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Riapertura. Il 43% degli Italiani vuole andare a cena al ristorante

Ottime notizie per ristoranti, trattorie e pizzerie: quasi la metà degli Italiani vuole ritornare a sedersi al tavolo. Lo dice Nomisma
mercoledì, 15 Aprile 2020 di

Andare a cena al ristorante è il desiderio che quasi la metà degli Italiani intervistati dal nuovo Osservatorio Lockdown di Nomisma ha registrato con un sondaggio per capire il sentimento della popolazione in vista della possibile riapertura a maggio al termine dell’emergenza Coronavirus che ha imposto le misure più restrittive.

La maggioranza degli intervistati è consapevole che il ritorno alla normalità sarà graduale e il distanziamento sociale sarà ancora necessario ma per il 43% degli Italiani sul podio dei desideri da esaudire c’è proprio andare al ristorante.

Un desiderio che è secondo solo alla voglia di riabbracciare i propri cari in isolamento: lo vuole il 49% degli intervistati.

Al terzo posto c’è il desiderio di fare un viaggio (33%) con 1 italiano su 3 che aspetta la fine delle restrizioni per fare un viaggio che nel 70% dei casi avrebbe come meta una destinazione di relax e svago in Italia.

Due buone notizie per le attività di ristorazione e per gli stabilimenti balneari messi a dura prova dalle ipotesi di riaperture a suon di pannelli di plexiglass sui tavoli e finanche tra ombrelloni e lettini in spiaggia.

L’indagine di Nomisma per comprendere la ripresa economica su “come siamo cambiati e come devono cambiare di conseguenza le aziende” ha messo in evidenza anche altri elementi che possono farci immaginare un quadro di consumi diverso da quelli cui eravamo abituati un mese fa.

Nuove routine nate nelle ultime settimane potrebbero imporre cambiamenti drastici anche al termine dell’emergenza dettata dalla pandemia?

Secondo l’Osservatorio, il desiderio di mangiare fuori degli italiani ha portato negli ultime 21 giorni “3 italiani su 4 ad ordinare cibo da asporto, in particolare il 64% ha preferito pasti pronti con consegna a domicilio”.

Un dato che spinge a pensare che nel futuro della ristorazione italiana un maggiore peso potrebbe proprio averla la consegna a domicilio di piatti, pizze e dolci.

E bisognerà farsi trovare preparati per non restare indietro.

[Link: Ansa Terra & Gusto]