù non viene mai menzionato nessuno?
HISTORIA BIRRERIA è un gran bell’esempio di ottima ristorazione con una lodevole selezione di birre (credo che ci siano quasi 100 etichette ed in più le varie linee alla spina)e la cucina vanta piatti di tutto rispetto, mai banali.
dimenticavo,
vedere per credere:
http://www.historiabirreria.com/
A parte lo SPAM.
Questa è la classifica di Ratebeer, non di scatti di gusto. Si parla di eccelenze mondiali, non del pub preferito di quartiere che ormai ha un assortimento uguale a qualsiasi altro posto che ha aperto negli ultime due anni.
P.S.
Conosco l’historia. Se proprio volgiamo nominare una eccellenza campana meglio pensare all’ottavo nano.
Io ho provato a spiegarlo, ma sembra che ho difficoltà a farmi capire…
Rifacendomi ai miei viaggi nipponici, il Bakushu Popeye si riconferma il miglior locale del Giappone (e ce credo!) e Cantillon il Numero uno belga, tutta questa gentaccia che beve acido… Mah!?
L’OTTAVO NANO di tutto rispetto! da quanto tempo manchi all’historia?
Sud Italia assente come sempre ,eppure ci sono moltissimi locali di altissima qualità birraria!
Dite ai proprietari dei locali di far registrare i loro clienti su ratebeer, beeradvocate, trip advisor e compagnia bella, postare commenti e giudizi, e se i numeri si alzano allora forse si parla pure di loro su queste classifiche che tutto sono tranne che classifiche tecniche o di qualità, sono il giudizio popolare, poi che Vox Populi Vox Dei…
il mio era un modestissimo parere, non volevo assolutamente criticare o polemizzare. ho citato la birreria a me più vicina e che frequento più spesso ma ne avrei potuto citare anche altre dall’avellinese al casertano passando per Napoli e provincia. forse l’unico difettuccio del sud italia sta proprio nel fatto che la cultura birraia è ancora un tabù e si va avanti a suon di vino della casa! quindi, la responsabilità della non-presenza in queste sorti di classifiche probabilmente (è vero) è nostra che non ci iscriviamo sui siti specializzati e viviamo di passaparola. Sorry…