mulino caputo farine per pizza, pane e dolci

Il ristorante che ha ricevuto 84 mila euro in aiuti per affitti, utenze e salari

Soldi a fondo perduto e prestito all'1% con denari arrivati direttamente sul conto corrente. Ecco come è affrontata l'emergenza negli States
mercoledì, 06 Maggio 2020 di

svinando

In Italia siamo in attesa del decreto Aprile ormai diventato Maggio che conterrà misure di sostegno all’attività di ristorazione. Si parla di 5.000 euro a fondo perduto per le attività che sono rimaste chiuse, tagli alle bollette e alla tassa per l’occupazione del suolo pubblico.

Ma c’è chi questi aiuti li ha già avuti e anzi ha avuto anche un sostegno in più per consentire di ritornare ad un’attività quasi normale.

90 mila dollari cioè 84 mila euro, circa, per un ristorante di 160 posti a sedere che vengono ripartiti tra le necessità istantanee di pagare fitti, utenze di luce-gas-acqua e stipendi dei lavoratori per i prossimi due mesi e la quota residua che diventa un prestito da restituire in due anni con un tasso dell’1%.

Come vengono ripartiti i soldi

pasta

In questa maniera, i soldi, che sono arrivati direttamente sul conto corrente del ristorante, vanno a soddisfare i costi fissi che in questo caso ammontano a circa 55 mila dollari.

I restanti 35 mila dollari serviranno a sostenere l’attività in piena ripresa con un prestito, ma senza che sia necessaria un’altra domanda.

In pratica, lo Stato pensa all’oggi, meglio, ai prossimi due mesi e anche a quello che potrebbe succedere alla ripresa con meno clienti invogliati ad andare in un ristorante.

Lo spiega Massimiliano Nigri che ha ricevuto i fondi da qualche giorno e che da quella data deve contare i due mesi di copertura delle spese fisse da pagare con i 55 mila dollari.

Il ristorante ha già riaperto in realtà, ma con alcune limitazioni che ovviamente incidono sul fatturato.

Massimiliano Nigri

“Abbiamo riaperto con il 25% della capacità dei posti che avevamo, cioè 40 posti perché dobbiamo rispettare una distanza di 2 metri tra ciascun tavolo”, spiega Massimiliano Nigri che è fiducioso.

Non ci sono particolari misure da rispettare e mascherine e guanti sono optional: “La distanza è importante ma nella ristorazione sarà un po’ difficile, pensa al cameriere che va al tavolo 7/8 volte”.

Bisogna organizzarsi anche per garantire la sostenibilità economica del ristorante.

“In teoria potremmo arrivare a 120 coperti a serata strutturando tre turni con tre orari differenti 18 – 19,30 – 21. Sto lavorando su questo punto, ma è meglio iniziare lentamente perché i controlli sono giornalieri”, spiega.

“Comunque ogni giorno ci sono delle notizie nuove” e quindi bisogna procedere con cautela, conclude.

Dove si trova il ristorante

pollo

Non ci credete, vero? Anche io non lo volevo ammettere fino a quando non ho visto il foglio del bonifico ricevuto.

Va bene, lo confessiamo: Massimiliano Nigro esiste veramente e ha il suo ristorante italiano Cafè Amici a Sarasota, in Florida.

L’unica bugia che vi abbiamo raccontato nel titolo è che i soldi sono in dollari e non in euro, come avrete capito se siete arrivati fino a qui, ma al cambio la differenza è minima.

Tra Italia e Stati Uniti, invece, c’è molta distanza e non solo chilometrica.

Di Vincenzo Pagano

Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.