#italianfood ovvero l’hashtag degli orrori

Siete degli Instagramers senza speranza di recupero e trascorrete le giornate su Instagram a spulciare tra le gallery di food?
Sicuramente avrete utilizzato l’hashtag #italianfood, ma avete mai provato a cercare cosa si nasconde davvero dietro quell’hashtag? Orrori, torture e altri disastri verso piatti e ricette che neanche lontanamente sembrano essere italiani.
Io ci ho provato all’alba di questa mattina, non riuscivo a dormire e dopo quello che ho visto, il sonno mi è passato del tutto. Già perché accanto a pizze –spesso inumane- e mozzarelle, fanno la loro comparsa piatti che veramente non si capisce dove sta la testa e dove sta la coda.
E per dirlo io che faccio il tè con le bustine del discount, il fatto deve essere veramente serio.
Allora, vogliamo inorridire assieme? Sì, lo vogliamo.
Apriamo la nostra gallery del terrore con uno spaghetto affogato nel brodo intorno a cui giusto si riescono a distinguere peperoncini verdi, forse un peperoncino rosso, e poi boh, qualcosa certamente di poco italiano, ma assai #italianfood!
Ancora spaghetti, ancora una fitta al cuore.
Cosa si nasconde sotto questo trionfo di panna, pepe e parmigiano? Un misteriosissimo antipasto, che tanta gioia ha regalato ai palati a mandorla dei suoi carnefici
Tonno? Pesce azzurro? Molluschi e cefalopodi? Il più nostrano degli #italianfood è il salmone. Non lo sapevate?
Per non parlare del più classico dei piatti della domenica: gli gnocchi. Qui serviti con blu cheese (gorgonzola), emmental, parmigiano, e naturalmente pasta all’uovo
Non mancano all’appello spaghetti con le polpette da affrontare rigorosamente con forchetta e cucchiaio
e naturalmente una bella bolognese, l’#italianfood per eccellenza.
Se pensavate di aver visto tutto dopo la ricetta della carbonara venuta dalla Francia, beh… vi sbagliavate!
In fondo cosa ci possiamo aspettare da chi traduce i suoi menù con Google Translate?