Salt Bae perde colpi e chiude ristoranti: cosa dicono i numeri

Salt Bae, al secolo Nusret Gökçe, non ha fatto in tempo ad aprire il suo ristorante a Milano (per sapere quanto costa leggete qui), che la notizia relativa ai numeri è di tutt’altro tenore. L’impero sta crollando, titolano molte testate. E a Brera, a pochi giorni dall’apertura più volte annunciata e ritardata, l’atmosfera è quella divisiva. Che farà cresce anche i follower – arrivati alla stratosferica cifra di 52 milioni e rotti su Instagram – ma non migliora l’asset principale. Cioè la considerazione di quanto sia buono il ristorante e quanto valga la pena spendere 690 euro per una tomahawk o 150 euro per un hamburger entrambi d’oro.
Facile quindi leggere in giro che non è tutto oro quello che luccica. Ma d’altronde più che di oro qui stiamo parlando di sale. Quel sale che con gesto scenografico Salt Bae ha dispensato sulla carne nel primo video diventato virale. Correva l’anno 2017 e da quel momento Nusret ha iniziato ad aprire ristoranti. Per ricchi, non c’è dubbio sul target. Un ristorante caro come il fuoco su cui si poggiano i lombi di wagyu.
Le chiusure
L’ammiraglia è a Londra, il Nusr-Et a Knightsbridge, e le filiali oltre a Milano, sono in località riccamente “iconiche” e gaudenti come Mikonos, Manhattan, Miami, New York (dove pure aveva chiuso Salt Bae Burger). Nel momento d’oro contava più di 20 ristoranti sparsi per il mondo. Ma soltanto negli Stati Uniti ha chiuso 5 dei 7 ristoranti e restano solo la Nusr-Et Steakhouse a New York Midtown e quella di Miami. Chiusi quindi quelli a New York, Boston, Dallas, Las Vegas, Beverly Hills.
Sul questi numeri un portavoce di Salt Bae lo ha giustificato come un cambio di strategia per concentrarsi sulla “crescita internazionale”. “Abbiamo provato alcuni mercati. Alcuni hanno funzionato, altri no”, il commento dell’azienda. Che non ha cambiato d’idea di molti analisti che queste chiusure siano il segno di un fallimento del modello.
I numeri di Salt Bae che fanno parlare di crisi

Il tabloid britannico The Sun scrive che il ristorante Nusr-Et a Knightsbridge ha registrato una perdita di 5,4 milioni di sterline nel 2024. Secondo i documenti depositati presso la Companies House, la perdita è in gran parte dovuta alla svalutazione di 6,6 milioni di sterline delle sue attività negli Stati Uniti.
Un dato a dir poco in decisa controtendenza rispetto a quanto fatto dal ristorante londinese nei primi 3 mesi di apertura: 7 milioni di sterline che al cambio dell’epoca erano 8,3 milioni di euro (e qui leggete in dettaglio tutti i numeri di Salt Bae a Londra) Saliti a 10 milioni di sterline nel 2022. E questo nonostante non mancassero le critiche all’indirizzo della carne più costosa del mondo.
Le riserve della società, di conseguenza, si sono assottigliate. E sono passate dagli 8,1 milioni di sterline del 2023 agli attuali 2,3 milioni.
Quanto vale Salt Bae
Numeri non estremamente preoccupanti se nel 2021 segnalavamo che il patrimonio personale di Salt Bae era arrivato a 50 milioni di euro. Cifra che anche a distanza di 4 anni permette di considerare possibile il ripianare queste ed eventuali altre perdite.
Resta da comprendere se le chiusure siano dovute a situazioni contingenti dei mercati locali o se il modello Salt Bae abbia tirato troppo la corda. A giudicare dal menu di Milano, non sembra rappresentare un problema il prezzo della carne. Ma l’eccessiva personalizzazione del gesto del sale che fa parte della coreografia sembra essere accettato solo se è Nusret Gökçe a farlo. Altrimenti sembra uno spettacolino messo su per giustificare tutto il resto, compresa la scelta della carne e appunto i prezzi. Il valore del selfie o del video è ritenuto giustificato se c’è l’attore protagonista e non le controfigure. Pagare una Tomahawk 690 euro perché c’è la foglia d’oro non appare più una motivazione valida per andare o ritornare in un ristorante di Salt Bae.