mulino caputo farine per pizza, pane e dolci
Benedetta Rossi in lacrime per gli hater

Con Benedetta Rossi o con i suoi hater gastrofighetti? Schieratevi

Con tutto quel che guadagna Benedetta Rossi qualche critica dai cosiddetti hater la può accettare? Così la pensano i “gastrofighetti”. E voi?
mercoledì, 10 Maggio 2023 di

Ve ne sarete accorti anche se non siete hater di Benedetta Rossi. La cuoca dei record ha pianto miseria sui social. 

Si è lamentata, la regina delle ricette facili facili, degli “odiatori seriali” che criticano le sue abbuffate televisive. 

Se ve lo state chiedendo no, non è un complotto orchestrato dai nutrizionisti.

Lo sfogo di Benedetta Rossi contro gli hater

Alcuni hater hanno criticato le ricette di Benedetta Rossi, definendole banali e poco salutari, deridendo i follower che le seguono e le replicano.

Gli odiatori dei social hanno bersagliato la foodblogger e conduttrice tv che condivide le sue ricette con milioni di follower su YouTube e Instagram a suon di commenti ironici e sarcastici. 

La cuoca marchigiana ha reagito con un video in lacrime su Instagram, in cui ha difeso la sua community accusando gli hater di fare bullismo e di essere snob, lontani dalla realtà di chi deve far quadrare i conti di casa.

Le sue ricette, ha aggiunto, sono pensate per chi ha poche possibilità economiche, chi lavora tanto e non ha tempo di cucinare, nessuno dev’essere discriminato per il cibo che mangia.

Benedetta Rossi ha invitato gli hater a smetterla di offendere la sua community e a rispettare le scelte altrui, dicendo di essere orgogliosa del lavoro che fa e dell’aiuto che dà alle persone.

Antonella Clerici

Se l’influencer da 33 milioni di visualizzazioni al mese, con tutti i benefici che ne derivano, ivi compresi quelli economici, si dispera per qualche commento acido ricevuto, accorre in suo soccorso Antonella Clerici.

La conduttrice televisiva del programma “È sempre mezzogiorno” su Rai Uno ha espresso solidarietà a Benedetta Rossi per gli attacchi degli hater. Che ha definito “gastrofighetti” in un post su Instagram, dove ha scritto “Sempre dalla parte di Benedetta, meglio pop che snob”. 

La bionda star della tv mangereccia ha raccontato di aver vissuto una situazione simile. Quando nel 2010 doveva condurre il Festival di Sanremo, un cantante si è rifiutato di partecipare perché, avrebbe detto, Antonella Clerici “sa troppo di sugo”. 

Le critiche degli hater dopo lo sfogo di Benedetta Rossi

Ma di cosa si lamenta la cuoca dalla lacrima facile di “Fatto in casa da Benedetta”? Forse le manca il sale per le sue ricette insipide? 

La conduttrice dovrebbe smetterla di frignare e dedicarsi a insaporire i suoi piatti, invece di inondare Instagram con fiumi di retorica. 

Questo, sintetizzando, è il senso delle critiche ricevute da Benedetta Rossi dopo lo sfogo che, invece di metterli a tacere, ha rinfocolato gli hater della cuoca marchigiana. Accusata di usare la retorica delle famiglie che non arrivano a fine mese per nascondere la banalità delle sue poco salutari ricette. 

Come dire: Benedetta, asciuga quelle lacrime e datti una regolata. Meno piagnistei e più salse, che di pianti strappalacrime la tua rubrica è già piena! 

I social non sono un fan club in cui ricevere solo complimenti e pacche sulle spalle. I tuoi fan, e forse anche gli hater, vorrebbero da Benedetta Rossi qualche consiglio culinario in meno e un po’ più di senso dell’ironia. 

Perché con tutto quello che guadagni, qualche critica te la puoi anche permettere, no? O forse nel tuo mondo felice le uniche parole ammesse sono “delizioso” e “squisito”?”

Sei un’influencer da 33 milioni di visualizzazioni al mese e vorresti solo coccole dai follower? Se non sei in grado di incassare qualche critica, stacca il Wi-Fi e torna ai fornelli.

Le critiche prima dello sfogo

Ma le critiche per Benedetta Rossi c’erano anche prima, persino più perfide di quelle inoltrate oggi dagli hater.

Volete degli esempi?

Ecco un post del sito Dissapore che elenca le 10 peggiori ricette del sito Fatto in casa da Benedetta. Criticatissimo l’uso da parte della foodblogger più famosa d’Italia di ingredienti industriali, pesanti e poco salutari. 

Difficile mandare giù, in effetti, il gelato al tonno, la pizza rustica con la pasta sfoglia e l’hot dog vegetariano con il wurstel di seitan.

Dal sito di Donna Moderna, che ha ricostruito le vicende di Benedetta Rossi e dei suoi hater, apprendiamo il giudizio di un’altra influencer, Chiara Maci. Secondo cui le ricette della cuoca marchigiana sono di “una tristezza infinita”, degne di “una non cuoca”. 

Il divo tv di Quattro Ristoranti Alessandro Borghese, che certo non si può definire un hater, ha addirittura accusato Benedetta Rossi di “fare disinformazione” e di “non rispettare i prodotti”.

La Gazzetta di Parma ha intervistato lo chef Andrea Mainardi, che ha criticato la foodblogger per le ricette “troppo semplici” e per l’atteggiamento “vittimistico”. 

Chi sono i gastrofighetti? Le origini

Il termine “gastrofighetti” è un neologismo usato in senso dispregiativo per definire chi si occupa di gastronomia in modo snob, pretenzioso e superficiale. 

Variazioni sul tema del gastrofighetto sono termini quali: radical chic, champagne socialist o hipster.

La colpa dei gastrofighetti sarebbe quella di criticare le ricette semplici e popolari atteggiandosi a esperti di cibo senza esserlo.

Non è chiaro chi abbia coniato per primo il termine “gastrofighetti”, ma sembra sia stato usato all’inizio degli anni Dieci da alcuni blogger per polemizzare con la categoria dei critici gastronomici.

Il termine ha aggiunto una sfumatura più ironica e meno offensiva a “gastrofanatici”. Usato dagli antesignani degli hater di Benedetta Rossi per indicare le persone appassionate di cucina che seguono con religioso fervore le tendenze gastronomiche. E sono alla continua ricerca di nuove esperienze culinarie.

Non è chiaro chi, nel 2009, lo abbia usato per primo tra Luca Sofri, non ancora direttore del Post, e Massimo Bernardi, fondatore del sito Dissapore.  Ma anche su Scatti di Gusto se n’era parlato.

I gastrofighetti sono il male?

Si può essere d’accordo con Benedetta Rossi o trovare ragionevoli i commenti dei suoi hater. Chi in questa vicenda esce con le ossa rotte sono i gastrofighetti. 

Eppure, qualcosa lo dobbiamo alla sensibilità che questi ipercritici, etichettati come bulli superficiali e snob, esprimono attraverso il cibo. 

È anche merito loro se, negli ultimi dieci anni, la passione per la cucina e le doti culinarie degli italiani si sono rafforzate come mai prima.

Se oggi siamo più consapevoli dell’importanza di uno stile di vita sano e sostenibile proprio a partire dalla tavola, qualcuno dovrebbe ringraziarli

Noiosi radical chic quanto volete, ma se gli eccessi dei gastrofighetti hanno avuto ricadute positive sulle scelte alimentari e i comportamenti ai fornelli degli italiani, la loro sfida è vinta. 

Forse, allora, Benedetta Rossi dovrebbe smetterla di atteggiarsi a vittima di hater e leoni da tastiera.

Quattro commenti piccati non giustificano un tale vittimismo popolare da parte della cuoca marchigiana che spopola sul web