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Gordon Ramsay

Coronavirus e ristoranti. Stipendio fino al 17 aprile per i 500 dipendenti di Gordon Ramsay

venerdì, 27 Marzo 2020 di

Gordon Ramsay ha detto ai 500 dipendenti dei suoi ristoranti che gli stipendi saranno pagati fino al 17 aprile. Poi si vedrà.

Ed è sull’incertezza generata da questo annuncio che non chiarisce le sorti dei suoi dipendenti e ha aperto alla possibilità di massicci licenziamenti.

I collaboratori hanno appreso che i loro contratti sarebbero stati risolti durante un incontro al ristorante Heddon Street Kitchen e a quanto pare molti avrebbero lasciato il locale in lacrime.

https://www.facebook.com/toropu.anca/posts/2666700500119645

Tra i dipendenti, la chef de parti Anca-Cosmina Toropu ha rivelato che i membri dello staff non hanno sentito una parola dal 53enne da quando sono stati lasciati andare. “Venerdì abbiamo avuto un incontro in Heddon Street Kitchen dove ci hanno detto che i nostri contratti [erano] risolti”, ha detto. “Hanno detto che a causa della situazione devono chiudere i ristoranti e risolvere tutti i nostri contratti.”

E ha affidato il suo pensiero a un post non proprio edificante su Facebook e Instagram chiosando, “qualcuno doveva farlo”.

Gordon Ramsay ha quindi dovuto chiudere i suoi ristoranti per limitare la diffusione del contagio del Coronavirus, ma l’effetto che ha sortito è stata una pioggia di critiche che si sono abbattute sui suoi profili social.

https://www.instagram.com/p/B97YiUQD7Uu/?utm_source=ig_embed

Non va giù che lo chef, con un patrimonio stimato di 140 milioni di dollari, non abbia previsto una qualche forma di aiuto ai suoi dipendenti con i quali, all’inizio dell’emergenza, ha condiviso parole di incoraggiamento.

Il nervosismo per gli attacchi ricevuti lo ha portato a rispondere a Marina O’Loughlin, critica gastronomica del The Guardian che lo accusava di insensibilità in un tweet: “Ancora una volta, i multi milionari non mettono mano al loro portafoglio mentre i più piccoli fanno quel che possono per il loro staff”.

La risposta di Gordon Ramsay e la contro risposta non si sono fatte attendere.

“Chiaramente non hai mai gestito un’impresa, e nonostante i tempi difficili per tutti tu ti nascondi dietro i tuoi patetici tweet, datti una calmata!”.

E ancora, in un altro post: “Ti guadagni da vivere criticando il cibo! Ristoranti chiusi per la tua penna velenosa, solo perché non ti hanno leccato il culo, hai mai pensato di restituire qualcosa in questi tempi difficili? Io non ho fatto altro che mettere mano al portafoglio per anni!”, ha scritto adirato lo chef.

Laconica la risposta della critica del Guardian.

“Meraviglioso”. E giù i commenti e i retweet tra cui quello di Nigella Lawson.