6 dolci da abbinare a 6 scarpe, il feticismo dolce è tra noi

Ho iniziato a leggere la nota stampa che presenta Cake Couture presentata da Portrait Milano come – copio/incollo – un’iniziativa dolcissima che celebra l’incontro tra moda e alta pasticceria. Due mondi diversi ma accomunati dall’arte del dettaglio e dalla ricerca estetica. Alta moda, alta pasticceria. Ma più alti sono i tacchi di 6 modelli iconici d’archivio di scarpe firmate Salvatore Ferragamo, più sono complicati i dolci che li ispirano.
Non ci sono solo tacchi a spillo, ma anche zeppe e cubani per quella che definirei più propriamente pasticceria feticista. Anche se a onor del vero il pastry chef Cesare Murzilli ne ha tratto ispirazione dagli elementi decorativi. Senza farne un elemento portante del nome (chi ricorda Tiramisù Delishoes?). O provocazioni falliche come quelle della pasticceria napoletana Mr. Dick che ha chiuso senza grandi clamori lasciando spazio a uno store della Coca Cola?
I dolci al Portrait di Milano

Niente di tutto questo anche perché i dolci sono a menu del 10_11 Bar Giardino Ristorante del Portrait Milano, ristorante fighissimo celebrato su queste pagine da Alessandra Fenyves. Quindi, le cose vanno fatte perbene soprattutto se si toccano mostri sacri e luoghi frequentati.
Nelle foto a seguire vedrete i dolci accompagnati dalle relative scarpe che le hanno ispirate. Si tratta delle pionieristiche creazioni Ferragamo risalenti agli anni ‘30-‘50 del secolo scorso, oggi custodite dal Museo Ferragamo di Firenze. Murzilli non ha esagerato e non le ha tradotte in cake design con improbabili decorazioni da calzaturificio dei peggiori bar di Caracas. Né ha ceduto alla tentazione di fare un 3D di scarpe di cioccolato da colorare di rosso per San Valentino. O da affondare in spume di mimose per celebrare l’8 maggio.
La faccenda qui è più discreta. Ancora mi rifaccio alla descrizione della prima collezione (quindi si suppone ce ne saranno altre) Cake Couture. Il pasticciere “traduce nelle sue torte i dettagli che hanno segnato la storia della moda, trasformandoli con la stessa artigianalità in merletti di cioccolato, strati di sapori avvolgenti, creme che omaggiano le origini campane di Salvatore Ferragamo, biscotti dalla trama damascata, targhette in cioccolato colorato”.
I dolci ispirati alle scarpe

Il feticismo dolciario, l’acquolina alla bocca diventa superiore alle immagini di stiletti che conficcano (metaforicamente) lo sguardo di qualche macho del centro storico (siam pure a Montenapoleone o giù di lì). Si va di monoporzioni eleganti nelle forme (del gusto attendiamo recensioni di fashion blogger che non dovrebbero essere insensibili all’argomento).
1. Damigella la scarpa di Sophia Loren diventa dolce

Prendete Damigella, stivaletto del 1957 disegnato per Sophia Loren. Murzilli (a proposito, in napoletano il suo cognome significa piccolo morso, nomen omen) ne fa una torta dalla base croccante alla nocciola, pan di spagna al cacao, caramello al caffè, namelaka al cioccolato e caffè, bavarese alla fava tonka e cioccolato fondente. La complessità della scarpa e la sua grande bellezza sono riprese sia nella trama esterna della torta che al suo interno. Lo so, vi prende la namelaka più dello spillo. Qui sopra vedete la torta dopo aver sbavato per la monoporzione.
2. Dama, dolce scarpa perfetta per Carnevale

Dama è del 1938 ed è un sandalo con un design geometrico. Murzilli fa lesto a confezionare una torta dal gusto classico, morbida, leggera e profumata. Tre strati di pan di spagna alla mandorla, leggermente bagnati agli agrumi, farciti con una crema delicata al cioccolato bianco e vaniglia, gel di lamponi
e frutti rossi freschi. Il richiamo alla scarpa è compiuto con la realizzazione a mano di targhette in cioccolato colorato a ricordare la trama della scarpa. Come dolce lo vedo adatto al Carnevale.
3. Avanguardie, Sapore di mare, sapore di crostata

Nel 1943 ecco Avanguardie, sandalo con zeppa con bugnatura a tratti impegnativa e strisce e cinturino di rosso acceso. Murzilli lo trasforma in una crostata con un guscio in pasta frolla alla mandorla e rombi di frolla al cacao a formare la trama della zeppa. “Farcita con una crema di pastiera che vuole richiamare le origini campane della famiglia, profuma di fiori di arancio ed è arricchita di golosi ciuffi di crema alla nocciola”. Campania e mare, ma io direi Versilia. Un dolce che mi ispira l’estate sul pattino in attesa di Sapore di Mare.
4. Iride, dolce scarpa che fa perdere i sensi a San Valentino

Il modello Iride, creato tra il 1930 e il 1936, è una décolleté realizzata con il merletto di Tavarnelle che a noi gastrofanatici fa più peso per il Chianti e le bistecche alla Fiorentina. Non è dunque cacciagione, ma trattasi di un filo di seta finemente ricamato in pizzo (pizzo, non pizza). Murzilli fa un pan di Spagna leggero al cacao bagnato al caffè, crema allo zabaione, zabaione in purezza leggermente alcolico, gocce di cioccolato e… merletto di cioccolato fondente. Guardatela con gli occhi innamorati a San Valentino: perfetta con gli smarties preziosi.
5. Rainbow, un arcobaleno di gusti

Rainbow nasce nel 1938 per l’attrice Judy Garland, L’audacia, l’uso del sughero, il segno eccentrico e lussuoso in quella stratificazione della zeppa che porta su su. Murzilli stratifica la torta e alterna una leggera crema al rum al cioccolato bianco. Poi la farcisce con gel di lampone, cremoso al mango, pan di spagna al cacao e croccante al pistacchio. Strati colorati che richiamano l’arcobaleno della calzatura. Io la mangerei sotto il Pan di Zucchero durante le sfilate dei carri al carnevale di Rio de Janeiro.
6. Argo, il dolce scarpa da fine del mondo, rectius, dell’anno

La décolleté Argo è del 1930. Un secolo fa praticamente con i ricami in seta che fanno pensare subito alla grande festa. La torta si dichiara moderna ed è composta da un croccante profumato alla mandorla e agrumi, mele spadellate leggermente caramellate, crema bavarese, mandorla e agrumi. Glassata al cioccolato bianco, ricoperta di glitter oro edibile e dischetti in cioccolato a ricordare l’estetica della scarpa. Capodanno lo abbiamo appena lasciato alle spalle, ma volete mettere questa torta al centro della tavola del veglione di San Silvestro 2026. E su, basta con questi panettoni e pandori.
Cesare Murzilli, mi hai fatto superare la voglia di scarpe (ed è difficile) con tutti questi dolci. Non so se la mia linea ti ringrazierà!

Le torte sono acquistabili – su prenotazione con almeno 48h di anticipo – anche da asporto, nella versione regular (per 6/8 persone), nella monoporzione, oppure nel cofanetto da tre monoporzioni. Le monoporzioni delle torte Argo, Avanguardie, Damigella e Iride saranno disponibili anche per la merenda, a pranzo e a cena da 10_11 Bar, Giardino, Ristorante.
Per informazioni, prenotazione e acquisti, 10_11 Bar Giardino Ristorante. Via Sant’Andrea, 10. Milano. Tel. +3902367995850. Instagram