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Cibo vietato a Bacoli e bagnanti perquisiti: diffida agli stabilimenti balneari

Cibo vietato negli stabilimenti balneari di Bacoli che perquisiscono zaini e borse frigo. La diffida del sindaco per l'attività illegale
giovedì, 09 Giugno 2022 di

Una frittata di maccheroni e il picnic sotto l’ombrellone sono vietati negli stabilimenti balneari di Bacoli come tutto il cibo. A stabilirlo, i gestori degli stabilimenti balneari che per far rispettare il divieto effettuano perquisizioni di zaini e borse frigo all’ingresso. In pratica non si può entrare nello stabilimento accompagnati da acqua, panini e la frittata di maccheroni. Che è un po’ il feticcio delle merende mare e spiaggia sulle coste napoletane.

“Il mare sarà di tutti, ma la spiaggia è mia e qui comando io” è la logica che deve aver mosso gli stabilimenti balneari a Bacoli.

Certo, non è fatto nuovo che è “severamente vietato introdurre del cibo o delle bevande” nei lidi privati. Che quello stesso cibo, e bevande, lo vendono al bar o al ristorante privato della spiaggia con una comprensibile logica di business.

Quel che indigna del cibo vietato a Bacoli è perquisire le borse frigo dei bagnanti. Di fatto anche illegale.

Alla richiesta del personale di ingresso dei lidi di Bacoli, di aprire le proprie borse, i turisti sono rimasti basiti. E hanno denunciato, a più voci, l’accaduto rivolgendosi al primo cittadino del Comune di Bacoli.

Le svariate segnalazioni degli abitanti “perquisiti” giunte al sindaco, Josi Gerardo Della Ragione, ne hanno provocato sdegno e indignazione.

“Lo trovo intollerabile” ha commentato il capo della coalizione di liste civiche Free.

Intollerabile non tanto, o non solo, per il cibo vietato a Bacoli come l’amata frittata di maccheroni, quanto per il divieto di beni essenziali come l’acqua. Per Della Ragione è, infatti, “intollerabile vietare l’ingresso in spiaggia delle bottiglie d’acqua”.

Il post sul cibo vietato a Bacoli

Josi Gerardo Della Ragione sindaco di Bacoli contro il cibo vietato negli stabilimenti balneari

Senza contare l’imbarazzante, e illegale, violazione della privacy e dei diritti del cittadino come argomentato nel suo post su Facebook che ha raccolto migliaia di like e di commenti.

“Trovo intollerabile perquisire, all’ingresso dei lidi balneari, le borse frigo delle famiglie per impedire l’accesso di panini preparati da casa. A Bacoli questi scempi devono finire. Sono comportamenti che offendono la nostra terra, la nostra comunità” è la sfuriata social del sindaco, che ha, così, concluso il suo monito: “Chi gestisce uno stabilimento balneare non è il padrone. Non è proprietario di nulla. È il concessionario di un bene demaniale. Sia chiaro, lo ripeto meglio. Non è il padrone di nulla. Ma gestisce un patrimonio pubblico, per un tempo. Perché la spiaggia è di tutti. Perché il mare è di tutti”.

E così sono partite le diffide per tutti gli stabilimenti balneari di Bacoli in cui è vietato portare cibo e sono praticate le perquisizioni.

La diffida agli stabilimenti balneari

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“Si comunica che sono giunte al Comune di Bacoli segnalazioni da parte dei cittadini di perquisizioni di borse e zaini effettuate all’ingresso di alcuni stabilimenti balneari del territorio bacosele, al fine di verificale l’ingresso da parte dell’utenza di cibi e bevande.

Si evidenzia il rilievo penale di tale comportamento, non potendo i gestori di stabilimenti balneari procedere a perquisizioni non autorizzate sostituendosi alle forze dell’ordine, senza alcin mandato.

Si rileva che non è possibile vietare l’ingresso di bevande e cibi veloci da consumarsi sotto l’ombrellone, nei limiti del rispetto del decoro e della sicurezza igienico sanitaria.

Si avverte che ulteriori condotte illegittime nella gestione della concessione demaniale determineranno la revoca della concessione suddetta”.

Che lo spauracchio della revoca della concessione, quanto mai attuale in questo momento per i nuovi bandi delle concessioni degli stabilimenti balneari, faccia effetto? Per ora il sindaco ha dato una mano al rito e alla ricetta della frittata di maccheroni e della parmigiana di melanzane. Con il rispetto del decoro e dell’igiene e contro il cibo vietato negli stabilimenti balneari a Bacoli. Territorio che, lo ricordiamo, è la culla delle splendide cozze del Lago Fusaro.

[Link: Repubblica, Corriere]