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26 Settembre 2023 Aggiornato il 26 Settembre 2023 alle ore 14:09

Pubblicità Esselunga: pesca che commuove, pesca che indigna

La pubblicità Esselunga con la bambina che regala una pesca al padre separato sta scatenando polemiche e commozione. I social si dividono
Pubblicità Esselunga: pesca che commuove, pesca che indigna

Esselunga ha lanciato ieri una nuova pubblicità, si chiama “La pesca” ma è lo “spot della bambina” per i molti che ne stanno parlando. 

Anzi, moltissimi, dato che l’hashtag con il nome della nota catena di supermercati è schizzato tra i trend di ricerca sui principali social. 

Insomma, missione compiuta se vale la regola “nel bene o nel male, purché se ne parli”.

Il video della pubblicità “La pesca” di Esselunga

Il cortometraggio, in onda da ieri dopo le 20:30 sulle principali reti televisive, muove dal messaggio: “Non c’è una spesa che non sia importante”. 

Un messaggio filtrato nella pubblicità Esselunga dallo sguardo di una bambina che compra una pesca fingendo che sia un regalo della madre per il padre. È evidente che i genitori sono separati. 

Nel linguaggio del marketing “Non c’è una spesa che non sia importante” è un messaggio chiave per Esselunga, che da anni si accredita come sinonimo di qualità e convenienza. 

Il marchio dei Caprotti ci tiene a comunicare l’impegno per offrire il meglio ai propri clienti. 

Del resto, afferma Altroconsumo, “Esselunga è il supermercato preferito dagli italiani perché i prodotti sono migliori. Qui trovate la nostra guida ai prodotti migliori in vendita da Esselunga.

Divampa la polemica

Le reazioni più curiose sono da cercare su Twitter (okay, su X) quando divampa la polemica per uno spot. 

Specie se il tema è sensibile come nella pubblicità che racconta la storia di una bambina scappata dalla madre in un Esselunga per comprare una pesca. 

Poi la regala al padre, facendo credere che sia stata la madre a pensarci.

Il social è in subbuglio da ieri sera, tra chi si strappa le vesti per l’uso strumentale delle emozioni infantili e chi applaude il coraggio di mostrare la realtà del divorzio dal punto di vista dei piccoli. 

Dopo anni di pubblicità melense e zuccherose, con famiglie felici, nonni coccoloni e coppie innamorate da una vita, lo spot “La pesca” di Esselunga ha quanto meno rotto gli schemi, scatenando le reazioni più disparate. 

Commossi vs scandalizzati

Un primo grossolano riassunto vede gli utenti spaccati a metà tra fan commossi e detrattori infuriati. 

Stando ai fan commossi chi si scandalizza non ha mai provato cosa vuol dire essere una bambina di 5 anni che soffre per la separazione dei genitori e cerca di fare qualcosa, anche se inutile, per farli tornare insieme. 

Dunque la pubblicità con la pesca di Esselunga è dolcissima e non offende nessuno.

I detrattori infuriati si sentono obbligati a puntualizzare che divorzio rimane un diritto e sta ai genitori non farlo apparire come un mostro. Idem per il matrimonio.

Molti poi si sono sentiti “gelati da questa celebrazione della famiglia tradizionale”. 

Ma c’è chi, con questo tweet (o come diavolo si chiamano ora), si schiera apertamente contro la dittatura del politically correct.

“Nella pubblicità “La pesca” di Esselunga la bambina non è di colore ed è nata presumibilmente non da una maternità surrogata ma da un atto di amore tra due genitori etero e il tarlo che la rode non è certo quale sia veramente il suo sesso ma riavvicinare due persone che le hanno dato la vita. Il papà sale su una macchina che non è full electric e nel sottofondo musicale non c’è una canzone di Rosa Chemical. Un intero spot senza traccia di arcobaleni, Tutto questo per qualcuno è inaccettabile e diventa oggetto di feroce critica. Prot!”.

La pubblicità di Esselunga e il prezzo delle pesche

Tuttavia, a interpetare con arguzia e precisione lo spirito dei tempi, indelebilmente segnati da inflazione e quotidiano rincaro dei prezzi, è questo tweet.

Bambina della pubblicità Esselunga sei coraggiosissima e dolcissima, ma vedi se puoi fare qualcosa anche per abbassare i prezzi delle pesche per favore.

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