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11 Novembre 2025 Aggiornato il 11 Novembre 2025 alle ore 10:11

Addio ad Alberto Bertone, patron di Acqua Sant’Anna

È scomparso nella notte a 59 anni Alberto Bertone, amministratore delegato e proprietario di Acqua Sant’Anna Spa di Vinadio
Addio ad Alberto Bertone, patron di Acqua Sant’Anna

È scomparso nella notte Alberto Bertone, amministratore delegato e proprietario di Acqua Sant’Anna Spa, storico marchio italiano delle acque minerali.

Nato a Moncalieri nel 1966, Bertone aveva ereditato la passione imprenditoriale dalla famiglia. Il padre era nel settore delle costruzioni e lui nel 1998 dà vita a Vinadio in Valle Stura (Cuneo) a Acqua Sant’Anna Spa. La partenza è con una piccola sorgente d’acqua e pochi collaboratori.

Con l’azienda, Bertone portò il marchio Sant’Anna a produrre un miliardo e mezzo di bottiglie l’anno e ad assumere un’impronta internazionale. Nel settembre 2024 annuncia la prima acquisizione estera – la francese Eau Neuve – come tappa di una strategia che doveva puntare anche alla Germania.

La grande ambizione di Alberto Bertone

Foto di Silvano Pupella

“Piccoli non si va da nessuna parte, bisogna crescere e guardare lontano” era stato il suo mantra.  Con questo spirito l’azienda ha investito in automazione, infrastrutture minerali e nuovi prodotti – dal tè in bottiglia alle acque arricchite per la cura della pelle.

Tuttavia, la parabola imprenditoriale non è stata priva di criticità. Nei mesi scorsi si è profilato un processo in cui Bertone è imputato – insieme al direttore commerciale della Sant’Anna – per turbata libertà dell’industria e commercio e diffamazione a mezzo stampa nei confronti del marchio concorrente Acqua Eva.

La questione che ruota attorno a una presunta fake new online rischiava la prescrizione già a dicembre 2025. In una delle udienze dell’ottobre 2025, Bertone si era assentato per malattia, il che aveva ulteriormente ritardato il dibattimento.

Il futuro di Acqua Sant’Anna

acqua sant'anna di Alberto Bertone

Alla guida di una società che rappresentava una parte significativa del mercato italiano delle acque minerali, Bertone ha lasciato un’impronta concreta: una produzione industriale moderna in una valle alpina italiana, un marchio riconoscibile, e una visione che mirava all’internazionalizzazione.

Ma resta anche un’eredità segnata da interrogativi sul futuro del gruppo, sulle pratiche adottate, e su come si chiuderà il contenzioso in corso.

Per l’azienda comincia dunque un nuovo capitolo: chi prenderà le redini? Quale strategia seguirà? Quale sarà l’impatto sul comparto delle acque minerali nazionali?

In un’epoca in cui le questioni ambientali, la sostenibilità delle risorse e la responsabilità d’impresa sono fondamentali, la figura di Bertone sarà senz’altro oggetto di analisi e riflessione.

Va anche ricordato come Alberto Bertone incarnasse la contraddizione dell’imprenditore moderno. Da un lato un visionario capace di far crescere un marchio alpino fino a guardare oltre confine. Dall’altro un protagonista soggetto a inchieste e tensioni proprie del business agguerrito. Oggi che se ne va, resta il bilancio di un’intera generazione industriale che ha fatto dell’Italia delle valli produttive una protagonista anche nei confronti globali.

Argomenti:
acqua minerale
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