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Amarone: le 13 Famiglie Storiche con le bottiglie perfette per le Feste

L'Associazione Famiglie Storiche e le 13 bottiglie di Amarone per rendere speciale la tavola delle Feste di Natale con prezzi da 31 a 240 €
mercoledì, 22 Dicembre 2021 di

Le Famiglie Storiche dell’Amarone sono 13 e le feste natalizie sono l’occasione giusta per bere 13 bottiglie. A casa mia l’Amarone è sempre stato il vino delle feste per quella sua aria solenne e il superlativo del nome.

Amarone delle Famiglie Storiche

Poi il colore denso, l’aroma intenso, l’alcool e la struttura importanti, con una beva comunque ammiccante, romanamente e democraticamente ‘piaciona’.

Un vinONE insomma. E anche il costo, più alto della media dei rossi non d’annata, poteva essere giustificato da un’occasione importante come le feste di Natale. Periodo di ricche tavolate come nessun altro.

Inoltre, l’Amarone è sempre rimasto sinonimo di territorialità, fedele alla sua Valpolicella, unico per esiti, lavorazione, tradizione.

Le colline dell’Amarone

Vigne di collina in Valpolicella

Se ne era innamorato già Cassiodoro nel IV secolo d.C; certo, di un vino ottenuto con uve appassite molto diverso dall’attuale, ma che l’Amarone in qualche modo lo conteneva già in nuce.

Editti successivi di sovrani e signori hanno contribuito alla protezione delle vigne e del vino di Valpolicella.

La stretta fascia di terra con un microclima tutto suo, protetta dalle correnti fredde del nord dai monti Lessini, e addolcita dal lago di Garda a Ovest.

Qui i suoli sono abbastanza vari, come le pendenze. Per disciplinare l’Amarone si coltiva in collina, fino a 500 metri slm. Possono essere terreni più o meno sciolti, drenati, marnosi. Danno esiti anche molto diversi tra loro, in osservanza delle medesime procedure di vinificazione e affinamento.

Uva rondinella

Pergola trentina o pergoletta veneta per l’allevamento (qualcuno sta passando al guyot) per limitare la produttività. Rese che il disciplinare fissa al 65% di uva in appassimento (ma spesso è ancora di meno), che poi perde ulteriormente acqua e peso. Senza contare i rischi di 120 giorni di fermo in fruttaio (muffe indesiderate, marcescenze &Co).

Ne viene che non ci si improvvisa produttori di Amarone, forse una delle tipologie di vino in Italia più legate alle cantine che tradizionalmente operano sul territorio.

Amarone, una questione di famiglie storiche

In tutto sono circa 300 le aziende titolate alla produzione dell’Amarone, e di queste 13 sono confluite in un’associazione ulteriore: le Famiglie Storiche.

Nata nel 2009, è stata voluta da Sandro Boscaini, attuale presidente di una delle cantine più note della denominazione, Masi.

vendemmia manuale amarone famiglie storiche

Riunisce aziende che prima di tutto sono famiglie storiche che si tramandano pratiche e saperi da generazioni, e che sono state in grado di testimoniare anche l’evoluzione dell’Amarone negli anni.

Perché se c’è un aspetto che salta subito agli occhi, ma poi anche al naso, è che anche un vino così complesso come l’Amarone può evolversi senza perdere identità.

Può restare ad esempio un vinone, e guadagnare in freschezza e piacevolezza di beva, tenendo conto che di Amarone si parla.

Le 13 famiglie storiche dell'Amarone

Ne sono state l’esempio lampante le annate dell’Amarone presentate dall’Associazione delle Famiglie Storiche presso l’ Enoteca Latorre a Villa Laetitia, ristorante che ha visto riconfermata la stella Michelin.

Per bere in modo degno delle Feste natalizie, stappare una di queste significa andare sul sicuro.

1. Famiglie storiche: Venturini, Amarone Classico 2016

Vigna Venturini

Siamo ormai alla terza generazione di vignaioli per Venturini, una delle Famiglie Storiche dell’Amarone, che conduce oggi 12 ettari vitati a S. Floriano, nel comune di San Pietro in Cariano.

Solo uve proprie, e tutte autoctone del territorio, allevate con la tradizionale pergola su pendii esposti a sud est e delimitati dalle marogne, i muretti a secco.

Venturini produce diverse etichette tipiche della zona.

Dai Valpolicella (due Classico e un Ripasso) ai Recioto (un Classico e un cru), un passito da uve Garganega (siamo in terra di Soave, d’altronde) e una bolla charmat sempre dalle uve dell’Amarone.

Di Amarone ne produce ben 3 tipi: il Doc, il cru da vigne vecchie Campomasua e quello che segue.

Amarone Venturini Famiglie Storiche

L’Amarone Classico Docg di Venturini viene da uve Corvina, Rondinella e Molinara che appassiscono fino a gennaio, per il massimo della concentrazione zuccherina.

Il mosto macera per 45 giorni prima dello svinamento e l’affinamento in botti grandi e tonneau per 24 mesi. Dopo ulteriori 6 in bottiglia è pronto per uscire.

Naso potente e intenso, scuro, di frutta matura, china e chiodi di garofano, e un sorso che lo rispecchia in profondità e mistero. Beva vellutata e sapida.

Prezzo: 31 €.

2. Torre d’Orti, Amarone Docg 2018

vigna Torre D'orti

Di proprietà della famiglia Piola, l’azienda Torre D’Orti si estende sui crinali del monte che sovrasta Mercellise, frazione di San Martino Buonalbergo.

Qui la composizione del suolo tende ad essere prevalentemente calcarea, cosa che si concretizza in una freschezza tipica di tutta la produzione.

Rese volutamente basse, vendemmie manuali, e vinificazione solo delle uve migliori (le altre vengono messe in commercio), completano il quadro aziendale.

Amarone Torre D'Orti Famiglie Storiche

L’Amarone Docg 2018 Torre D’Orti è un blend di Corvina, Corvinone Oseleta e Rondinella, che restano in appassimento fino al raggiungimento dei parametri ottimali. Cioè ogni anno è a sé.

Il mosto fermenta a lungo, perché la temperatura in cantina è naturalmente bassa. Macera qualche giorno sulle bucce e poi passa in botte piccola per un anno. Successivamente viene assemblato e affina per ulteriori 12 mesi in botte grande, per poi riposare in bottiglia.

E’ un amarone elegante, che ti prende per la beva, fresca e ricca allo stesso tempo. Le note di frutta rossa, ciliegia, e spezie si inseguono piacevolmente in un sorso vibrante e lungo.

Prezzo: 32 €.

3. Famiglie storiche dell’Amarone: Tenuta Sant’Antonio, Antonio Castagnedi 2017

Famiglia Castagnedi

Parte tutto dalle vigne di San Zeno di Colognola ai Colli, che i figli del capostipite Antonio hanno ampliato acquisendo nel 1989 una tenuta nei monti Garbi.

I quattro fratelli Castagnedi, Armando, Tiziano, Paolo e Massimo hanno continuato a investire in innovazione e sostenibilità, sposando anche progetti di vini vegani e senza solfiti aggiunti.

La filosofia produttiva prevede utilizzo di compost, inerbimenti totali, confusione sessuale dei parassiti per limitare anche l’uso di rame e zolfo.

E azoto per ridurre l’impatto dell’ossigeno sui mosti in lavorazione, e ottenere un prodotto più autentico possibile.

Amarone Castagnedi Famiglie Storiche

L’Antonio Castagnedi è dedicato al fondatore e richiama i legami famigliari, viene da uve Corvina, Corvinone (70%) e Rondinella (20%), e una piccola percentuale di Oseleta e Croatina che crescono su suoli calcarei e scheletrici, e restano in fruttaio ad appassire per 3 mesi.

L’affinamento avviene in tonneau di rovere per 2 anni. Al naso è intenso e scuro, con note di china, liquirizia, pout pourri. Al palato è caldo e morbido, con tannini eleganti e una beva ammiccante.

Prezzo: 34,90 €.

4. Begali, Amarone Classico Riserva 2017

fruttaio begali

Azienda che fa parte delle Famiglie Storiche dell’Amarone è stata fondata da nonno Giordano alla fine della seconda guerra Mondiale. Oggi è gestita dalla terza generazione di vignaioli e possiede 12 ettari nel comune di Negrar, in piena Valpolicella classica.

Sono vari micro appezzamenti in colline e zone pedemontane, circondati dalle marogne, i caratteristici muretti a secco. Che hanno funzioni importanti per la biodiversità e il contenimento idrogeologico della zona.

Amarone Begali Famiglie Storiche

Il loro Amarone della Valpolicella Classico DOCG Riserva 2017, da uve Corvina e Rondinella, è di un bel rubino pieno, intenso e fresco l’approccio nel calice, con note floreali e fruttate vivaci.

Il palato conferma la freschezza, e denota una notevole sapidità. E’ un Amarone giovanissimo, e si sente, ma si intravede una certa agilità di beva che non è destinata a cambiare con l’evoluzione, casomai ad affinare.

Prezzo: 38 €.

5. Famiglie Storiche dell’Amarone: Brigaldara, Case Vecie 2015

Azienda Brigaldara

La famiglia Cesari possiede circa 120 ettari di cui 47 vitati che riassumono le anime della Valpolicella, cioè Classica, Valpantena e Orientale. Un patrimonio che viene preservato cercando di mantenere le specificità di ogni singolo vigneto ed eliminando i trattamenti di sintesi.

Tra i principali sostenitori di un Amarone di beva elegante e fresca, Brigaldara ha adottato un affinamento a doppio passaggio in legno. In barrique per i primi 12 mesi e botte grande i successivi 12.

Amarone Case Vecie Famiglie Storiche

L’Amarone Case Vecie prende il nome dall’omonimo appezzamento a Grezzana, in Valpantena. Una scommessa per la famiglia: 450 metri d’altitudine, terreno rinselvito, con vigne tra boschi e pascoli, in tutto 9 ettari, su crinali e costoni.

Clima da maturazioni tardive e lunghi appassimenti successivi, che restituiscono un Amarone ricco, materico, con note di mirtillo e vegetali, spezie natalizie e frutta secca.

La beva è elegante, non così calda come i suoi 16,5° indurrebbero a pensare.

Prezzo: 43 €.

6. Famiglie Storiche dell’Amarone: Musella, Riserva 2015

Azienda Musella

Musella è il nome di una grande tenuta che, tra boschi, coltivazioni e vigneti, ha sviluppato progetti di ospitalità con il relais ricavato dalle antiche scuderie del 1500.

Ma soprattutto, grazie alla nuova generazione della famiglia Pasqua Di Bisceglie, ha optato per la conduzione biodinamica dei vigneti, nel pieno rispetto dell’ecosistema.

Coltiva uve tipiche del territorio su tre diverse colline, caratterizzate da suoli diversi. Piu argillosi e strutturati o calcareo scheletrici.

Amarone Musella famiglie storiche

L’Amarone Riserva 2015 di Musella è un blend che oltre alle uve classiche include l’Oseleta, vitigno autoctono riscoperto negli ultimi anni, che conferisce colore e tannini.

Nella Riserva entrano solo le migliori uve in appassimento, che vengono messe a fermentare con una pied de cuve a gennaio, con una lunga macerazione. Segue l’elevazione in legno per 24 mesi (tonneau e botte grande) e il riposo in bottiglia per altri 12.

Questa bottiglia si portava molto bene i suoi 6 anni. Mostrava la gioventù ma offriva anche una beva già setosa, trasportata da una freschezza che rispecchiava nel sorso le sensazioni di frutta rossa e spezie del naso.

Prezzo: 46 €.

7. Masi, Riserva Costasera Amarone Classico 2016

Fruttaio Masi, amarone famiglie storiche

La cantina che fa parte delle Famiglie Storiche non ha bisogno di presentazioni: Masi è il simbolo dell’Amarone della Valpolicella.

E’ di proprietà della famiglia Boscaini da sette generazioni e oggi è Sandro il presidente e custode della tradizione. Presente in diversi territori, ma in Valpolicella c’è il cuore. Produce oltre a molti altri vini, ben cinque tipi di Amarone rispettosi dei metodi dell’appassimento, ma attenti a valori ambientali e sostenibili.

Masi non usa sostanze di derivazione animale o contenenti allergeni, contribuisce al riciclo dei materiali e utilizza energia autoprodotta per il 15% del suo fabbisogno.

Masi Costasera, Amarone delle Famiglie Storiche

Il Costasera Amarone della Valpolicella Classico Riserva 2016 è già tipico dal colore, scuro, misterioso. Il naso rivela subito note di frutta scura, matura ma ancora fresca.

Rose appassite, humus accompagnano anche il sorso, che è pieno e intenso. Tuttavia meno caldo di quello che si poteva immaginare, dimostrando una sua vibrante gioventù.

Prezzo: 50 €.

8. Speri, Vigneto Sant’Urbano Amarone Classico 2016

Bottaia Speri famiglie storiche amarone

La famiglia Speri è tra le più antiche Famiglie Storiche del territorio e tra le prime ad aver creduto nell’Amarone quando questo non era ancora stato codificato da disciplinari e normative.

Oggi alla settima generazione di vignaioli, coltiva circa 60 ettari di uve autoctone in diversi vigneti in Valpolicella Classica, tutti in regime biologico (certificato dal 2015).

Alla famiglia Speri si deve, nei primi anni Novanta, la ‘pergoletta inclinata’ (o Speri). La modifica cioè del sistema di allevamento tradizionale, la pergoletta Veronese, con l’inclinazione del braccio di metallo su cui poggiano i tralci.

Garantisce un miglior irraggiamento e una miglior qualità dei grappoli, e oggi è il sistema più utilizzato.

Amarone Speri famiglie storiche

L’Amarone Classico proviene da uno solo dei vigneti aziendali, il Sant’Urbano, che è stato il primo vero ‘cru’ su cui l’azienda ha iniziato a sperimentare sin dagli anni Settanta.

Quando l’Amarone venne istituito per disciplinare, nel 1990, la famiglia Speri lo produceva già, ma rientrava nella categoria ‘Recioto secco’. Da uve Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara (tra le poche etichette che ancora la prevedono) coltivate e appassite nella Tenuta sant’Urbano, a 300 metri slm, dal clima ventilato e asciutto, molto favorevole.

Dopo la fermentazione, affina in tonneau per 24 mesi, cui seguono 18 mesi in botte e 12 in bottiglia.

E’ Amarone sotto tutti i profili. Dalla frutta di bosco matura, le rose appassite, la liquirizia e le spezie invernali che salgono al naso alla bocca piena, materica, strutturata seppure giovane.

Prezzo: 55 €.

9. Amarone e Famiglie Storiche: Allegrini, Amarone Classico Docg 2017

Vigne Allegrini

Tra le famiglie più antiche della Valpolicella, gli Allegrini sono proprietari terrieri nell’area di Fumane fino dal Sedicesimo secolo.

Il volto odierno all’omonima azienda agricola, tuttavia, lo ha dato Giovanni Allegrini. Poi con il figlio Franco, alla conduzione insieme alla sorella Marilisa, ha imboccato il sentiero della piacevolezza di beva.

La scelta della barrique ed evoluzioni più veloci per mantenere il frutto più fresco e integro caratterizza il nuovo corso della produzione aziendale.

Amarone Allegrini: Famiglie Storiche

L’Amarone Classico Docg di Allegrini viene da vigne di media abbastanza vecchie, allevate secondo la loro età: a pergola trentina le più vecchie, a guyot le più giovani.

La vendemmia è manuale, e avviene nella terza settimana di settembre. Solo i grappoli migliori vanno in appassimento, dove restano fino a gennaio. Fermentazione lunga, macerazione con rimontaggi giornalieri, e poi barrique per 18 mesi. Di nuovo massa per altri 7 e bottiglia, per un affinamento finale di 14 mesi.

E’ un Amarone classicheggiante, di frutta matura, di spezie e di tabacco dolce, qualche ricordo fiorito al naso, che però al sorso soccombe di fronte a una struttura importante.

Caldo e avvolgente è la versione più tradizionale dell’Amarone, quella che ricordo della mia infanzia.

Prezzo: 65 €.

10. Famiglie Storiche dell’Amarone: Guerrieri Rizzardi, Calcarole 2013

Vigne Guerrieri Rizzardi

Dall’incontro di un’antica famiglia del veronese (i Guerrieri) e lombarda (i Rizzardi) nasce ai primi del novecento l’attuale azienda. La cantina è una delle Famiglie Storiche dell’Amarone ed è giunta alla terza generazione di vignaioli con Giuseppe, Orsola e Agostino.

Oggi Guerrieri Rizzardi possiede terreni vitati nei territori delle denominazioni di Bardolino, Soave, naturalmente Valpolicella.

Qui i 25 ettari e la cantina si trovano nel comune di Negrar, viti vecchie di 40 anni di media che comprendono ben tre cru riconosciuti nel territorio: Rovererti, Pojega e, appunto, Calcarole.

Amarone Calcarole: amarone delle famiglie storiche

L’Amarone Classico Riserva Docg Calcarole viene da un unico vigneto nel comune di Negrar. Uve Corvina, Rondinella, Corvinone Sangiovese e Barbera, che crescono su suoli molto scheletrici e ciottolosi.

Fermentano in acciaio, dopo un lungo appassimento in fruttaio, e riposano in barrique per i primi 12 mesi, in botte grande per i successivi 2 anni e poi bottiglia fino all’uscita sul mercato.

E’ un amarone improntato alla freschezza e all’eleganza, nonostante la gradazione alcolica importante, sostenuta da note di frutta rossa ancora croccante e balsamiche, pur con il corredo tipico di fiori secchi, spezie, cioccolato e tabacco dolce.

Al palato è di beva fine, vibrante, lievemente tannica.

Prezzo: 68 €.

11. Zenato, Amarone Classico Riserva 2015

Alberto e Nadia Zenato: amarone delle famiglie storiche

Sergio Zenato fa vini in Valpolicella e in Lugana dal 1960, ha ‘due anime, una bianca e una rossa’, gli piace ripetere.

La nuova generazione di vignaioli, i figli Alberto e Nadia, porta avanti la tradizione di famiglia e delle Famiglie Storiche dell’Amarone.

La parte relativa all’Amarone si svolge tutta nel territorio di Sant’Ambrogio, località Costalunga, su terreni collinari che arrivano a 350 meri slm, e suoli prevalentemente calcareo argillosi.

Sergio Zenato: amarone delle famiglie storiche

L’Amarone Classico Riserva 2015 Sergio Zenato proviene dalla selezione delle migliori uve Corvina, con una piccola percentuale di Rondinella e Oseleta, raccolte da vigne di circa 20 anni su terreni collinari.

Resta in fruttaio ad appassire per 4 mesi circa, macera 15-20 giorni sulle bucce per estrarre tutte le sostanze nobili ormai concentratissime. Segue l’elevazione in legno (botte grande) e il successivo affinamento in bottiglia, per un totale di 3 anni di riposo in cantina.

L’esito è piuttosto scuro, materico, robusto, con note di fiori appassiti, prugna e marasca matura. Un vino di corpo e avvolgente, dal finale speziato.

Prezzo: 85 €.

12. Tedeschi, Maternigo Riserva 2016

Vigneti Tedeschi

La famiglia Tedeschi è presente sul territorio della Valpolicella classica da svariate generazioni.

Ma è stato Lorenzo, negli anni Sessanta ad intuire che vinificare separatamente le uve dei vari vigneti avrebbe prodotto esiti di particolare pregio.

Oggi insieme a Lorenzo ci sono i figli Sabrina, Antonietta e Riccardo a continuare il percorso.

Sono state aggiunte nuove attenzioni alle procedure di selezione e vinificazione delle uve, l’ampliamento della cantina e del fruttaio per l’appassimento, preservando l’approccio artigianale a tutte le fasi di produzione.

Maternigo Tedeschi: amarone delle famiglie storiche

L’Amarone Docg Riserva Maternigo è l’ultimo nato. Viene prodotto solo nelle annate migliori, e alla 2016, che era quella in degustazione, seguirà probabilmente la 2019, che vedremo però tra qualche anno.

Da uve Corvina, Corvinone e Rondinella cresciute sui suoli calcarei molto drenati.

Poveri quindi, che restituiscono una grande freschezza ed eleganza sia al naso che al palato.

Fermentano per 40 giorni e altri 90 trascorrono in macerazione, prima di finire in botti da 50hl dove riposano per 4 anni, cui seguirà un ulteriore anno in bottiglia prima della commercializzazione.

E’ l’esempio del nuovo corso dell’Amarone, che persegue una beva più snella senza perdere in identità. L’apporto alcolico resta tipico (15°), ma non si avverte, per l’equilibrio tra note fruttate, spezie, acidità e tannini. Bottiglia importante, così come il costo.

Prezzo: 100 €.

13. Tommasi, De Buris Riserva 2010

Uve Tommasi

Tutto inizia nel 1902, quando Giancarlo Tommasi acquista la prima parcella di terreno in Valpolicella, e man mano aumenta la superficie attraverso contratti di mezzadria.

Con la seconda generazione, i terreni diventano tutti di proprietà e oggi la famiglia Tommasi possiede tenute per circa 590 ettari in cinque regioni italiane.

Di questi circa un centinaio sono dedicati alle denominazioni della Valpolicella classica. Il primo Amarone Tommasi vide la luce nel 1959.

De Buris Tommasi: amarone delle famiglie storiche

L’Amarone Classico De Buris Riserva 2010 è una cosa a sé rispetto alla produzione Tommasi. Nasce da un progetto preciso, l’acquisizione di un terreno particolarmente vocato in Valpolicella, la Grola. Per esposizione e terreno, produce uve di altissima qualità.

Fermenta su lieviti indigeni in tini di legno, e riposa in botte grande per almeno 5 anni.

Il De Buris è un vino elegante, strutturato. Un gigante buono, dalle parole dell’enologo e attuale conduttore dell’azienda, Giancarlo Tommasi.

Buono perché si fa apprezzare, perché alla potenza contrappone la piacevolezza di beva, pur nell’importanza di una bottiglia come questa. La 2010 è l’annata attualmente in commercio.

Prezzo: 240 €.