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Chi è Knife Man, il macellaio che segue la via del sale come Salt Bae

lunedì, 12 Marzo 2018 di

Lo so, che nel segreto dei vostri cucinotti sono già settimane che provate la salagione di Salt Bae sulle vostre bistecchine, rendendo il vostro piano di lavoro più simile al Mar Morto che a un desco familiare.

Beh, se non ci siete ancora riusciti, se a furia di far rimbalzare cristalli di sale sull’avambraccio e da lì tutt’attorno sembrate la moglie di Lot dopo che si è voltata a guardare Sodoma, sbrigatevi: anche queste esibizioni hanno (già?) fatto il loro tempo.

La nuova frontiera della preparazione, il mai più senza del dressing, è già qui: si tratta di un altro chef turco, Cumali Adigüzel, ovvero Knife Man, che si esibisce, pardon cucina, in una steakhouse turca in Qatar, Sazeli.

Come dice il nome, la sua specialità sono i coltelli, manovrati con un’abilità che ricorda l’antica arte della jonglerie, la giocoleria, che Knife Man esercita – siamo in Qatar – di fronte a tavolate di emiri (ok, sto facendo del folklore: di clienti) che lo riprendono con i loro smartphone.

Il nostro Cumali non si limita a far roteare la lama scintillante del suo coltello, con abilità e disinvoltura, leggermente ansiogene, va detto (che sarà di me se gli sfugge il coltello?), e a tagliare affettare porzionare le carni (alla brace) davanti al cliente filmante. Opera anche alcune rifiniture alla cottura, fiammazioni comprese, e poi, appunto, passa al sale. Non versato da una saliera, non preso e cosparso da un qualsivoglia cartoccio o contenitore. No: il nostro fa eseguire al nobile condimento a base di cloro e di sodio una serie di balzi e rimbalzi sull’ampia lama del suo coltello, in una sorta di danza gioiosa e appetitosa, che finisce sul piatto di carne. Per la gioia e lo stupore di grandi e piccini eccetera eccetera.

Il condimento acrobatico ha raggiunto una nuova frontiera: quale potrebbe essere la prossima?

[Link e immagini: Tasting Table, Favor Flav]

Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.