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20 Dicembre 2025 Aggiornato il 20 Dicembre 2025 alle ore 09:33

Chalet Ciro a Mergellina, addio al fondatore Antonio De Martino

È morto Antonio De Martino iconica figura di Napoli con il suo Chalet Ciro a Mergellina, meta di napoletani e di turisti
Chalet Ciro a Mergellina, addio al fondatore Antonio De Martino

Napoli ha vissuto un momento di commozione collettiva a seguito della scomparsa di Antonio De Martino, figura centrale, proprietario e anima dello storico Chalet Ciro a Mergellina. De Martino non rappresentava soltanto un imprenditore di successo nel settore della pasticceria e della caffetteria, ma era considerato un vero e proprio custode della tradizione partenopea, capace di trasformare un piccolo presidio sul lungomare in un punto di riferimento globale per la gastronomia dolce. La sua dipartita segna la fine di una stagione di via Caracciolo, ma lascia in eredità una struttura solida, innovativa e profondamente radicata nel tessuto sociale della città.   

Definito spesso come un “cuore goloso”, Antonio De Martino è stato l’artefice di un equilibrio magistrale tra la conservazione delle ricette storiche e l’apertura a visioni imprenditoriali moderne. Sotto la sua egida, lo Chalet Ciro ha saputo navigare attraverso decenni di cambiamenti socio-economici, mantenendo inalterata la promessa racchiusa nel suo storico motto: “I Make You Happy”. La sua presenza discreta ma costante tra i tavolini di Mergellina, la sua dedizione al lavoro e la sua capacità di accogliere con il sorriso sia i cittadini comuni sia le personalità del jet set internazionale hanno contribuito a rendere lo Chalet non solo un bar, ma un’istituzione che profuma di caffè, zucchero e identità napoletana.

La storia dello Chalet Ciro: dal 1952 a oggi

La storia dello Chalet Ciro è legata alla ricostruzione post-bellica di Napoli e alla rinascita del suo lungomare come centro della vita sociale. Fondato nel 1952 da Ciro Fummo, il locale nacque in un periodo in cui la città cercava di riscoprire la propria vocazione turistica e il proprio piacere di vivere. Mergellina, con il suo affaccio sul Golfo e la sua vicinanza al porto, rappresentava la cornice ideale per un chiosco che offrisse ristoro ai passanti, ma la visione di Fummo andava oltre la semplice somministrazione di un caffè.   

Il passaggio generazionale è stato un elemento cardine per la sopravvivenza e la crescita dell’azienda. La gestione passò inizialmente nelle mani di Rosaria Fummo, figlia del fondatore, la quale ebbe il merito di cristallizzare le ricette della tradizione familiare, rendendo prodotti come la graffa e il babà dei veri e propri standard di qualità. Antonio De Martino, subentrando alla madre, ha rappresentato la terza generazione, quella che ha avuto il compito più complesso: modernizzare l’azienda senza snaturarne l’anima. Egli ha interpretato il suo ruolo non come un semplice erede, ma come un innovatore lungimirante, capace di leggere i cambiamenti del mercato globale pur rimanendo ancorato alle sponde di Mergellina.

Ciro De Martino e l’invenzione del 2016: il conograffa

Il successo planetario dello Chalet Ciro non può essere compreso senza analizzare la centralità della graffa, una ciambella fritta a base di patate e farina, ricoperta di zucchero, che a Napoli è sinonimo di colazione tardiva o spuntino notturno. La graffa di Ciro è nota per la sua morbidezza e per la fragranza di una frittura espressa, realizzata al momento in ogni ora della giornata, dall’alba fino a notte fonda. Questa scelta operativa, onerosa in termini di logistica e personale, è stata voluta da Antonio De Martino per distinguere il suo prodotto dalla produzione industriale di massa.   

Tuttavia, il colpo di genio che ha proiettato lo Chalet Ciro in una nuova dimensione mediatica e commerciale è avvenuto nel 2016 con l’invenzione del “Cono Graffa“. Antonio De Martino, spinto dalla sua personale golosità, ideò un cono realizzato interamente con l’impasto della graffa fritta, destinato a ospitare il gelato artigianale o altre farciture come crema e Nutella. Questa combinazione ha generato un impatto virale immediato, attirando turisti e food blogger da ogni parte del mondo e portando a code chilometriche sul lungomare.   

Strategia di espansione di Antonio De Martino: da Napoli a Londra

Sotto la guida di Antonio De Martino, lo Chalet Ciro ha smesso di essere un’entità geograficamente limitata a Mergellina per diventare un brand esportabile. La strategia di espansione è stata oculata, puntando su location ad alto traffico pedonale e su mercati internazionali dove il “Made in Naples” gode di un fascino irresistibile. Nel 2017, la sfida più ambiziosa: l’apertura a Londra, nel quartiere di Putney. Questa operazione ha dimostrato che il modello gestionale dello Chalet, basato sull’intelligenza artigianale, poteva essere scalato anche in contesti metropolitani diversi da quello d’origine.   

Parallelamente, a Napoli, De Martino ha presidiato i nodi critici della città. L’apertura alla Stazione Centrale (Piazza Garibaldi) nel 2019 ha trasformato lo Chalet Ciro nella “porta d’accesso” dolce per chiunque arrivi nel capoluogo campano, mentre la sede del Vomero in via Cilea (aperta nel 2020) ha risposto alla necessità di servire i quartieri collinari, consolidando la presenza del marchio nel tessuto residenziale della città.  

“Intelligenza Artigianale” e filosofia gestionale

Un termine ricorrente nella narrazione aziendale dello Chalet Ciro è “intelligenza artigianale”. Questo concetto, caro ad Antonio De Martino, definisce la capacità di mantenere la mano dell’uomo al centro di ogni processo, pur integrando standard di efficienza moderna. L’utilizzo di uova fresche ogni giorno e la selezione di farine e materie prime stagionali sono stati i pilastri su cui Antonio ha costruito la reputazione di eccellenza riconosciuta anche da testate come il New York Times e il Wall Street Journal.   

L’attenzione di De Martino non si limitava al prodotto, ma si estendeva alla soddisfazione del cliente. Egli ha introdotto servizi innovativi come il delivery capillare su due ruote e, soprattutto, il servizio per i diportisti. Data la posizione strategica vicino al porto di Mergellina, lo Chalet ha sviluppato un sistema di fornitura di cambusa (aperitivi, panini, dolci e frutta) consegnati direttamente in barca in contenitori termici. Questa visione “su misura” ha permesso allo Chalet di fidelizzare una clientela eterogenea, dai residenti del quartiere ai grandi armatori internazionali.   

Alfonso: la falconeria come innovazione ecologica

Tra le intuizioni più singolari di Antonio De Martino figura l’impiego della falconeria per la gestione dell’ordine pubblico ambientale presso lo Chalet di Mergellina. Per risolvere il problema dei piccioni e dei gabbiani che disturbavano i clienti ai tavolini esterni, De Martino scelse di non adottare metodi cruenti o chimici, ma di affidarsi a un metodo naturale ed ecologico.   

È nato così il servizio di Alfonso, una poiana di Harris (o alofalo) addestrata, che insieme al falconiere Daniel presidia l’area nelle ore di punta. La presenza di Alfonso, basata sulla simulazione di caccia, allontana i volatili molesti sfruttando la paura ancestrale della preda verso il predatore. Questa iniziativa non solo ha risolto un problema pratico, ma è diventata un’ulteriore attrazione per il pubblico, testimoniando ancora una volta l’originalità dell’approccio imprenditoriale di De Martino.   

Impegno civile di Antonio De Martino e difesa del settore

Antonio De Martino durante il servizio di Report sul caffè

Antonio De Martino non è stato solo un operatore economico, ma un uomo delle istituzioni e della città. Celebre è stato il suo intervento nel febbraio 2025 in risposta a un’inchiesta televisiva di “Report” sulla qualità del caffè nei bar di Napoli. De Martino prese una posizione ferma a difesa del lavoro dei baristi partenopei. Dichiarandosi “sconcertato” dalle conclusioni del servizio e sottolineando come la realtà quotidiana di un locale che gestisce migliaia di somministrazioni sia ben più complessa di una sintesi giornalistica.   

Egli ha sempre rivendicato il ruolo di Napoli come capitale della cultura del caffè, rifiutando generalizzazioni che potessero danneggiare l’immagine della città. Questo suo orgoglio civico lo ha portato a collaborare con istituzioni internazionali, offrendo le specialità dello Chalet in occasioni prestigiose come il 25° Anniversario della Fondazione Mediterraneo, dove i suoi dolci sono stati serviti ad ambasciatori provenienti da 42 Paesi.   

Le ultime ore e il cordoglio della città

Il 19 dicembre 2025, la notizia della morte di Antonio De Martino si è diffusa rapidamente, scatenando una reazione di cordoglio unanime. I giornali locali e nazionali hanno reso omaggio a quello che è stato definito “uno dei volti più autentici di Napoli”. Molti hanno ricordato come Antonio, nonostante il successo internazionale, non avesse mai smesso di essere presente allo Chalet, controllando la qualità della crema o scambiando una battuta con i clienti storici.   

La scomparsa lascia un vuoto umano significativo, ma la continuità è garantita dalla quarta generazione, rappresentata dal figlio Ciro, che già da anni affiancava il padre nella gestione delle nuove aperture e nella digitalizzazione del marchio. Il messaggio che emerge dai tributi è chiaro: lo Chalet Ciro continuerà a vivere nel segno della storia e dell’esempio di Antonio, mantenendo vivo quel profumo di zucchero e mare che lo ha reso leggenda.   

Argomenti:
Napoli
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