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Tom Kerridge no show

No show: 27 clienti danno il pacco, come sopravvive un ristorante al Coronavirus?

No show da 27 persone nel ristorante di Tom Kerridge già messo in difficoltà dagli effetti del Coronavirus. La reazione dello chef inglese
giovedì, 16 Luglio 2020 di

No show? Visto dalla parte dei ristoratori è un vizio imperdonabile. I clienti –noialtri, insomma– prenotiamo un tavolo, non ci presentiamo e non abbiamo neanche l’accortezza di disdire. Si chiamava “pacco” o  “bidone” prima che gli inglesismi diventassero di moda, oggi, per tutti, è il “no show”.

Gli inglesi si sono divertiti –per modo di dire– a calcolare il danno subito dai loro ristoranti in un anno: 16 miliardi di sterline.

Tom Kerridge è uno degli chef inglesi più capaci, lo ha dimostrato portando per la prima volta due stelle Michelin in un pub che si chiama Hand and Flowers. Malgrado la sua professionalità, lo chef ha perso la brocca sabato scorso, dopo che un gruppo di 27 persone, regolarmente prenotato, non si è presentato al ristorante Tom Kerridge del Corinthia Hotel di Londra.

Il giorno successivo la rabbia non era ancora sbollita. Tanto che lo chef britannico ha condiviso su Instagram un’immagine di Russell Crowe, presa dal film 300 (una rilettura della battaglia delle Termopili), insieme a una didascalia che esprime i suoi sentimenti nei confronti del no show:

”Questo settore come molti altri è al collasso. Il vostro comportamento è vergognoso, miope e decisamente inutile. State mettendo a rischio il lavoro delle persone. Siete egoisti, anzi siete il peggior tipo di cliente che un ristoratore possa avere”.

È indubbio che questo periodo i no-show risultino indigeribili per i ristoratori. Sono molti i locali che costretti dagli effetti del COVID-19 a lottare per sopravvivere e per mantenere i posti di lavoro al personale di sala e di cucina.

Clare Smyth, altra chef molto apprezzata in Inghilterra anche per il lavoro svolto in uno dei ristoranti di Gordon Ramsay, ha commentato il post di Kerridge offrendo il suo supporto.

“Ben detto Tom. Dobbiamo educare le persone ora più che mai, il personale si paga anche quando i clienti non si presentano. Senza contare che gli ingredienti preparati vengono sprecati. È tutto incredibilmente irrispettoso.”

Vale la pena ricordare, specie in questi giorni, che I ristoratori decidono di quanto personale avvalersi in base al numero di coperti prenotati. Anche se i clienti non si presentano, il personale dev’essere pagato. Non presentarsi nei ristoranti dopo aver prenotato, costringe i ristoratori a prendere decisioni scomode, come lasciare a casa buona parte del personale.

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