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Eataly vs Barilla: meglio bolliti o cotti al sangue?

venerdì, 27 Giugno 2014 di

svinando

Da un dramma nazionale come l’uscita dai mondiali degli Azzurri a una strategia di marketing coi fiocChi(ellini).

E’ l’ultima trovata pubblicitaria del patron di Eataly, Oscar Farinetti, che nello spazio pubblicitario comprato sul Corriere della Sera gioca sul morso dato da Suarez (che sarebbe al terzo avversario “mordicchiato”, un vero conte dracula del buon gusto) a Chiellini durante la partita Italia – Uruguay.

Eataly Chiellini

L’accaduto è stato niente meno che un caso, che ha spinto poi Farinetti a leccarsi i baffi come non mai e a cogliere al volo l’occasione: il New York Post del 25 giugno ha scherzato e ironizzato sul morso di Hannibal Suarez al povero malcapitato Giorgio Chiellini, giocando sulla parola “Eataly” (mangiare italiano).

Quale migliore giornata per mettere a punto un piano pubblicitario attuale più che mai e di cui la rete è strapiena? “Tutti vogliono mangiare italiano”, recita lo slogan.

E il patron di Eataly aggiunge una battuta sotto: “Chiellini è un grande. E la sua spalla, la famosa Chiellina, sarà pure una leccornia per Suarez. Tuttavia vi garantiamo che la carne de La Granda è migliore. La trovate in vendita da Eataly”.

Insomma la tanto criticata campagna pubblicitaria mondiale di Barilla, che trasforma gli undici della nazionale italiana in penne, rigatoni e farfalle giocando su assurdi doppi sensi ha fatto proseliti.

 

Dopo il “qualcuno ha chiesto il bis?” per la seconda rete all’Inghilterra al “rimbocchiamoci le mezze maniche” contro il Costarica, fino al “Ci hanno cotti per 90 minuti” contro l’Uruguay non poteva mancare Chiellini: gli Azzurri – rappresentati come undici rigatoni – tornano a casa in fila. Anzi, sono 10 e 3/4, dato che ad un rigatone manca un angolino, quello cioè che Suarez ha “strappato a morsi” a difensore italiano.

Evidentemente non eravamo fatti della “pasta” giusta, vi ripeto.

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