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23 Settembre 2018 Aggiornato il 23 Settembre 2018 alle ore 13:23

Caccavella, la pasta monstre che finisce nel menu dello stellato Il Buco

La conoscete la cacavella? È la pentola in napoletano e il solo citarla è preludio di godimento. "Dove sta la caccavella per il ragù?" Benedetta la
Caccavella, la pasta monstre che finisce nel menu dello stellato Il Buco

La conoscete la cacavella? È la pentola in napoletano e il solo citarla è preludio di godimento. “Dove sta la caccavella per il ragù?” Benedetta la specializzazione degli utensili.

Il nome vi risulterà ancora più familiare se avete bighellonato in un autogrill durante l’indispensabile sosta in autostrada.

La caccavella vi guarda dalle torri gastroalimentari che fanno la voce grossa su accessori telefonici e similia.

 

Al naturale o colorata, in tubi e nei cocci, la caccavella è il formato monstre de La Fabbrica della Pasta di Gragnano.

Quest’anno ricorrono i 10 anni dell’invenzione di questa sorta di monoporzione che si presta a farciture abbondanti e la famiglia Moccia ha organizzato un Pasta Party a Le Axidie di Marina di Seiano (a proposito, fateci un giro che l’evoluzione con le piscine e la cucina del Punta Scutolo vi appagheranno).

Pastai giunti alla quarta generazione che professano il culto della filiera completa e del design della pasta con 120 formati in catalogo, 12 tra brevettati e in corso di registrazione più 32 “segreti di famiglia” applicati in diverse fasi della produzione che sono il patrimonio che Antonino Moccia, il pastaio in giallo, trasmetterà al nipote Mario, appunto la quarta generazione.

La famiglia Moccia ha riunito sulla terrazza a mare le postazioni della pasta da assaggiare per festeggiare la caccavella, tranquillizzare giornalisti, agenti e clienti italiani ed esteri sugli spalti della cavea sull’appagamento da cairbodrato serale, annunciare il supporto a Telethon cui andrà il il 10% dell’incasso ottenuto dalla vendita del formato.

Le cuoche Badalù, Barbara-Daniela-Lucia, hanno preparato la caccavella in più versioni compresa una classica sorrentina.

 

Sono terminate subito le caccavelle al “Sentore di pizza” preparate da Gino Sorbillo e Fiorella Breglia con Federico Aversa tant’è che il monoporzione finirà per due mesi nel menu del ristorante stella Michelin Il Buco di Sorrento.

Molto buona la pasta mista totani e patate preparata da Domenico Iavarone del Josè Restaurant di Torre del Greco sempre più sotto i riflettori per la possibile assegnazione di una stella Michelin alla sua cucina.

Ottimi anche i “vesuvi” con crema di broccoli e spuma di provolone del monaco di Giacomo De Simone del Punta Scutolo, il ristorante delle Axidie.

Colpo finale, la caccavella alla maniera della pasta del giorno prima di Sal De Riso che ha farcito il formato monstre con la pastiera.

Diventerà à la page la caccavella autogrilliana con questo inserimento stellato? Lo sapremo forse al termine dei due mesi di sperimentazione. Nel frattempo confermiamo l’ipotesi con la nostra rilevazione a-scientifica: il carboidrato serale appaga. Su linea di cintura e picchi glicemici non ci pronunciamo.

La Fabbrica della Pasta di Gragnano. Viale S. Francesco, 30. Gragnano (Napoli). Tel. +39 081.8011487 

Vincenzo Pagano
Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.
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