Trieste. La Barcolana al tempo degli chef
Cibo e barca a vela. Qualche suggerimento sulla “cambusa” ve lo avevamo dato quest’estate. Ma ora arriva lo “spazzacambusa” ideato dallo chef due stelle Michelin Emanuele Scarello per la Barcolana.
La formula della Barcolana degli Chef è una combo cucina-vela. Ci si sfida su 8 barche Jeanneau One Design per la prima parte di classifica. Al Duchi d’Aosta, aria mitteleuropea a profusione, si formano gli equipaggi: Canton-Scarello, Breda-Gavagna, Costardi-Costardi, Fusto-Morelli, Baumgartner-Ferraro, Capparelli-Malapena, Piccirillo-Iorio, Pagano-Pesticcio.
Poi tutti ad assaggiare il caffè Illy, tra gli sponsor della manifestazione insieme a Pasta Zara, per disegnare alla cieca la mappa sensoriale di una tazzina.
E quindi la gara dei piatti con gli chef impegnati a proporre una ricetta (assente giustificato, Lino Scarallo con il piatto preparato in sua vece da Agostino Malapena) alla giuria formata da Riccardo e Rossana Illy, Furio Bragagnolo di Pasta Zara, Mitja Gialuz e Caludio Demartis rispettivamente Presidente e Direttore Generale della Barcolana.
Per la verità abbiamo iniziato a conoscere Trieste la sera prima a casa di Edi Kante. Grandi vini, cantina con “effetto venturi” e incrocio tra i prodotti della Campania e quelli del Carso. Mozzarella di bufala Costanzo e carne di scottona o capretto, sfogliatelle di Capparelli e insalata di baccalà.
Un gradevole anticipo della festa del giorno seguente.
Che non può prescindere dallo scambio con i prodotti tipici della Campania.
Agostino Malapena, Enzo Piccirillo e Salvatore Capparelli si fanno carico dello “scambio culturale”.
Le due regate della mattina sono state baciate da un insperato sole che ha riscaldato le 8 barche e i gommoni della giuria e delle fan. A seguire, il passaggio nella sala esperienze della Illy per approdare alla sala mensa.
Che è diventata per una sera un temporary con presenza di stelle Michelin e non solo. Ecco i piatti.
Barcolana degli chef: i piatti
La pizza fritta di Enzo Piccirillo (Masardona)
La salsiccia (piccante) di manzo e maiale con senape e pretzel di Karl Baumgartner (Schöneck)
Bisquit con friarielli e salsiccia con salsa al fiordilatte e peperoncino piccante di Lino Scarallo (Palazzo Petrucci).
Spaghetti freddi con battuta di scampi, basilico e acqua di pomodoro di Matteo Metullio (che si è aggiudicato il premio speciale come miglior piatto della serata ma che non ha potuto partecipare alla combo della regata per problemi di salute).
Raviolo con carpaccio di fassona e porcini di Giancarlo Morelli (Pomiroeu .
Pasta con ovoli, bottarga e caffè di Andrea Canton della Primula.
Canederlo di tre formaggi di Karl Baumgartner (Schöneck).
Conchiglioni di Gragnano con ricotta e ristretto di pomodoro di Agostino Malapena (Costanzo Ristorante).
Riso fichi del Cilento, pistacchio, provola affumicata, pistacchio di Bronte di Fabio Pesticcio (Il Papavero).
Risotto al nero di seppie di Alessandro Breda (Gellius)
Risotto con Grana Padano, riduzione di birra e polvere di caffè dei fratelli Costardi (Cinzia).
Manzo, caffè, mandarino e mandorla di Emanuele Scarello (Agli Amici).
Spezzatino di cervo su polenta di Alessandro Gavagna (La Subida)
Cappuccino di Gianluca Fusto.
Babà e sfogliate di Salvatore Capparelli.
Champagne a cura di Gennaro Iorio (chef de cave di SBM – Montecarlo).
Alla fine si impone lo spezzatino di cervo di Alessandro Gavagna.
Con la ferma convinzione di un entusiasta Riccardo Illy di proporre anche l’anno prossimo la Barcolana degli Chef. “La grande qualità delle materie prime, la creatività culinaria, la scienza della navigazione, lo spirito di partecipazione hanno fatto vedere un progetto che probabilmente solo la Barcolana poteva mettere in campo”, ha concluso.
Comunque un palcoscenico di grande prestigio per la cucina italiana. Non vi sembra?