Ferragosto a guardare le Stelle sotto attacco come al solito

Haters e Stelle. Provate. Provate a scrivere un pensiero su “Stella Michelin“ e vedrete cosa succede. Le Stelle sono sotto attacco.
Chili e chili di improperi, quintali di astio, tonnellate di odio si riverseranno sul vostro post, il vostro articolo, la vostra considerazione.
Pare che tutto l’odio del mondo, invece che su guerre, criminali, distruzioni e discriminazioni, si riversi ormai su tortellini, lasagne e intingoli vari.
Perché? Come mai? Chi o cosa spinge gli odiatori seriali contro questa categoria ?
Vediamo. Andiamo in ordine.
Gli haters che mettono sotto attacco le Stelle Michelin

1. I primi sono gli Haters “tour court”. Questi sono una categoria a sé, che opera contro sentimenti, racconti, sensazioni, prodotti, progetti, idee e soprattutto ricette altrui. Odiano te, i ristoranti, gli chef. Odiano sempre, odiano comunque, odiano per vivere. Odiosi. Da bannare.
2. I secondi sono gli Haters “riferiti”, quelli che selezionano le parole da odiare, parole come “cucina creativa”, “innovazione”, “chef”. Ma soprattutto “giornalista”, “critico”, “gastronomo”, e ci si scagliano contro con un bazooka. Per loro non vale nulla se non preparato delle nonne, non realizzato con il prodotto dell’orto (e gli chef che altro fanno ?), non derivante da tradizioni ataviche di quando si cucinava con il camino acceso.
3. I terzi invece vanno a colpo sicuro. Se compare la parola “ stellato”, termine che spesso loro stessi erroneamente affibbiano ad un cuoco invece che ad un ristorante, se fa capolino la parola Michelin o guida rossa parte un bombardamento che manco in Vietnam si è visto di tale potenza ed intensità..

Odiare e mettere le Stelle sotto attacco.
L’importante è odiare.
Volete una prova? Ecco i commenti alla decisione del ristorante stellato L’Acciuga a Perugia di chiudere.
I commenti di chi odia le Stelle
“Mi piace” o “non mi piace” non valgono.
Decidono loro che è tutta fuffa, tutti piatti da cestinare, tutto un mondo da odiare.
Non rendendosi conto che così danno ancora più visibilità alla Guida Michelin e alle Stelle.
E, come dice il buon senso, manco l’hanno mai provato, manco ci sono entrati in un ristorante stellato.
Perché rappresenta élite per pochi. Rappresenta ricchezza. Rappresenta, per loro, non giustificata superiorità.
E quindi, giù con l’odio.
Tristi. Sono e restano tristi. Loro.
Non noi, a cui piace la parmigiana di melanzane tanto quanto il risotto dei Cerea.
La pasta e fagioli della zia tanto quanto la minestra di pasta mista di Gennarino.
Loro odiano.
Noi mangiamo.
Buon appetito e buon Ferragosto.