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Mangiare all’aperto a Firenze: 7 indirizzi per l’estate 2019

martedì, 09 Luglio 2019 di

Da fiorentina e da food lover, c’è una sola domanda che mi sento porre non appena le temperature in città si alzano sopra il livello di guardia: mi consigli un posto dove mangiare all’aperto? Il “miglior ristorante all’aperto a Firenze e dintorni” è l’equivalente per me del “cosa fai a Capodanno”: una di quelle domande che non vorresti sentirti mai fare, ma per le quali devi trovare una exit strategy intelligente. La mia personale strategia è preparare una lista di ristoranti dove mangiare all’aperto a Firenze e fare in modo che contenga varie tipologie di spesa, atmosfera, cibo. Ho deciso di condividerla con voi, così non vi troverete impreparati al prossimo giro.

1. Al 588, per una serata romantica

Avete bisogno di fuggire dalla città e passare un paio d’ore in totale relax? Ciò che fa per voi è il ristorante Al 588, poco fuori Firenze, sulle colline di Bagno a Ripoli. Semplice da trovare, difficile da abbandonare: una volta che avrete parcheggiato vi scorderete l’auto e la strada di casa. La cena d’estate è a bordo piscina, vista tramonto e oliveti. Non a caso siamo in un ristorante dell’olio, con 95 etichette di extravergine d’oliva in carta, una apposita cantina e diversi premi all’attivo.

Lo chef Andrea Perini è stato premiato dall’Airo lo scorso anno, per l’uso creativo dell’oro verde in cucina. In carta si trovano piatti creativi come la mousse di fegatino con cioccolato, la burrata ripiena di gelato al pomodoro (creato ad hoc da Vetulio Bondi), i girasoli ripieni da condire sul momento con una preziosa fiala d’olio emulsionato con salvia e polvere di limone, cappelletti serviti in una maxi tazza e bagnati sul momento da un brodo ripassato nella moka, agnello con nocciole e carciofi. Ma anche piatti più tradizionali, per chi cercasse rassicurazioni nella campagna toscana.

I prezzi vanno dai 10/12 € degli antipasti ai 14/15 dei primi, fino ai 22/25 dei secondi a base di carne. Previsti anche tre menu degustazione: 4 o 6 portate scelte dallo chef o il suddetto menu tradizioni.

Ristorante Al 588 – via Roma, 588 – Bagno a Ripoli (Firenze) – tel. 055 699059

2. Chalet Fontana, il giardino in città

Lo Chalet Fontana è un po’ di tutto: caffetteria ma anche caffè letterario di storica memoria, cocktail bar d’altri tempi ma anche ristorante innovativo, luogo per eventi e per cene riservate. Dall’inizio di luglio è anche parco dove andare a fare un picnic sostenibile, poco sopra piazzale Michelangelo.

Ogni giovedì è possibile ritirare cestino e coperta e gustarsi un menu sempre diverso con un assaggio di antipasto, un primo, un secondo e un bicchiere di vino (al modico prezzo di 18 €). D’altronde lo Chalet Fontana ospita anche l’orto bioattivo più grande d’Italia, da cui lo chef Luigi Bonadonna attinge per creare menu stagionali. In questo momento in carta trovano spazio sgombro marinato con panzanella croccante e pesche tabacchiere (dell’orto, appunto), ravioli di lampredotto in salsa verde e briciole, carpaccio di manzo con cremoso di pinoli di San Rossore e misticanza a metro zero.

Chalet Fontana. Viale Galileo, 7. Firenze. Tel. +39 055 2280841

3. Santa Rosa Bistrot, senza pensieri

Se non volete preoccuparvi dell’outfit, del portafogli, dell’auto, c’è il Santa Rosa Bistrot, comodamente raggiungibile a piedi e in bici praticamente da ogni parte della città. Si trova sul lato dell’Arno che tradizionalmente viene associato agli artisti e agli artigiani, il lato hippie della città.

E’ aperto tutto l’anno, in un giardino a ridosso di quelle che furono le mura di Firenze, con vista sul lungarno più blasonato della città. Ma è d’estate che dà il meglio di sé, grazie allo spazio esterno, le sdraio, l’atmosfera a tutto relax.

Qui è possibile fermarsi per colazione, pranzo e cena. O farsi un aperitivo accompagnato da qualche tapas semplice ma gustosa. Sul menu soprattutto piatti di pesce e di verdure, sfiziosi ma poco impegnativi per la testa.

Santa Rosa Bistrot. Lungarno Santa Rosa. Firenze. Tel. +39 055 230 9057

4. Romualdo, per gli amanti della pizza

romualdo rizzuti pizza

Quando Romualdo ha chiuso i battenti delle sue “Follie” in viale Europa, tutta Firenze sud ha versato lacrime amare. E’ il momento di rifarsi: oltre ad aver aperto un nuovo ristorante in via di San Niccolò (sulle ceneri di San Niccolò 39 e ancora prima Filipepe), per la stagione estiva Romualdo-tre-spicchi-Rizzuti sfornerà pizze nella prestigiosa corte del Four Seasons e nel più pop lungarno del Tempio, nell’area della Toraia.

Qui le scelte sono limitate (ogni giorno tre pizze tra cui scegliere), ma non deludono mai. E i prezzi sono alla portata di tutti (da 8 €).

La Toraia. Lungarno del Tempio. Firenze. Tel. +39 055 4931923 – 

5. La Gargotta, il più verace

Ci sono serate in cui non hai nessuna voglia di “cibo cerebrale”. Quelle sono le serate ideali per la Gargotta, trattoria tipica toscana arrampicata in cima alla collina di Rimaggio, alle porte di Firenze.

Qui, nella veranda con vista sulla piccola pieve del paese e Firenze sullo sfondo, ti puoi godere un po’ di fresco e un piatto di pasta fatta in casa, di carne alla brace o di “cacciucco di carne” (se la temperatura lo consente). Annaffiando il tutto con una bottiglia di rosso anche di quelle sorprendenti che ti fanno domandare come sia finita quassù. Spesa media tra 30 e 60 € a testa, a seconda del vino e della fame.

Trattoria Gargotta. Via Vicchio e Paterno, 19. Bagno A Ripoli (Firenze). Tel. +39 055 631444 – 

6. Coquinarius a Fiesole, per innamorati (di Firenze)

Dopo 20 anni in via delle Oche, a un passo e mezzo dalla Cupola del Brunelleschi, Coquinarius ha deciso di aprire una filiale con una vista non da meno: in via Mantellini, la strada che porta a Fiesole, su una delle terrazze più panoramiche del circondario. Laddove un tempo si ergeva il ristorante Le Lance, arcinoto tra i fiorentini, oggi trova spazio la cucina minimal e dai richiami tradizionali di Coquinarius.

Taglieri di formaggi e salumi, bruschette, pappa al pomodoro per partire (7/14 €), tortelli mugellani, spaghettoni con acciughe del Cantabrico, raviolotti di burrata con pesto di pistacchi e cipolle per proseguire (9/11 €), tartare di Chianina o di tonno, tagliata di Scottona o arrosto di Cinta senese per chi volesse qualcosa di più sostanzioso (18/24 €). Prezzo della vista incluso nel pacchetto.

Coquinarius Fiesole. Via Mantellini, 2b. Fiesole (Firenze). Tel. +39 055 597 8356

7. Vitique, per chi ha il coraggio di andare oltre

Per chi non si spaventa alla prima curva, vale la pena guidare fino a Greve, nel cuore del Chianti Classico, e approdare a Vitique. Come dice il nome, Vitique è prima di tutto enoteca, un’estensione gastronomica delle cantine di Santa Margherita Gruppo Vinicolo: Santa Margherita e Torresella in Veneto, Kettmeir in Trentino Alto Adige, Ca’ del Bosco e Ca’ Maiol in Lombardia, Lamole di Lamole, Tenuta Sassoregale e Vistarenni in Toscana, Terreliade in Sicilia e Cantina Mesa in Sardegna.

Oltre ai vini “della casa”, però, si possono gustare un discreto numero di etichette italiane, francesi e tedesche, anche provenienti da piccoli produttori. Ai fornelli c’è Antonio Guerra, con il supporto dello chef Antonello Sardi.

La carta della sera è interessante dall’inizio alla fine: tra gli antipasti ci sono proposte come capesante, lattuga, brace e melaverde e animella, baccelli e nocciola (18 €), tra i primi risotto, latte di capra affumicato, liquirizia, erbette o anche ravioli del plin, manzo, pecorino, alloro e tartufo (18 €). Si può scegliere tra il pescato o la carne, tra cui piccione, mais e ribes o cervo, amarena e camomilla (26 €). Insoliti (e quindi molto consigliati) anche i dolci.

I posti sono limitati, l’atmosfera intima: il bistrot, aperto a pranzo, può ospitare al massimo 25 persone, il ristorante solo 22 più una terrazza da 10 coperti.

Vitique. Via Citille, 43. Greti (Firenze). Tel. +39 055 9332941