Valfrutta ci tiene a chiarire, con tanto di cartina geografica e frecce, che coltiva i piselli nella Pianura Padana. Al nord Italia.
Un utente di Facebook, Francesco Cecchetto Bara, ha pubblicato la foto incriminante con tanto di commento forte: “E anche Valfrutta lascia per sempre l’umile mobile di casa mia, se ci tengono così tanto a farci sapere che i prodotti non li coltivano giù in terronia colerosa vuol dire che non avranno problemi a venderseli nelle loro zone”.
Insomma, i piselli coltivati al Nord, sotto alle pale eoliche, sono migliori di quelli prodotti al “coleroso” Sud? Coleroso per la questione “Terra dei Fuochi” e non ci vuole molto a capire la posizione di chi ha scritto il post. Che in realtà è la posizione anche di chi ha condiviso il post, cominciando a far circolare la foto del prodotto.
Dunque si tratta di una precisazione, di un cavillo di trasparenza o di becero marketing? Perché se si trattasse del secondo caso, molti arriverebbero in quattro e quattr’otto a fare questo collegamento: Sud è uguale a Terra dei Fuochi e quindi a inquinamento. Il peggiore d’Italia, secondo quello che si “sente”, che si “dice in giro”. E nelle terre inquinate il cibo non è sano.
Siamo davvero sicuri che però sia così? A Valfrutta, purtroppo, se la loro non è trasparenza, potrebbe essere andata veramente male. E non solo per abitanti, coltivatori e amanti del Sud che hanno messo una croce sopra a tutti i prodotti Valfrutta, ma per i dati diffusi dal Ministero della Salute: secondo le parole, i numeri e i grafici del Rapporto sulla Qualità dell’aria dell’Agenzia Europea sull’Ambiente, la Pianura Padana sta peggio della Terra dei Fuochi.
La Pianura Padana, pale eoliche e verdi prati compresi, è uno dei luoghi più inquinanti e saturi di polveri sottili (Pm10, Pm 2,5), diossido di azoto, diossido di zolfo, monossido di carbonio, benzopirene, tutte sostanze che l’International Agency for Research on Cancer che per conto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha inserito nella lista nera dei fattori che causano il cancro, con il 3% di tutti i tumori e il 5% dei tumori polmonari.
Se ancora non vi bastasse, a giugno dello scorso anno il Ministero della Salute ha diffuso i dati sull’impatto dell’inquinamento atmosferico sull’ambiente e sulla salute in Italia. A noi sembrano così interessanti da volervi mostrare qualche grafico.
Concentrazione di particolato fine (Pm 2,5) nel territorio italiano.
I grafici, che si riferiscono alla situazione del 2005 e a quella prevista per il 2020.
E voi siete così convinti che i piselli coltivati nella Pianura Padana siano migliori di quelli coltivati nella Terra dei Fuochi?
Chiederete a Valfrutta un chiarimento o la boicotterete direttamente?
[Link: Linkiesta.it; Immagini: Facebook, Fotocommunity.i]
Alla fine per controargomentare finisci per seguire la stessa “presunta” logica di Valfrutta.
Se pensiamo a quello che sta avvenendo
1 nella mozzarella di bufala…con la tecnologia…della congelazione
2 e nella gloriosa pizza napoletana che da Cibo Popolare sta diventando un Cibo Costoso (sulla scia tracciata dalla multinazionale del marketing, SF)
possiamo dire che non è la terra dei fuochi a preoccuparci
…ma i Pochi Furbi che in quella terra badano “soltanto” ai propri interessi a danno dei Napoletani, dei Campani e degli Italiani che
1 mangeranno mozzarelle di bufala più scadenti e
2 pagheranno la gloriosa pizza napoletana sempre più cara.
Più che pale, palle eoliche in Pianura!
Certo che paragonare il PM10, che e’ nell’atmosfera e quindi se lo prende il baccello e non il pisello, da quello che e’ sepolto nella terra dei fuochi e nutrirebbe il pisello stesso, ne passa.
Perché al nord notoriamente non piove mai e gli inquinanti rimangono nell’aria senza infiltrarsi nel terreno.
La piangina continua di noi meridionali ha qualcosa di disgustoso e insopportabile. La Valfrutta brutta e cattiva in un impeto di sana trasparenza mostra da dove arrivano i suoi prodotti e rende tracciabile la filiera. Buuu cattiva, via dalla mia cucina! Boicottiamola! Ma dove vogliamo andare con questa mentalità? Dove mi chiedo? Che sconforto…
Boicottare Valfrutta perché dichiara dove vengono coltivati i piselli che inscatola mi sembra un’idea malsana, più malsana degli inquinanti.
Ma come lo vedi il mondo?
il fatto che valfrutta indichi la provenienza dei prodotti anche quando arrivano dalla “colerosa terronia” (guardate, per esempio, da dove vengono le pesche dei succhi di frutta) dimostra che si tratta di un’operazione di trasparenza.
tutta questa manfrina indignata su quanto sia inquinato il nord, invece, come lo inquadrate? che nord è uguale a inquinamento e nelle terre inquinate il cibo non è sano? non è quello di cui accusate indignati valfrutta?
Confrontare gli inquinanti come PM10 e benzopirene con quello che è sepolto nella terra dei fuochi è pura ignoranza.
In Padania, in Emilia-Romagna e in Lombardia vi sono scarichi di ceneri e scarti di demolizione con concentrazioni di cianuri, fluoruri e bauxite e rifiuti tossici dall’Australia, dalla Slovenia e dagli altri paesi dell’Est. Il distretto bresciano e quello contiguo milanese sono il punto di riferimento di tutto il traffico di rifiuti di ogni tipo e di ogni genere che si è spostato da Sud a Nord. “La nuova terra dei Fuochi dopo il 1990 è al Nord” (Rapporto DDA, direzione distrettuale antimafia)
http://www.corriere.it/inchieste/invasione-sversati-lombarda-rifiuti-tossici-australia-slovenia-altri-paesi-dell-est/4b44089a-6023-11e4-b0a9-d9a5bfba99fb.shtml
Non capisco l’accostamento Sud=Terra dei fuochi, ma lo sapete che la cosiddetta Terra Dei Fuochi è una zolla di terreno di pochi km quadrati dove è stato emesso un divieto di coltivazione? Credete che la Campania o il Lazio siano grandi quanto il giardino di casa vostra?