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Andrea Crisanti e il problema dei ristoranti aperti

Crisanti: il grosso problema dei ristoranti aperti che fanno circolare il Covid

I ristoranti aperti sono un problema grossissimo nella lotta contro i contagi della variante Omicron del Covid. A rischio tilt gli ospedali
lunedì, 27 Dicembre 2021 di

“Rimane il problema grossissimo dei ristoranti aperti”. Nel mezzo dell’ondata della variante Omicron del Covid e all’indomani del nuovo decreto Festività che ha reso monchi i veglioni di Capodanno, arriva questa bomba.

A parlare così è Andrea Crisanti, direttore del laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’università di Padova. In un’intervista di Margherita Montanari per il Corriere sulla possibilità di ritornare alla normalità non usa mezze parole.

Per Andrea Crisanti, il Green Pass e il Super Green Pass hanno creato l’idea di un affidamento completo al certificato verde. Come se il Green Pass fosse una misura di sanità pubblica utile a mettersi alle spalle il passato. E questo è un errore, anzi, un duplice errore.

Crisanti nell’intervista ragiona sullo stato dell’arte e fa notare il problema e non solo dei ristoranti aperti. Affidarsi completamente al green pass ha avuto l’effetto positivo di indurre molti a vaccinarsi. Ma al contempo ha generato una finta bolla protettiva per chi ne è in possesso. E come se non bastasse per ottenere il Green Pass ha spinto a una corsa ai tamponi rapidi “che sono un autentico disastro”.

Per Crisanti non funziona l’equivalenza Green Pass – attività aperte e libera circolazione. E questa affermazione contraddice la relativa situazione migliore dell’Italia rispetto agli altri Paesi. Una condizione che Andrea Crisanti spiega come effetto di un paradosso.

“Il ritardo dell’Italia nei contagi, rispetto al resto d’Europa, è dovuto al fatto che, avendo vaccinato poco e male all’inizio, e con più velocità nella seconda parte dell’anno, è rimasta più a lungo coperta”.

Perché i ristoranti aperti sono un grossissimo problema

Osteria Plip Andrea Crisanti e il problema dei ristoranti aperti

Un’analisi che sembra presagire una nuova catastrofe di cui i ristoranti aperti rappresenterebbero il problema maggiore.

Le nuove norme che impongono un tampone anche ai vaccinati per partecipare a eventi che coinvolgono molte persone e generano assembramenti “fanno capire il cortocircuito logico e la confusione totale in cui si trova il Cts. Ragionare in questi termini smentisce la narrazione – peraltro sbagliata – del green pass come garanzia dei luoghi sicuri”.

La conseguenza della nuova ondata di contagi mette a rischio tutti secondo questa analisi. E non basterebbero i tamponi per trascorrere feste tranquille. Crisanti punta il dito sui ristoranti aperti che sarebbero un problema.

“Stare tranquilli in queste vacanze, purtroppo lo devo dire, significa non andare al ristorante, non mischiarsi con familiari distanti dal nostro nucleo”.

Il problema è sempre lo stesso. Per mangiare bisogna abbassare la mascherina ed esporsi al rischio contagio. Il virus non arretra di fronte alle festività, anzi. Ecco come risponde Crisanti alla domanda su un possibile nuovo lockdown dopo le feste.

Si può escludere un lockdown dopo Natale con questi numeri?
“Guardi, non si può pensare di avere scuole aperte, ristoranti aperti e pensare che il virus non si trasmetta. Da ieri (con il decreto Festività, ndr) si è fatto un enorme passo avanti, allineando la durata del Green pass a quella che è un’ipotetica durata del vaccino, cosa che sei mesi fa non era stata presa in considerazione. Estremamente positivo anche mettere l’obbligo di Ffp2 sui mezzi di trasporto. Rimane il problema grossissimo dei ristoranti aperti”.

Quando potremo ritornare alla normalità

tavolate

Omicron, anche se fosse relativamente meno aggressiva in termini di ricoveri intensivi, contagia molto di più. E quindi finirebbe per mandare in tilt gli ospedali.

Una vera normalità dipende da tre fattori.

  1. Il numero di persone protette (cioè vaccinate o guarite).
  2. Le misure messe in campo oltre il vaccino
  3. L’insorgenza di varianti in grado di neutralizzare il vaccino

Ed è proprio il secondo punto a chiamare in discussione il problema dei ristoranti aperti durante una nuova ondata.

Fare affidamento sul Super Green Pass in zona arancione potrebbe non essere sufficiente. E limitare la circolazione del virus come è stato fatto in Germania con un lockdown solo per non vaccinati sembra produrre effetti. Ma in Italia non è possibile sedersi al ristorante e nemmeno prendere un caffè al bancone senza il Super Green Pass.

Una misura che dovrebbe mettere al sicuro i ristoranti aperti dal problema di diventare un focolaio. Eppure per Andrea Crisanti non è così. I ristoranti aperti sono un problema al pari delle scuole aperte.