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Pizza, cibi e gelati da asporto: non c’è più obbligo di prenotare

Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia semplifica le procedure per l'acquisto di cibo da asporto: non è più necessario prenotare
mercoledì, 06 Maggio 2020 di

svinando

È cambiata la normativa del cibo da asporto, ma solo nella Regione Veneto. La nuova ordinanza firmata dal Presidente Luca Zaia ha cancellato l’obbligo di prenotazione preventiva, telefonica o online, per ritirare cibi, pizze e gelati da asporto nei locali che restano chiusi al pubblico ma possono effettuare servizio delivery e take away.

Ecco cosa dice il testo al punto 14 dedicato all’asporto.

Restano confermate le disposizioni di accesso all’esercizio, la distanza sociale di un metro, l’obbligo di mascherina e guanti (devono indossarli sia i gestori che gli addetti e i clienti).

Resta in vigore il divieto di consumare all’interno o in prossimità del locale e quindi bisogna portare i cibi a casa.

Si tratta comunque di un passo in avanti verso la riapertura completa delle attività di ristorazione che sono state messe a dura prova dall’emergenza Coronavirus.

Vendita di cibo da asporto

asporto

È consentita la vendita di cibo da asporto. La vendita sarà effettuata garantendo che
gli ingressi per il ritiro dei prodotti avvengano dilazionati nel tempo e, negli spazi
esterni anche di attesa, nel rispetto del distanziamento di un metro tra avventori e
con uso da parte degli stessi di mascherina e guanti o garantendo l’igiene delle mani
con idoneo prodotto igienizzante, e, nell’eventuale locale interno, consentendo la
presenza di un cliente alla volta, con mascherina e guanti o garantendo l’igiene delle
mani con idoneo prodotto igienizzante, e permettendo uno stazionamento per il
tempo strettamente necessario alla consegna e al pagamento della merce; gestore ed
addetti devono essere muniti di mascherina e guanti; rimane sospesa ogni forma di
consumo sul posto; è ammesso l’acquisto di cibo, rimanendo all’interno del veicolo,
presso le strutture dedicate, senza uscita di passeggeri; l’attività può essere svolta
anche da agriturismi.

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