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15 Maggio 2020 Aggiornato il 10 Giugno 2020 alle ore 06:27

Bluff di De Luca: un metro tra spalla e spalla ma con il plexiglas!

Contrariamente a quanto sembrava, le disposizioni della Regione Campania prevedono una distanza di un metro tra tavoli ma anche i divisori
Bluff di De Luca: un metro tra spalla e spalla ma con il plexiglas!

Vi avevamo dato conto delle intenzioni di Vincenzo De Luca di rimandare l’apertura di ristoranti e pizzerie da lunedì a giovedì, ma anche della possibilità di avere misure meno restrittive per le attività di ristorazione.

Ma nella conferenza stampa in diretta Facebook le premesse sono contraddette da un passaggio.

Eccolo evidenziato.

Perché la distanza è sempre due metri

“Noi vogliamo puntare ad avere una distanza di un metro spalla a spalla dei clienti, ma per avere questa distanza stiamo elaborando un protocollo di sicurezza che prevede la collocazione di pannelli protettivi tra un tavolo e l’altro”.

Quindi le misure così definite sarebbero egualmente restrittive perché oltre al metro tra spalle ci vorrebbe un pannello divisorio.

Altrimenti, con ogni probabilità, si ricadrebbe nei due metri Inail senza il pannello divisorio.

Chiamiamolo accomodamento che non cambierebbe in nulla le ipotesi del protocollo Inail.

Ecco la trascrizione del resto dell’intervento di De Luca (qui la parte iniziale).

Cosa ha detto Vincenzo De Luca

“Allora se dovessimo aprire lunedì con le attuali linee guida, il 70% dei ristoranti non potrebbe riaprire. La Regione vuole aprire il 90% dei ristoranti, noi vogliamo aprire tutto, ma per arrivare a questo risultato dobbiamo approvare delle misure, come Regione, diverse. Che siano meno restrittive”.

“Tanto per capirci, se devi avere una distanza di due metri da tavolo a tavolo saranno pochi i ristoranti che possono funzionare”.

Noi vogliamo puntare ad avere una distanza di un metro spalla a spalla dei clienti, ma per avere questa distanza stiamo elaborando un protocollo di sicurezza che prevede la collocazione di pannelli protettivi tra un tavolo e l’altro”.

Pannelli di plexiglass, pannelli di vetro, pannelli di plastica lavabile e sanificabile: l’importante è che sia materiale non poroso. Lo dico perché sono in atto fenomeni speculativi dei produttori di plexiglass. Siamo arrivati a 300 € al metro quadro. È una vergogna, manderemo la Guardia di Finanza a fare gli accertamenti, ovviamente”.

“Allora il nostro obiettivo è aprire tutto, ma riaprire per sempre. Ho la sensazione che se pensiamo di aprire lunedì in queste condizioni avremo i Nas avremo la Guardia di Finanza che va a chiudere i negozi che aprono. Questo non deve succedere. Allora a mio parere è bene prendersi due tre giorni in più per consentire ai ristoratori di procurarsi i pannelli protettivi, di fare la sanificazione ambientale, consentire anche a noi di approntare misure meno restrittive che consentano l’apertura praticamente di tutti i ristoranti, ma dovremo farlo in condizioni di sicurezza e mettendo i ristoratori al riparo da sanzioni amministrative perché se apriamo in queste condizioni o non apriamo oppure il primo nucleo dei Nas che arriva a fare dei controlli chiude tutto e facciamo la festa del piffero”.

Servono più giorni per avere un distanziamento di un metro spalla a spalla. Metteremo nelle prossime un video – ho detto alla task force di produrre un video – che raccoglie le prescrizioni dei nostri sanitari. Quindi che garantiscono la sicurezza ma consentano a tanti piccoli ristoranti di poter aprire sul serio”.

L’apertura rimandata a giovedì consentirà alla Regione la verifica di quello che è successo dal 4 maggio, “cioè di fare quello che il Governo sembra non voler più fare, cioè capire quello che è successo dopo due settimane” e quindi di verificare cosa è successo con le prime riaperture e con gli arrivi dal nord.

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