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Ristorante no vax e no green pass murato in Svizzera

Ristorante no Vax? Ahi, ahi ahi, murato l’ingresso e arrestati i titolari

I titolari del ristorante No Vax che si faceva beffe del protocollo anti-Covid sono stati arrestati. Poi l’ingresso del locale è stata murato
lunedì, 08 Novembre 2021 di

In Svizzera rifiutarsi di far osservare l’obbligo del Green pass nel proprio ristorante, definito più volte No Vax, può avere conseguenze perentorie. Per esempio può capitare che l’ingresso venga murato da blocchi di cemento.

Come sanno i titolari del ristorante Walliserkanne di Zermatt, stazione sciistica ai piedi del Cervino nel Canton Vallese, che si erano rifiutati di far osservare l’obbligo di Green pass nel loro locale.

Perché il ristorante No Vax è stato murato

Trascurato l’ennesimo richiamo da parte dei titolari del ristorante No Vax, venerdì scorso la polizia elvetica ne ha disposto la chiusura. Causa: mancata osservanza del protocollo Covid.

I 3 esercenti No Vax (una coppia con il figlio) hanno fatto orecchie da mercante anche questa volta aprendo il ristorante come se nulla fosse. Per tutta risposta i poliziotti elvetici, intervenuti nel locale, hanno arrestato i titolari. 

Quando i tre sono stati rilasciati poiché il tribunale, nonostante i forti indizi di colpevolezza, ha deciso di revocare le sanzioni ritenendo il carcere una pena eccessiva, i ristoratori hanno scoperto la mossa successiva della polizia svizzera. Di quelle che non ammettono repliche. 

L’ingresso del ristorante No Vax era stato murato, nel senso che davanti all’entrata i poliziotti avevano piazzato dei giganteschi blocchi di cemento. 

Difficile a quel punto, con l’ingresso murato, accedere al locale.

Poco dopo le autorità elvetiche hanno disposto la rimozione di blocchi di cemento, decidendo tuttavia di ritirare la licenza del ristorante No Vax a tempo indeterminato. 

Cosa sarebbe successo in Italia

Ristorante no vax e no green pass murato in Svizzera (Ansa)

Mentre in Italia le polemiche sul Green Pass si concentrano sulle dichiarazioni dei sanitari che, come Matteo Bassetti, dicono no al semplice tampone per accedere nei pubblici esercizi. Oppure sulle intemerate dei ristoratori secondo cui i colleghi che non controllano il Green Pass dei clienti fanno concorrenza sleale, all’estero si discutono le misure aspre decise dai vari governi.

Da oggi in Austria sono in lockdown i non vaccinati. Cioè, No Vax o meno, chi non è vaccinato non può entrare al ristorante, come negli altri luoghi del tempo libero.

Poi c’è la Svizzera.

Come mai tanto accanimento da parte della polizia elvetica, ci si potrebbe chiedere? 

Secondo il Corriere della Sera, che ha raccontato la vicenda, i tre titolari No Vax avevano più volte tentato di aggirare le regole. In che modo? Organizzando pranzi, merende o aperitivi all’aperto, nei pressi dell’ingresso del ristorante. Ma la polizia di Zermatt ha apprezzato poco, decidendo di non farla passare liscia ai trasgressori. 

Nonostante i proprietari del ristorante abbiano avuto il sostegno di No Vax e No Green pass, la decisione di murare l’ingresso non ha provocato proteste particolari né dato vita a minacciosi cortei. 

Chissà cosa sarebbe successo dalle nostri parti se la polizia italiana avesse fatto murare la soglia di un ristorante No Vax con dei grossi blocchi di cemento.

Il Covid in Svizzera

Le misure anti-Covid vigenti in Svizzera sono più restrittive di quelle italiane. Al netto dei numeri elvetici migliori rispetto a quelli italiani.

Da inizio pandemia a oggi i casi totali in Svizzera sono 882.000, mentre l’Italia, dal 2020 conta 4,78 milioni di positivi.