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22 Febbraio 2010 Aggiornato il 7 Aprile 2019 alle ore 14:45

Mrs Q o della mensa che non ti sorprende

Non mi sono entusiasmato alla vista delle foto proposte da Repubblica.it che le ha riprese dal blog di un'insegnante americana Fed Up: School Lunch
Mrs Q o della mensa che non ti sorprende

insegnante_USA_mangia_scuola

Non mi sono entusiasmato alla vista delle foto proposte da Repubblica.it che le ha riprese dal blog di un’insegnante americana Fed Up: School Lunch Project. L’insegnante con il nome di battaglia di Mrs. Q ha promesso di pranzare ogni giorno con gli alunni nella mensa della scuola dove insegna al costo di 2.92 dollari per documentare quello che si mangia nel suo blog. Un rendiconto dettagliato con tanto di foto, appunto. L’iniziativa sembra riscuotere successo a giudicare dai commenti delle madri e di altre persone che hanno a che fare con cucine di scuole. Mi verrebbe voglia di vedere con quale ricorrenza viene servita la pizza. L’analisi è molto spostata sulle capacità nutrizionali e sul corretto apporto della dieta.

insegnante_USA_mangia_scuola-pasta

Ma guardando alcune foto come quella della pasta, a quanti verrà voglia di mangiare? Mi è ritornata in mente la mensa della leva militare (il cui punto debole non era tanto la qualità della materia prima, ma piuttosto il sistema di lavaggio delle attrezzature…). O della discussione che il mio figlio più piccolo alle elementari apriva sulla sua mensa. Soprattutto quando a Roma ci fu l’idea di proporre i menu etnici. “Erano delle imitazioni”, spiega Valerio che a distanza di 2 anni non sembra averne nostalgia. “Ricordo un piatto dell’est che era composto da una cremina di pancarré e tuberi (forse patate) che serviva ad inzuppare dei pezzi di carne. Oppure la settimana etnica albanese con formaggi greci che sono importati dagli Albanesi normalmente e anche la cinese con il riso cantonese”. Ma era buona?.”La carne era italiana ed era cucinata nei modi degli altri Paesi, quindi era finta”.  Venne fuori un mezzo casotto, ovviamente, perchè in un primo tempo si pensò di proporre solo il menu etnico, con l’ovvia conseguenza di bambini piccoli non abituati a digiuno, mamme incavolate e politici all’attacco. Allora si misero insieme i due menu per far scegliere i bambini.  Finì tutto nel dimenticatoio. E poi, causa infanti di età ravvicinata, l’esperienza del Club Mediterranée, ovvero la mensa come arte di rimpizamento anche se non hai tanta fame perchè il cibo dilaga in tutti gli anfratti della giornata e soprattutto con grande pericolo sulla spiaggia.

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