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Vignarola, la ricetta della tradizione romana con il risotto

La vignarola è un piatto della tradizione romanesca che può essere utilizzato alla grande per preparare un ottimo risotto
venerdì, 21 Aprile 2023 di

Della vignarola, la ricetta della tradizione romana che festeggia l’arrivo della primavera, sapete tutto e avete la ricetta originale, ma non quella del risotto. Il nome alla vignarola le arriva dalla campagna e dal contadino, il vignarolo in romanesco. Potreste avere qualche dubbio circa i carciofi, ma sono loro a segnare il passaggio di testimone tra inverno e primavera in questa specie di equinozio culinario.

Prendete quindi il condimento tipico e immaginate come ho fatto io un risotto. E aggiungete guanciale e pecorino se siete nella schiera dei più golosi. Cui, modestamente, appartengo.

La ricetta del risotto alla vignarola

ingredienti per il risotto alla vignarola

Ingredienti per 4 persone

150 g di fave capate
150 g di piselli capati
1 lattuga romana
4 carciofi
1 cipollotto fresco
400 g di riso carnaroli o vialone nano
1 bicchiere di vino bianco
Sale
1 limone
Pepe
Olio extra vergine d’oliva
Pecorino

Procedimento

carciofi per il risotto alla vignarola

Inizio prendendo i carciofi e una ciotola con acqua fredda e limone (servirà per non farli annerire). Li pulisco, li taglio e li lascio a mollo. Le foglie scartate e le eccedenze del carciofo le metto in una pentola con acqua che metto sul fuoco e che utilizzerò come brodo del risotto.

Prendo un cipollotto, lo taglio sottile e lo metto in padella con abbondante olio extra vergine di oliva. Lascio andare a fuoco moderato finché non appassisce. Quindi aggiungo i carciofi strizzati dall’acqua.

le face nel risotto alla vignarola

Pulisco le fave e i piselli freschi. I baccelli li metto sempre nell’acqua dove precedentemente avevo messo gli scarti dei carciofi. Non appena l’acqua bolle, la salo e aggiungo le fave. Le lascio bollire circa 3 minuti e poi le tiro via con un colino. Così facendo levo con facilità le bucce (o potete lasciarle così intere aggiungendole a fine cottura del riso).

il vino per sfumare il risotto alla vignarola

A questo punto, dopo circa 5 minuti che i carciofi sono in padella, aggiungo il riso. Lascio tostare per circa 2 o 3 minuti e poi sfumo con un bicchiere di vino bianco. Quando la parte alcolica sarà evaporata inizio ad aggiungere brodo.

la lattuga per il risotto alla vignarola

Aggiungo i piselli. Nel frattempo prendo la lattuga. Da intera, la taglio a metà ma utilizzo solo la parte finale meno coracea. Dopo averla lavata, la taglio a julienne.

Quando mancano circa 5 minuti alla fine della cottura del risotto aggiungo la lattuga e per ultime le fave.

Lascio riposare due minuti e poi aggiungo il pecorino, il pepe nero e manteco con un filo d’olio il risotto alla vignarola.

Come dicevo all’inizio, i più golosi possono mettere in padella a far sudare due fette di guanciale tagliato a dadini. Scolato dal grasso potrà essere disposto sopra al risotto come parte croccante e guarnizione del piatto.

[Ricetta e immagini: Florinda Pavone]

Risotto alla vignarola

La ricetta della tradizione romana ma con il riso
Keywords: piatti tipici, riso, verdure

Preparazione: 10 minuti

Tempo totale: 40 minuti

Portata: Primo piatto

Cottura: 30 minuti

Porzioni:

Cucina: Italiana

Ingredienti

  • 150 g fave puliti
  • 150 g piselli puliti
  • 1 lattuga romana
  • 4 carciofi
  • 1 cipollotto fresco
  • 400 g riso carnaroli o vialone nano
  • 1 bicchiere vino bianco
  • Sale
  • 1 limone
  • Pepe
  • Olio extra vergine d’oliva
  • Pecorino

Istruzioni

  • Inizio prendendo i carciofi e una ciotola con acqua fredda e limone (servirà per non farli annerire). Li pulisco, li taglio e li lascio a mollo. Le foglie scartate e le eccedenze del carciofo le metto in una pentola con acqua che metto sul fuoco e che utilizzerò come brodo del risotto.
  • Prendo un cipollotto, lo taglio sottile e lo metto in padella con abbondante olio extra vergine di oliva. Lascio andare a fuoco moderato finché non appassisce. Quindi aggiungo i carciofi strizzati dall’acqua.
  • Pulisco le fave e i piselli freschi. I baccelli li metterò sempre nell’acqua dove precedentemente avevo messo gli scarti dei carciofi. Non appena l’acqua bolle, la salo e aggiungo le fave. Le lascio bollire circa 3 minuti e poi le tiro via con un colino. Così facendo levo con facilità le bucce (o potete lasciarle così intere aggiungendole a fine cottura del riso).
  • A questo punto, dopo circa 5 minuti che i carciofi sono in padella, aggiungo il riso. Lascio tostare per circa 2 o 3 minuti e poi sfumo con un bicchiere di vino bianco. Quando la parte alcolica sarà evaporata inizio ad aggiungere brodo.
  • Aggiungo i piselli. Nel frattempo prendo la lattuga. Da intera, la taglio a metà ma utilizzo solo la parte finale meno coracea. Dopo averla lavata, la taglio a julienne.
  • Quando mancano circa 5 minuti alla fine della cottura del risotto aggiungo la lattuga e per ultime le fave.
  • Lascio riposare due minuti e poi aggiungo il pecorino, il pepe nero e manteco con un filo d’olio il risotto alla vignarola.
  • Come dicevo all’inizio, i più golosi possono mettere in padella a far sudare due fette di guanciale tagliato a dadini. Scolato dal grasso potrà essere disposto sopra al risotto come parte croccante e guarnizione del piatto.

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