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Roma. Stazione di Posta, da ristorante stella Michelin a Bistrot Gourmand

lunedì, 25 Giugno 2018 di

Da fine giugno Stazione di Posta di Roma (Testaccio) si trasforma, e senza Luigi Nastri (che ha abbandonato anche Eit) diventa un Bistrot Gourmand come lo hanno definito: un locale dove piatti semplici e gustosi si affiancano ad una carta più sofisticata, dove si può mangiare fino alle 2 di notte, bevendo un cocktail, una birra o una coppa di champagne.

L’artefice di questa trasformazione è Pino Cau, patron della Stazione di Posta, dell’Hotel Rex e del ristorante Eit, che ha preso per ben tre volte la stella Michelin con tre differenti chef in due ristoranti.

La proposta gastronomica di Stazione di Posta rinnovata sarà variegata e adatta a ogni tasca: si parte da un prezzo medio di 20-25 € per il bistrot a 35-40 € per mangiare à la carte.  Il bar mixology avrà molto più spazio, con la presenza fissa di un bartender. Come ultima novità è stato realizzato un salotto sotto le stelle dove si potrà cenare à la carte, ma anche scegliere una proposta FuoriStazione, una formula che prevede due alternative: 15 € a persona per una consumazione a scelta più 3 piattini oppure 20 € per una consumazione a scelta più un piatto unico.

Il nuovo menu di Stazione di Posta si divide in due sezioni: la prima è più da bistrot con una serie di piatti semplici, la maggior parte sotto i 10 €, mentre la seconda è più ampia, essendo creazione del nuovo chef Luca Pistininzi che presenta alcune ricette interessanti.

Al bistrot ci saranno piatti come la classica Panzanella, arricchita da mortadella di Bologna IGP (8 €), la Gricia, l’Amatriciana o la Lasagna Bianca (10 €), le classicissime Polpette della nonna con limone e noce moscata (8 €), ma anche la Tartare di pesce o carne (14 €) a cui sono abbinati due cocktail. E ancora la Punta di petto cotta a bassa temperatura in salsa barbeque (10 €)o l’Hamburger di carne piemontese tagliata al coltello (10 €).

La carta è invece strutturata in maniera classica. Si comincia con antipasti come il Baccalà, marinato e cotto con la cipolla di Tropea in agrodolce e datterini (14 €). Si prosegue con i primi tra cui l’Amatriciana di gamberi disidratati e affumicati (14 €), i Tonnarelli con friggitelli e calamari freschi (12 €), gli Spaghetti integrali con burro e alici (12 €) e le Orecchiette condite con zucchine e stracciatella pugliese (12 €).

Tra i secondi non mancheranno i Fiori di zucca ripieni di ricotta, crumble di pane, alga nori e bottarga (12 €), il Pollo in alga Nori (14 €), o la Trippa non trippa, preparata con funghi che vengono cotti con il pomodoro per poi essere conditi col classico pecorino romano (12 €).

Come dolci ci saranno la Mousse di ricotta servita con una salsa al cioccolato e crumble di mele (6 €) o il classico Maritozzo con la panna (6 €), il Semifreddo al caffè e arachidi salate servito con la crema inglese e crumble di biscotti o la Pesca Melba in stazione (entrambi 7 €).

A completare l’offerta del ristorante, il cocktail bar, affidato a Christopher Amadi,  rinnovato e perfezionato: drink originali che riprendono l’attuale tendenza della mixology con l’utilizzo di grandi distillati, sciroppi fatti in casa, spezie, affumicature, e molta frutta fresca. Tra i cocktail, variazioni di Martini, Gin Tonic e altri classici, ma anche qualche novità come American Boy, Gipsy woman o Woodoo Child (tra 12 e 14 €), oltre a una selezione di vini e champagne proposti anche alla mescita.

Stazione di Posta.Largo Dino Frisullo, Roma. Tel. +39 06 57 43 548

[foto: FaceBook]

Di Giulia Nekorkina

Moscovita di nascita, romana da 25 anni, Rossa di Sera da 10 anni, innamorata della vita, appassionata di bollicine, adora cucinare e mangiare. Il miglior museo è un mercato, il miglior regalo è un viaggio.